Sciopero treni 9 settembre: durata e quando si potrà tornare a viaggiare

Venerdì 9 settembre i treni non circoleranno in tutta Italia. Vediamo quanto durerà lo sciopero treni e fino a quando si protrarrà.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Sciopero treni. Domani 9 settembre le principali associazioni sindacali, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa, hanno indetto uno sciopero nazionale del personale di Trenitalia, Italo, Trenord e Trenitalia Tper, che dalle ore 9 si protrarrà fino alle 17.

I disagi e gli eventuali ritardi dovrebbero concentrarsi in questa fascia oraria. Pertanto per chi dovrà mettersi in viaggio domani sarebbe meglio consultare la lista dei treni garantita sul sito web della compagnia o contattare il servizio clienti per avere maggiori informazioni.

L’intenzione delle associazioni sindacali è quella di protestare dopo l’ennesima aggressione nei confronti del personale in servizio sui treni.

Sciopero treni: il comunicato delle organizzazioni sindacali

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Sciopero treni. Ecco cosa fanno sapere le organizzazioni sindacali in un comunicato:

A tutt’oggi, preso atto dell’ennesima aggressione al personale in servizio sui treni non si è apprezzato alcun intervento da parte dei datori di lavoro (aumento delle risorse a supporto del personale di front line) e neanche una maggiore incisività da parte del legislatore rispetto alle proposte fatte dalle parti sociali (daspo trasporti, revisione della normativa in essere).

La gravità e l’intollerabilità delle numerose e violente aggressioni non consente indugi e necessita urgentemente di un fermo e risolutivo intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano sui treni un servizio alla collettività.

Sciopero treni: aggressione a macchinista e capotreno

L’ultima aggressione si è verificata ai danni di una capotreno e al macchinista intervenuto per soccorrerla, presso la stazione di Poggio Rusco, in provincia di Mantova. Il macchinista del regionale 17901 Poggio Rusco-Bologna è stato pestato da quattro giovani che avevano molestato la capotreno.

L’esigenza che ci siano maggiori controlli di militari a bordo dei treni si fa sempre più stringente. Ecco al riguardo cosa aveva dichiarato l’assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato:

Cosa altro deve succedere perché sulle linee ferroviarie più critiche si mettano i militari e si aumenti la presenza della Polfer?

L’emergenza sicurezza treni quindi non è solo prerogativa dei sindacati ma è sotto gli occhi di tutti, assessori compresi. Se da una parte il comune può con la Polizia Locale e le telecamere intervenire è necessario il supporto del Governo e degli organismi preposti affinché le tratte vengano pattugliate anche dai militari e dagli agenti della Polfer.

Leggi anche: San Giuliano Milanese: cosa ha causato l’incendio

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Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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