Riscatto di laurea a fini pensionistici, le novità di Aprile: ecco come fare domanda

Il 6 Aprile 2021, l’INPS ha emesso una circolare riguardante il riscatto degli anni di laurea, chiarendo il calcolo dell’ammontare dell’onere.

Mara Bruni
Mara Bruni
Ama scrivere di tutto ciò che riguarda l'analisi economica, anche in un'ottica green. Nel tempo libero produce cosmetici ecosostenibili.
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Riscatto di laurea: come funziona? Come viene calcolato l’onere del riscatto? Cosa succede se gli anni della durata legale del corso di laurea si collocano prima del 1996? E c’é differenza tra il calcolo dell’onere del riscatto in sistema retributivo e in sistema contributivo?

Facciamo un po’ di chiarezza.

Cosa significa riscatto di laurea?

Riscatto di laurea

Significa riscattare gli anni della durata legale del corso di studi a fini pensionistici. La domanda viene fatta online, nell’apposita sezione INPS, utilizzando il PIN personale.

Il servizio è erogato dall’INPS e rivolto a chiunque abbia conseguito un diploma di laurea o titolo equiparato.

Il riscatto è a titolo oneroso: si deve versare una somma corrispondente agli anni da riscattare attraverso l’Avviso di pagamento pagoPA.

Il pagamento può essere fatto in una sola soluzione o ratealmente, con un importo minimo di 30 euro per un massimo di 120 rate al mese. Il mancato pagamento per il riscatto di laurea della prima rata o dell’importo in un unica soluzione, verrà considerato come rinuncia e l’INPS archivierà la domanda.

Cosa succede se gli anni di laurea precedono il 1996?

L’INPS, attraverso la circolare n°54 del 6 Aprile 2021 chiarisce alcuni punti riguardo il calcolo del l’ammontare dell’onere per ottenere il riscatto degli anni di laurea.

In particolare, anche se gli anni della durata legale del corso di laurea si collocano prima del 1996 e quindi all’interno del sistema retributivo, il riscatto di laurea può essere richiesto con le regole applicabili per il sistema contributivo, considerate più favorevoli per il contribuente.

Se il periodo di studio si colloca in due periodi differenti ai quali corrispondono i due sistemi pensionistici, le modalità, come riportate dalla circolare INPS sono le seguenti:

  • per i periodi che si collochino nel sistema di calcolo retributivo della pensione, si utilizzerà il metodo della riserva matematica (di cui comma 4 ART.2 del D.lgs n°184/1997)
  • per i periodi che si collochino nel sistema di calcolo contributivo della pensione, si utilizzerà il metodo di calcolo a percentuale, e verranno applicati a scelta del contribuente un criterio tra i seguenti:
  • 1)  Retribuzione assoggettata a contribuzione nei 12 mesi meno remoti rispetto alla data della domanda e aliquota contributiva di finanziamento vigente nel regime ove il riscatto opera alla data di presentazione della domanda (di cui comma 5 ART.2 del D.lgs n° 184/1997)
  • 2) livello minimo di imponibile moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’Assicurazione Generale Obbligatoria per i lavoratori dipendenti (di cui comma 5  quarter ART.2 del D.lgs n° 184/1997)

La richiesta di opzione al sistema contributivo deve essere inoltrata sul sito dell’INPS attraverso l’identificazione di SPID o PIN.

Esempio riscatto laurea

L’INPS riporta alcuni esempi su come ottenere il riscatto di laurea:

  • Esempio: soggetto iscritto presso il Fondo pensioni lavoratori dipendenti con una anzianità contributiva al 31/12/1995 pari a 15 anni ed una anzianità contributiva complessiva pari a 35 anni. A maggio 2018 presenta domanda di opzione al sistema contributivo; poiché a questa data risultano perfezionati tutti i requisiti richiesti, l’opzione è validamente esercitata e, a decorrere dalla medesima data, esplica quindi i suoi effetti. Successivamente, a maggio del 2020 il soggetto presenta domanda di riscatto del corso di laurea pari a tre anni collocati temporalmente dal 1977 al 1979. Anche se con il riscatto si raggiunge un’anzianità contributiva pari a 18 anni al 31/12/1995, l’opzione precedentemente esercitata rimane comunque ferma. L’onere di riscatto è determinato con il calcolo a percentuale (su richiesta “agevolato”) ed al momento del pagamento della prima rata di onere l’opzione al contributivo diventa irrevocabile, nel caso in cui non lo fosse già divenuta prima di detto momento.
  • Esempio: soggetto iscritto presso il Fondo pensioni lavoratori dipendenti con una anzianità contributiva al 31/12/1995 pari a 15 anni ed una anzianità complessiva pari a 35 anni. A maggio 2020 presenta domanda di opzione al sistema contributivo e contestualmente domanda di riscatto del corso di laurea pari a tre anni collocati temporalmente dal 1977 al 1979; poiché per effetto del riscatto si matura un’anzianità contributiva pari a 18 anni al 31/12/1995, la domanda di opzione al contributivo non può essere accolta per mancanza dei requisiti. L’onere di riscatto è determinato con il criterio della riserva matematica.

Leggi anche: Debito pubblico italiano al 160%: quali gli scenari per il Paese superata la crisi pandemica?

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