Reddito di cittadinanza, ecco cosa cambierà

La misura anti-povertà, bandiera del Movimento 5 Stelle, ha bisogno di essere incatenata al mercato del lavoro. Il premier Conte pensa a “un network per offrire un processo di formazione e riqualificazione dei lavoratori”.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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“Il progetto di inserimento collegato al reddito di cittadinanza ci vede ancora indietro” ha detto il premier Giuseppe Conte nei giorni scorsi, durante il suo intervento al Festival dell’Economia di Trento. La misura anti-povertà, bandiera del Movimento 5 Stelle entrata in vigore un anno e mezzo fa, ha bisogno di essere incatenata al mercato del lavoro affinché risulti realmente efficace. Continua il Premier: “Dobbiamo completare quest’altro polo e dobbiamo riorganizzare anche una sorta di network per offrire un processo di formazione e riqualificazione ai lavoratori”.

Reddito di cittadinanza e mercato del lavoro

Il legame mai decollato tra mercato del lavoro e reddito di cittadinanza è il vero punto critico da risolvere. Secondo gli ultimi dati Inps, sono oltre 3 milioni i percettori del reddito di cittadinanza con un importo medio mensile percepito pari a 520 euro. Di questi 3 milioni, negli ultimi giorni circa 700/800 mila persone sono state attivate sottoscrivendo un patto per il lavoro, riferisce Anpal. Erano in 196 mila fino al 7 luglio 2020, secondo l’ultimo aggiornamento del ministero del lavoro. L’emergenza Covid ha rallentato ulteriormente un sistema di suo già precario e sollevato una criticità evidente. Lo strumento è valido e “si può migliorare” anche secondo il Pd, che a tal proposito preme sull’alleato di governo e in particolare sulla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, affinché la misura di occupazione diventi più performante.

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La proposta di Conte per migliorare il reddito di cittadinanza

Secondo il Premier Giuseppe Conte per migliorare il reddito di cittadinanza sarebbe necessario ottimizzare il dialogo tra i sistemi regionali dei centri per l’impiego e un unico “cervello” nazionale che incroci le domande e le offerte di lavoro dei percettori. Ciò gioverebbe non solo alla necessità di inserimento nel mercato del lavoro, ma consentirebbe anche un monitoraggio più efficace sulla situazione dei beneficiari del reddito di cittadinanza. “Ho avuto già due incontri con i ministri competenti” ha dichiarato il premier. L’auspicio è quello di realizzare questo link con il lavoro “già nei primi mesi del 2021”.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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