Riapertura regioni dal 26 aprile: le disposizioni del nuovo Decreto a partire da lunedì

Da Lunedì 26 aprile entrerà in vigore il decreto che disporrà le nuove normative anticovid a seconda del colore delle regioni.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Riapertura regioni. Il 26 aprile entra in vigore il nuovo decreto legge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sulle misure per contenere e contrastare l’emergenza Covid-19.

Le nuove disposizioni, come avvenuto fino a oggi, varieranno in base al colore delle Regioni, che potranno cambiare di volta in volta a seconda del tasso dei contagi e della campagna vaccinale.

Riapertura regioni: il Ministro Speranza invita alla cautela

Riapertura regioni: il Ministro Speranza invita alla cautela

Il Ministro della salute Roberto Speranza ci ha tenuto più volte a specificare che non si tratta di un “liberi tutti”. Rimarranno chiaramente invariate varie norme da osservare (mascherina, disinfettare le mani e distanziamento sociale).

Nella riapertura regioni una novità del nuovo decreto sarà il pass verde per gli spostamenti tra regioni.

L’ufficialità sul colore delle regioni sarà data solo lunedì, ma i dati attuali hanno già permesso di ipotizzare quella che probabilmente sarà la suddivisione ufficiale delle nuove fasce regionali a partire dal 26 aprile.

Anche se la comunità dei virologi italiani continua a esprimersi negativamente riguardo alle prossime riaperture.

Zona Gialla: Province autonome di Bolzano e Trento, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abbruzzo, Molise e Campania.

Zona Arancione: Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Valle d’Aosta.

Zona Rossa: Sardegna.

Riapertura regioni: le nuove norme sugli spostamenti

Riapertura regioni: che cosa prevedono le nuove norme riguardo agli spostamenti

Come ovviamente annunciato gli spostamenti avranno delle variazioni a seconda del colore delle regioni.

Zona Gialla

Lo spostamento all’interno delle regioni in zona gialla sarà libero: si può andare a lavoro, fare la spesa o una passeggiata senza nessun tipo di vincolo, nel rispetto del coprifuoco 22-5 e dei divieti individuali legati alla malattia e ai contatti stretti.

Tuttavia, dal primo maggio al quindici giugno 2021, all’interno della zona gialla, in ambito regionale, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata , una volta ali giorno, nel rispetto del coprifuoco, dalle 22 alle 5, e nel limite di quattro persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi.

Dalle ore 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute: in questo caso serve sempre l’autocertificazione.

Gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori delle regioni collocate in zona arancione o rossa sono consentiti ai soggetti muniti delle certificazioni verdi, il famoso nuovo pass che non sarà tuttavia richiesto per chi dovrà spostarsi per esigenze di salute, lavoro o emergenza o per fare ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. In questi è sufficiente l’autocertificazione.

Zona Arancione

Restano valide le precedenti norme. L’unica eccezione è quella che riguarda le visite a parenti e amici.

Da lunedì infatti anche in zona arancione, ma solo nel proprio comune e nel rispetto del coprifuoco dalle 22 alle 5 e delle restrizioni individuali, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata (una volta al giorno) o e nel limite di quattro persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi.

Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Gli spostamenti verso altri comuni non sono ancora consentiti se non esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (autocertificazione).

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle seconde case dentro e fuori regione.

Dalle ore 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (autocertificazione).

Per chi invece vive all’interno di comuni che hanno fino a 5.000 abitanti dentro la zona arancione è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio comune (quindi in casi molto rari, qualora le condizioni geografiche lo consentissero anche in un’altra regione).

Zona Rossa

In zona rossa gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità: quindi serve ancora l’autocertificazione. Consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle seconde case dentro e fuori dalla regione.

Restano vietati gli spostamenti per far visita ad amici o parenti quindi tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria. Sono possibili sempre spostamenti dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute, ma comprovati da autocertificazione.

Gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori delle regioni in zona arancione o rossa sono consentiti a tutti coloro che saranno muniti delle certificazioni verdi.

Riapertura regioni: cosa riapre dal 26 aprile

Riapertura regioni: cosa riapre dal 26 aprile

Per quanto riguarda la riapertura regioni, sempre in zona gialla, riprenderanno diverse attività come bar e ristoranti. Sarà possibile pranzare o cenare solo nei luoghi di ristorazione con tavoli all’aperto.

In zona arancione sarà mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa. In zona arancione dovrebbero riaprire però i barbieri e i parrucchieri.

In zona gialla riapriranno i musei, mentre gli eventi in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto saranno svolti solo con posti a sedere preassegnati con distanza di almeno un metro.

La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima, ma con un tetto di 1.000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso. Ancora in zona gialla, saranno consentiti gli sport all’aperto, anche di contatto ma con tutte le norme di sicurezza del caso

Le restanti riapertura saranno valutate in base ai monitoraggi dal 1 giugno.

La scuola e l’università

Nella riapertura regioni un passaggio importante riguarda l’istruzione. Si torna a scuola, ma le superiori potranno adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica affinché sia garantita, in zona rossa, la presenza ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca.

Mentre in zona gialla e arancione la didattica in presenza deve essere garantita ad almeno il 70% e fino al 100% della popolazione studentesca. Riguardo all’Università, dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgeranno prioritariamente in presenza.

Riapertura regioni: il Pass Verde per gli spostamenti

Riapertura regioni: il Pass Verde per gli spostamenti

Il pass verde è l’ultima novità del decreto del 26 aprile. Servirà per gli spostamenti da e verso zone rosse e arancioni, una nuova forma per contenere il contagio.

Nel decreto che prevede la riapertura regioni sarà dunque necessario il pass verde per lo spostamento. All’interno del pass sarà previsto dimostrare una di queste tre soluzioni:

Avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del prescritto ciclo, dunque col richiamo quando necessario. 

Avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2, disposta in ottemperanza ai criteri stabiliti con le circolari del Ministero della salute.

Effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2, effettuato anche questo massimo 48 ore prima.

Nel caso dell’avvenuta vaccinazione la certificazione verde Covid-19 ha una validità di sei mesi ed è rilasciata in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria che effettua la vaccinazione e contestualmente alla stessa, al termine del prescritto ciclo, e reca indicazione del numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’interessato.

Contestualmente al rilascio, la predetta struttura sanitaria, anche per il tramite dei sistemi informativi regionali, provvede a rendere disponibile detta certificazione nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato.

Riapertura regioni: le prossime date

Riapertura regioni: le prossime date

I prossimi step di riapertura avranno tre date principali: 15 maggio, 1 giugno, 1 luglio.

Riaperture 1 maggio

Le piscine all’aperto in zona gialla. I negozi all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture ad essi assimilabili nei giorni festivi e prefestivi.

Riaperture 1 giugno

Le palestre in zona gialla. Gli stadi e i palazzetti dello sport in zona gialla, con capienza al 25% di quella massima autorizzata e con non più di 1000 spettatori all’aperto e 500 negli impianti al chiuso.

ristoranti con i tavoli dentro, in zona gialla, dalle ore 5 alle ore 18

Riaperture 1 luglio

Le fiere in zona gialla. È possibile svolgere anche in data anteriore attività preparatorie che non prevedano afflusso di pubblico.

In zona gialla saranno poi consentiti i convegni,  la riapertura dei centri termali e dei parchi tematici.

Leggi anche: Draghi cede sul coprifuoco: il 17 maggio sarà prolungato alle 23, eliminato entro l’estate

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