Roma, riuscito intervento in utero alla spina bifida. Il piccolo Tommaso è nato e sta bene

Il piccolo aveva una grave forma di spina bifida, un difetto congenito. Eseguito alla 27° settimana di gravidanza, l’intervento in utero, tra i primi in Italia, ha riparato in modo definitivo la malformazione.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Il 4 giugno al Policlinico Agostino Gemelli di Roma è stato eseguito un intervento di correzione precoce in utero decisamente delicato. Il piccolo aveva una grave forma di spina bifida, un difetto congenito che tende ad aggravarsi nel corso della gravidanza. Generalmente questo tipo di malformazione viene corretto successivamente alla nascita con intervento chirurgico. Ma l’equipe del Gemelli, composta da ginecologi ostetrici e neurochirurghi, ha optato per intervenire tempestivamente e non rischiare complicazioni. Così alla 27° settimana di gravidanza è stato eseguito l’intervento in utero, tra i primi in Italia, che ha riparato in modo definitivo il difetto della spina. Il piccolo Tommaso è nato da una settimana e, fanno sapere i medici, sta benissimo.

Cos’è un intervento in utero alla spina bifida

La spina bifida è un difetto congenito causato dalla chiusura incompleta di una o più vertebre. Può essere di pochi centimetri come può interessare una vasta porzione della colonna vertebrale. La spina bifida è una patologia invalidante, può causare disabilità motorie e funzionali come la perdita della mobilità degli arti inferiori, difficoltà nel controllo degli sfinteri e anche complicazioni neurologiche. Hanno commentato Gianpiero Tamburrini, responsabile della UOC di Neurochirurgia Infantile della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e il dottor Luca Massimi, i due neurochirurghi che hanno eseguito la fase neurochirurgica dell’intervento in utero:

In visione microscopica abbiamo ricostruito il midollo che era letteralmente aperto e malformato. Lo abbiamo quindi riallocato nel canale spinale e infine effettuato la ricostruzione del piano meningeo e della cute.

Leggi anche: Bambina recupera l’udito grazie alla ricostruzione dell’orecchio in 3D

Un intervento in utero richiede un approccio multidisciplinare

intervento in utero
L’équipe del Gemelli che eseguito l’intervento in utero alla spina bifida .

L’intervento in utero è stato eseguito con una tecnica di open surgery. Successivamente al lavoro dei neurochirurghi, l’équipe ostetrica ha ricucito il sacco amniotico, la parete uterina e infine la parete addominale della mamma con particolare attenzione all’utero materno sottoposto a stress. Continuano i medici:

Questo intervento è il risultato del lavoro di un team multidisciplinare. Molti sono i protocolli attualmente in corso per meglio definire le cause della spina bifida e molte sono le speranze affidate alla chirurgia e alle nuove terapie di supporto per garantire a questi pazienti una migliore qualità di vita.

Il futuro di Tommaso

Il piccolo Tommaso ora sarà seguito un’équipe specializzata. Nel percorso di crescita sarà accompagnato da un neurochirurgo, un ortopedico, un fisiatra, un gastroenterologo, un chirurgo pediatra e un neuropsichiatra infantile. Tutte figure specializzate in questa patologia e in grado di individuare eventuali danni secondari o segni di allarme durante lo sviluppo del bimbo e in caso intervenire tempestivamente. Rassicura Claudia Rendeli, professore aggregato dell’Istituto di Clinica Pediatrica dell’Università Cattolica e responsabile della UOSD di Spina bifida e uropatie malformative del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna del Bambino e di Sanità Pubblica del Gemelli:

L’85% dei nostri assistiti ha un quoziente di intelligenza normale, va a scuola, fa sport. Diverse nostre pazienti si sono sposate e hanno avuto bambini sani.

Leggi anche: Nuovo esame del sangue riconosce 5 tumori in anticipo di quattro anni: lo studio

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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