Inflazione, boom di ricette con gli avanzi: “Da polpette a frittata di pasta, ecco le più diffuse”

In un periodo in cui i prezzi sono alle stelle, gli italiani preferiscono non buttare via niente e - se necessario - riutilizzare il cibo del giorno prima.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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L’inflazione galoppante passa anche in cucina: negli ultimi tempi, stanno spopolando le ricette con gli avanzi. Un’evidenza che certifica come, in un periodo in cui i prezzi sono alle stelle, gli italiani preferiscano non buttare via niente e – se necessario – riutilizzare il cibo del giorno prima, magari rilavorandolo e creando nuove fantasiose ricette.

Stando a quanto riportato dall’AGI, che ha citato un’indagine Coldiretti, i piatti antispreco sarebbero tornati in più di due case italiane su tre (il 68%), soprattutto tra le fasce più disagiate della popolazione.

Inflazione, tornano ricette con gli avanzi: “I cittadini adottano nuove strategie”

La Coldiretti, commentando l’indagine sul ritorno delle ricette con gli avanzi diffusa in occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite sulla Consapevolezza degli Sprechi e le Perdite Alimentari, ha dichiarato:

Con l’inflazione alimentare che è in media quasi al 10% ma che per alcuni prodotti come lo zucchero supera il 40%, i cittadini adottano strategie per risparmiare e comportamenti più responsabili per salvare i bilanci.

Si va dunque a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti, si fa la lista della spesa per non farsi tentare dagli acquisti di impulso e si guarda più attentamente alla data di scadenza.

Ricette con gli avanzi, Coldiretti: “Dalle polpette alla frittata di pasta, fino alla polenta”

Ricette con gli avanzi contro l'inflazione: le più diffuse

Coldiretti – nel commentare il ritorno all’utilizzo di ricette con gli avanzi – ha ricordato come molti piatti della tradizione popolare siano nati proprio così, elaborando preparazioni con ciò che rimaneva in dispensa.

Molti dei piatti più tradizionali hanno origine proprio dall’esigenza di non sprecare cibo – spiega la Coldiretti come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta”.

Le alternative non mancano: si possono “preparare delle ottime polpette recuperando della carne rimasta semplicemente aggiungendo uova, pane duro e formaggio oppure la frittata di pasta per rivitalizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora la pizza rustica per consumare le verdure avvolgendole in croccante sfoglia”.

In ultimo, non va dimenticata la polenta, che – conclude Coldiretti – è “cibo di generazioni di italiani, che quando avanza può essere fritta e arricchita magari con pezzi di formaggio, oppure il pesce azzurro con le ricette tipiche regionali come le alici scottadito con o senza pan grattato o le sarde in saor con cipolla”.

Inflazione, non solo ricette con gli avanzi: si combatte anche col carrello tricolore

Ma il ricorso a ricette con gli avanzi non può essere sufficiente ad arginare un problema come quello dell’inflazione. Motivo per cui il Governo ha introdotto il carrello tricolore, la misura della Grande Distribuzione per il trimestre anti-inflazione arrivata lunedì scorso in 23mila punti vendita. I prodotti di largo consumo scontati potranno essere riconosciuti dall’apposito bollino con il carrello tricolore.

Nello specifico, fino a fine 2023, i prezzi saranno calmierati o ribassati del 10% per i beni essenziali: ad esempio saranno scontati la pasta, il sapone, i prodotti per bambini come i pannolini e la farina.

Ma quali quali sono i supermercati aderenti? I primi sconti si possono già trovare nei supermercati Coop, Conad, Todis e Pewex. Con promozioni aggiuntive su pasta, farina, zucchero, alimenti per l’infanzia, caffè, cereali, biscotti, uova e merendine.

Al momento, il risparmio calcolato dai commercianti grazie a questa iniziativa è di appena una trentina di euro in tre mesi in media a famiglia. Un dato che molti non hanno tardato a definire insufficiente e poco incisivo.

Anche sul fronte adesioni le cose procedono a rilento, con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, promotore dell’iniziativa, che ha dichiarato: “Sono oltre 23mila i punti vendita che in tutta Italia proporranno a prezzi calmierati una vasta gamma di prodotti di largo consumo”, sottolineando l’impegno “corale, di tutto il sistema Italia, per salvaguardare il potere d’acquisto degli italiani e fermare l’inflazione“.

Leggi anche: Con il supermercato giusto risparmi 3455 euro l’anno: la classifica dei più convenienti

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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