Riforma PA: assunzioni entro l’estate e procedure semplificate per concorsi

Il Cdm ha dato l'ok al decreto reclutamento nella PA, con assunzioni legate al Recovery Plan e semplificazione dei concorsi. Ecco cosa prevede il piano.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Riforma PA: si parla di assunzioni nel decreto-legge approvato ieri dal Cdm. Ma non solo. Il decreto reclutamento, così è stato ribattezzato, introduce anche altre novità: apprendistato nelle PA di diplomati e universitari, applicazione della riforma dei concorsi pubblici ai contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, valutazione dei titoli per le figure altamente specializzate e previsione di una sola prova scritta digitale.

Il provvedimento introduce misure urgenti per potenziare l’efficacia amministrativa delle pubbliche amministrazioni, uno dei principali obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Nello specifico, il portale unico dedicato porterebbe a circa 24.000 nuove assunzioni nelle PA e dovrebbe essere pronto entro l’estate, per poi andare a regime entro il 2023 con la migrazione verso il cloud.

Riforma PA: 25 miliardi dall’Ue già a luglio

Riforma PA: 25 miliardi dall'Ue già a luglio

Il decreto in questione si articola in due parti: la prima regola concorsi e modalità di arruolamento del personale pubblico, mentre nella seconda sono descritte le assunzioni, che saranno “a termine” e strettamente legate al Recovery Plan. Esse potranno avere durata di 36 mesi o anche superiore, ma non potranno andare oltre il 2026. “Le nuove assunzioni sono a tempo determinato perché ce lo chiede l’Europa”, ma in ogni caso gli assunti a tempo determinato godranno di “retribuizioni di pari livello” a quelle del resto del personale della PA, ha spiegato il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta (FI). La durata dei contratti successivi a tali assunzioni sarà determinata dal raggiungimento degli obiettivi del Piano da parte delle amministrazioni assegnatarie dei progetti.

La prima tranche di denaro per l’attuazione del programma del Pnrr per la PA potrebbe arrivare già a luglio: si tratterebbe di circa 25 miliardi di euro. Con questi soldi verrebbero finanziati contratti a termine per super-esperti: professionisti, dirigenti, vincitori di concorso, ma anche giovani apprendisti. Sono previsti dal piano anche dei “premi” ai dipendenti pubblici.

Altre 16.500 assunzioni a termine sono previste all’ufficio del processo e verranno realizzate in due fasi. La prima ne prevede 326 nell’ambito della giustizia amministrativa, mentre altre 5.410 unità saranno assunte in una seconda fase come personale amministrativo della giustizia: si occuperanno di digitalizzare i tribunali o saranno reclutati come esperti informatici, analisti di organizzazione o tecnici di edilizia.

Leggi anche: Brunetta cambia la Pubblica Amministrazione: pensioni anticipate e largo ai giovani

Riforma PA: concorsi semplificati e contratti “a termine” revocabili

Riforma PA: concorsi semplificati e contratti "a termine" revocabili

Col nuovo decreto Reclutamento prende luce un concorso rapido, con soltanto una prova orale: verrà indetto entro 30 giorni e porterà all’assunzione di 500 persone, 800 in caso di necessità, per la gestione del Recovery Plan. Di queste, 80 sono destinate alla Ragioneria dello Stato. Mentre ulteriori 1000 reclutamenti saranno previsti a supporto degli enti locali per la gestione delle procedure complesse, altri 400 assunti alla transizione digitale e 67 all’Agi. Si rafforzano il ministero dell’Economia e le sedi locali della Ragioneria con l’arrivo di 9 dirigenti, oltre a dieci esperti che potranno essere assunti alla Ragioneria e ulteriori 160 presso altre amministrazioni.

La parola d’ordine è semplificazione. In questo senso, il decreto prevede per l’assunzione di professionisti iscritti all’abo e di figure altamente specializzate concorsi semplificati per titoli e composti di una sola prova scritta, coerentemente a quanto previsto dalla riforma dei concorsi pubblici contenuta nel decreto legge dello scorso 1° aprile. I partecipanti verranno assoldati sul modello Linkedin: sono state previste “apposite piattaforme di reclutamento sul modello di Linkedin, avremo un nostro portale della Funzione pubblica sul quale saranno inseriti tutti i curricula di tecnici e professionisti funzionali alla realizzazione del Pnrr e attraverso questo portale saranno selezionati”, ha chiarito Renato Brunetta. Altra parola d’ordine, velocità: i concorsi saranno più rapidi e tra bandi e proclamazione dei vincitori passeranno 100 giorni.

A chi verrà assunto in relazione al Recovery Plan l’incarico potrà essere revocato in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, mentre chi partecipa ai concorsi ordinari delle Pa continuerà a godere di una “riserva” del 40% dei posti in nome delle competenze acquisite. Brunetta ha infatti chiarito che le assunzioni legate al Recovery Plan “contengono una clausola che ne consente la risoluzione unilaterale da parte della PA in caso di mancato raggiungimento annuale degli obiettivi assegnati al soggetto e definiti dal contratto, in funzione dello stato di avanzamento del progetto per cui sono stati stipulati”.

Il Governo stanzia anche 700 milioni di euro per l’apprendistato di diplomati e laureandi. Oltre a ciò, entro il 15 luglio, verrà bandito “un concorso di idee rivolto a studenti o professionisti di grafica, design e arti visive che non abbiano compiuto i 30 anni di età” per scegliere il logo.

Riforma PA, Brunetta: “Trecento progetti in 5 anni per salvare l’Italia”

Riforma PA, Brunetta: "Trecento progetti in 5 anni per salvare l'Italia"

Il ministro Brunetta ha pronunciato parole di entusiasmo riguardo il nuovo decreto reclutamento. Ricevere 25 miliardi di euro entro l’estate grazie alla nuova riforma sulle semplificazioni amministrative significa innanzitutto aver riacquistato credibilità agli occhi dell’Ue.

L’Italia, ha sottolineato Brunetta, “ha rispettato i tempi” dettati dall’Europa nel portare a termine le prime tre riforme. Questo significa che se il nostro Paese procederà con questo passo, facendo riforme e spendendo ragionevolmente gli oltre 200 miliardi del Recovery, allora “riuscirà subito ad attirare investimenti privati, interni ed esteri, con un moltiplicatore di circa 4 o 5 volte i fondi europei”. Tanto che Brunetta ha definito tale decreto “una bellissima avventura”, che riuscirà a salvare l’Italia in 5 anni. Ha detto:

Quando partiranno i progetti ci saranno decine di migliaia di posizioni da ricoprire, progetto per progetto, non sappiamo ancora il numero, ma sono 240 miliardi da spendere in 5 anni.

e 240 miliardi richiedono decine di migliaia di tecnici a controllare progetti e realizzarli. Sono 300 progetti in 5 anni, per cambiare l’ITalia, per salvare l’Italia”

Leggi anche: Via libera del Senato al Recovery Plan, Draghi: “Se l’Italia fallisce, l’Ue non farà più politica fiscale comune”

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