L’Osservatorio regionale del digitale si insedia in Puglia: un’opportunità di innovazione?

Si è insediato in Puglia oggi l'osservatorio regionale del digitale. Da chi è presieduto e qual è la sua funzione?

Silvia Buffo
Silvia Buffo
Silvia Buffo, 1985, giornalista. Ha fondato e dirige Il Digitale. Formazione classica e filologica, un dottorato di ricerca in Letteratura italiana, sui legami tra scrittura e nuovi media. “La bellezza è promessa di felicità” è il suo motto, che ha delicatamente rubato a Stendhal.
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L’Osservatorio regionale del digitale si è insediato oggi in Puglia. Ad annunciarlo l’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci: “Uno strumento organizzativo fondamentale per costruire la nuova agenda digitale della Puglia“.

Osservatorio regionale del digitale, di cosa si occuperà?

L’Osservatorio avrà il compito di svolgere attività di osservazione, raccolta, monitoraggio e analisi di dati relativi al sistema IT pugliese, nonché raccogliere i bisogni delle imprese e delle Pubbliche amministrazioni pugliesi nei vari settori, dalla sanità alla finanza, dalle infrastrutture alla scuola all’industria manifatturiera.

Da chi è presieduto?

alessandro delli noci puglia regione

È presieduto da Delli Noci e costituito da venti componenti esperti. Due i temi prioritari emersi nell’incontro di oggi: competenze e supporto alle micro imprese nella comprensione delle opportunità della trasformazione digitale. Ha poi specificato Delli Noci:

Raccogliere i contributi provenienti dal mondo della pubblica amministrazione, dal mondo della formazione, della ricerca e innovazione, dal mondo della impresa IT locale, dal partenariato economico e sociale, dei consumatori e da enti non a scopo di lucro attivi in ambito Ict è per noi fondamentale per conoscerne le reali esigenze e migliorare l’efficacia delle decisioni.

In un settore in grande evoluzione, come quello del digitale, che non può più essere considerato un asset verticale, un’area isolata e a sé, ma un asset orizzontale che riguarda tutti e ogni ambito della vita quotidiana, coinvolgere attori diversi ci permetterà di definire le strategie per le competenze digitali, le infrastrutture digitali sicure e sostenibili, la trasformazione digitale delle imprese, in particolare delle micro, piccole e medie imprese, la digitalizzazione dei servizi pubblici e di individuare gli interventi regionali di promozione e sostegno.

Leggi anche: Da oggi esiste un archivio antitruffa, si chiama Fuffapedia e non lascia scampo

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