Nuovo esame del sangue riconosce 5 tumori in anticipo di quattro anni: lo studio

La tecnica si chiama PanSeer e permette di riconosce precocemente, nel 91% dei casi, i tumori di stomaco, fegato, colon retto, polmoni ed esofago in persone senza sintomi. Nel futuro potrebbe entrare nella routine delle analisi di controllo.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Un’ultima ricerca internazionale pubblicata su Nature Communications e coordinata dall’Università della California a San Diego presenta la tecnica PanSeer, in grado di rintracciare i cambiamenti nella metilazione del sangue. Efficacie nel 91% dei casi, il test si basa su una semplice analisi del sangue che individua i tumori di stomaco, esofago, colon retto, polmoni e fegato in persone senza sintomi. Anche se sono necessari futuri studi longitudinali per confermare questi risultati, la ricerca dimostra che il cancro può essere rilevato in modo non invasivo con un anticipo di quattro anni rispetto alle tecniche tradizionali. E in futuro potrebbe entrare nella routine delle analisi di controllo.

L’analisi precoce permette un intervento tempestivo

I tumori solidi sono prevalentemente asintomatici e clinicamente non rilevabili fino a quando non raggiungono una massa considerevole. Mentre, ha spiegato Kun Zhang, scienziato alla guida dello studio, il test garantisce una diagnosi precoce grazie alla quale è possibile agire tempestivamente sia con una terapia farmacologica adeguata, sia con un intervento chirurgico che vada a colpire la massa tumorale in fase embrionale. Lo studio si è basato sulla cosiddetta biopsia liquida, ovvero una metodica altamente sensibile che, a partire da un normale prelievo di sangue periferico, isola e analizza il Dna libero circolante, che può contenere anche il Dna e le cellule tumorali circolanti.

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L’obiettivo ultimo è farla diventare un’analisi di routine

Per verificare le potenzialità di questo test, i ricercatori hanno attinto dallo Studio longitudinale di Taizhou. Condotto dalla Fudan University di Shanghai, dal 2007 sono stati raccolti campioni di plasma da oltre 120 mila partecipanti che si sono sottoposti a controlli medici annuali.

Il test PanSeer è stato messo alla prova su campioni di sangue di 605 individui asintomatici, 191 dei quali hanno ricevuto una diagnosi di cancro. Risalendo ai campioni degli anni precedenti alla diagnosi, i ricercatori tramite il test sono stati in grado di rintracciare le modifiche CpG fino a quattro anni prima che si manifestassero i sintomi. La conclusione è che PanSeer è in grado di rivelare cinque tipi comuni di tumore nell’88% dei pazienti post-diagnosi, con una specificità del 96%. E che riesce a individuarlo nel 95% dei pazienti asintomatici. I risultati sono incoraggianti, ma dovranno comunque essere confermati su larga scala. Ha commentato Kun Zhang:

L’obiettivo finale sarebbe quello di eseguire regolarmente esami del sangue come questo durante i normali controlli annuali. Ma l’obiettivo immediato è testare le persone a rischio più elevato, in base all’anamnesi familiare, all’età o ad altri fattori di rischio noti.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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