Riciclo della plastica: 5 soluzioni innovative per liberarsene

Il riciclo della plastica è un imperativo assoluto nella società di oggi: start up innovative e il contributo quotidiano di tutti possono liberare il mondo da questo giogo.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Riciclo della plastica: un’esigenza sempre più pressante e impellente, che va affrontata con soluzioni innovative e di lunga durata, per liberare il mondo dai polimeri dannosi per la vita della biosfera.

All’indomani della Giornata Mondiale del Riciclo, appuntamento internazionale importantissimo per la tematica ambientale tenutosi il 18 marzo 2024, l’attenzione per le pratiche quotidiane di riuso e limitazione degli sprechi si fa sempre più condivisa e dilagante.

Migliorare la raccolta e lo smaltimento dei materiali plastici e degli oggetti costituiti da questo elemento è uno degli obiettivi primari da perseguire, sia a livello industriale che a livello domestico: la corretta differenziazione e il riciclo creativo sono pertanto indispensabili per preservare l’ambiente.

Ecco cinque esempi di come la tecnologia e l’innovazione possano aiutarci, giorno dopo giorno, a liberare il nostro pianeta dal giogo asfissiante della plastica.

Ogyre, il riciclo della plastica in mare

Riciclo della plastica - bottiglie

L’inquinamento degli oceani è forse il più grande problema ambientale dei nostri tempi: da questa considerazione è nata la start up italiana Ogyre, una piattaforma che invita letteralmente a pescare i rifiuti, pulendo le acque marine e incentivando l’azione della società.

Il risultato è un’operazione collettiva, in cui i pescatori in Brasile, Italia e Indonesia e le loro comunità partecipano al recupero della plastica dispersa nei mari, per darle una nuova vita. Ogni rifiuto pescato è fotografato, monitorato e criptato in una blockchain in modo da tenere un archivio delle attività intraprese.

Gli scarti recuperati vengono poi trasformati in oggetti utili, vestiti e accessori: basta un kg di plastica per ottenere una borsa, due per un costume da bagno.

PlastiCircle, il riciclo della plastica degli imballaggi

Finanziato dal programma dell’Unione Europea Horizon2020, PlastiCircle è un progetto che mira a organizzare e migliorare la raccolta differenziata della plastica proveniente dagli imballaggi, così da poterla riutilizzare.

Promuovendo la transizione verso l’economia circolare, PlastiCircle intende ridurre le 25,8 milioni di tonnellate di plastica prodotta all’anno dagli stati europei, trasformando quella già presente in prodotti di qualità, come pannelli in schiuma, parti di carrozzerie, coperture, sacchi per la spazzatura, asfalto e arredo urbano.

Per farlo, le 20 organizzazioni che compongono questa cordata hanno elaborato nuove ed efficienti tecnologie per trattare i rifiuti plastici, trasportarli, smistarli e ritrattarli, usando contenitori intelligenti per la raccolta differenziata. I progetti pilota sono già partiti nelle città di Alba Iulia, Valencia e Utrecht.

ReNew ELP, il riciclo della plastica in prodotti chimici

La startup inglese ReNew ELP si è invece concentrata sul riutilizzo dei materiali plastici di scarto sottoforma di sostanze chimiche e oli di alta qualità.

Grazie a un apposito reattore idrotermale, elaborato dal team, è possibile ricavare materie prime di “seconda mano” sfruttando l’acqua a temperature supercritiche.

Brightmark Energy, il riciclo della plastica in energia rinnovabile

Riciclo della plastica - busta in mare

Partendo dall’idea che prima o poi anche la plastica riciclata è destinata a subire il processo di smaltimento, la statunitense Brightmark ha pensato di convertire gli scarti in una forma di combustibile, come se fosse una risorsa rinnovabile.

Tutti i tipi di plastica, attraverso il processo creato dalla start up, vengono così trasformati in diesel a bassissimo contenuto di zolfo, nafta e cera.

Grazie alla scalabilità del progetto, presto tutte le città potrebbero dotarsi di questa tecnologia per ridurre significativamente l’inquinamento da plastica.

Il riciclo della plastica a casa: la creatività

Le bottiglie di plastica sono uno dei maggiori inquinanti al mondo, dato il consumo quotidiano che se ne fa anche e soprattutto a livello domestico.

Ma c’è una soluzione, sia per smettere di usarle che per non gettarle. Si può infatti optare per contenitori in vetro o in alluminio, al 100% riciclabili.

O se non se ne può fare a meno, basterà essere creativi: le bottiglie di plastica si prestano a tantissimi usi di riciclo creativo, da vasi porta piante a giocattoli home made.

Leggi anche: Addio microplastiche: ecco come bere l’acqua del rubinetto senza preoccupazioni

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Enrica Vigliano
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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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