Che cos’è e come funziona la rete dei punti di facilitazione digitale nata in Puglia?

Nasce una rete di facilitazione digitale per tutti i cittadini della Regione Puglia: "Si tratta di uno strumento che mira a eliminare il divario digitale".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Nasce in Puglia una nuova iniziativa: entro la fine del 2024, in tutta la Regione saranno attivati 231 punti di facilitazione digitale. Tale progetto, presentato oggi a Bari, è stato finanziato dalle risorse stanziate dal Governo nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e sono già 150 gli sportelli in cui tutti i cittadini possono recarsi per ricevere supporto nell’uso dei dispositivi digitali e servizi online.

A tal proposito, la presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, che ha partecipato alla presentazione assieme all’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti in videomessaggio, ha dichiarato che “I Comuni hanno saputo rispondere all’opportunità fornita dalla Rete dei Punti di facilitazione digitale, in collaborazione con la Regione. L’obiettivo è avvicinare il maggior numero di cittadini ai servizi digitali della PA, fornendo, a chi non ne ha avuto possibilità, alfabetizzazione digitale primaria e supporto pratico nell’accesso ai servizi”.

Cosa sono e come operano i punti di facilitazione digitale?

I punti di facilitazione sono rintracciabili presso luoghi pubblici già aperti al pubblico come biblioteche, scuole, università della Terza Età e operano qui i “facilitatori digitali”, ovvero coloro che offrono servizi di formazione, sia in presenza sia da remoto in ambito digitale.

Più nel dettaglio, i “facilitatori digitali” hanno il compito di sostenere i cittadini in tutte le mansioni legate all’utilizzo dei servizi pubblici online, insegnare loro tutte le funzionalità degli stessi device digitali come il PC o lo smartphone, per poter svolgere al meglio alcune attività, dalla gestione della posta elettronica all’home banking, alla formulazione di un reso online.

La presentazione di questa iniziativa è un passo decisivo per la Regione Puglia, come ha sottolineato la presidente Pascazio: “Solo attraverso i punti di facilitazione digitale possiamo garantire un accesso equo e più agevole dei cittadini ai servizi ed evitare che la transizione digitale rappresenti, al contrario, una nuova ed ulteriore occasione di esclusione e marginalità”.

Cosa ha affermato l’assessore allo Sviluppo economico Delli Noci?

In merito a questo ambizioso progetto l’Assessore allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, ha sostenuto questa mattina nel corso della presentazione che i punti di facilitazione digitale agiscono su più fronti, sono, infatti, uno strumento utile e vantaggioso per aumentare le competenze digitali di tutti, ma, mirano soprattutto a ridurre il digital divide“.

Infatti, la Regione Puglia, ha continuato Delli Noci “si sta muovendo con grande slancio e forte senso pratico sul tema della trasformazione digitale. Affinché ciò sia possibile è nostro dovere mettere ciascun cittadino nelle condizioni di sapersi destreggiare e di poter usufruire dei vantaggi che la digitalizzazione mette a disposizione”.

Ha poi concluso Delli Noci, affermando che nasce proprio da qui l’idea di istituire i punti di facilitazione digitale nell’intera Regione: Si tratta di un progetto che consente a chi fino ad oggi, per mancanza di conoscenza e competenza, non ha potuto e saputo utilizzare servizi come SPID o Pago PA o semplicemente accedere a dei servizi della pubblica amministrazione online. Ma da ora vi sono esperti che li assisteranno, in qualunque momento”.

Leggi anche: L’Osservatorio regionale del digitale si insedia in Puglia: un’opportunità di innovazione?

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