Alle elezioni presidenziali in Russia il presidente uscente Vladimir Putin è stato riconfermato per il quinto mandato, ottenendo quasi il 90% dei voti, più precisamente l’87,17%, come riporta l’agenzia di stampa ufficiale russa Tass. Al secondo posto si è classificato il candidato del Partito Comunista Nikolai Kharitonov con poco meno del 4% e al terzo il liberale Vladislav Davankov.
Nel suo discorso post elezione pronunciato nel quartier generale della sua campagna elettorale, al Gostiny Dvor di Mosca, Putin ha già elencato le sue priorità, tra cui il rafforzamento dell’esercito russo, incrementi sulle pensioni e sui salari, nonché l’introduzione di nuovi benefit per i dipendenti, fattori che alzano l’indice di gradimento e sottendono la fedeltà al regime.
Denis Kolvov, direttore del Levada Center ― organizzazione indipendente russa che si occupa di sondaggi ― a “Open” rivela i motivi per cui Putin ha vinto ancora una volta: “Dopo il 24 febbraio 2022, i sostenitori di un nuovo mandato di Putin al Cremlino sono saliti dal 45% al 75%, poi al 78% e infine all’80%. Ma se si calcola questa percentuale soltanto tra chi è pronto ad andare a votare è salita all’85%“.
Putin avrebbe dalla sua parte molti sostenitori per un motivo per ben preciso: “Molti sostengono che la Russia debba arrivare fino al confine ucraino con la Polonia. Sono il 20% e sono il nocciolo duro del 45-50% di popolazione che sostiene solidamente l’esercito russo in Ucraina. Poi c’è un altro 30% il cui sostegno è più debole, circostanziale. Vi è gente che pensa che la guerra sia un male, ma si affida a Putin perché ‘sa come agire‘”.
Le parole di Putin dopo la nuova elezione
Vladimir Putin ha ringraziato tutti i russi che lo hanno votato, dichiarando: “Nessuno sopprimerà mai la Russia quando saremo consolidati, siamo una famiglia unita. Non importa quanto abbiano cercato di spaventarci. Ci sono ancora molti compiti da svolgere”.
Il presidente russo si prepara a un nuovo mandato e ha già parlato di alleati, specialmente quelli americani, dal momento che tra otto mesi si svolgeranno le elezioni proprio negli Stati Uniti: “Non abbiamo alcuna preferenza per nessuno dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Lavoreremo con chiunque di cui gli elettori si fidino“.
Il suo discorso ha accennato anche a un possibile conflitto mondiale, che, secondo Putin, potrebbe avvenire in seguito a un evento in particolare: “Il mondo sarà ad un passo dalla terza guerra mondiale in caso di conflitto tra Russia e Nato. Penso che quasi nessuno sia interessato a questo“.
Cosa ha rivelato Putin a proposito di Navalny?
Putin ha citato anche il suo più grande avversario, Alexey Navalny, scomparso improvvisamente lo scorso 16 febbraio e la protesta dei suoi affiliati che, secondo il presidente russo, non ha sortito effetti: “C’era l’idea di scambiare Navalny con coloro che si trovano nei Paesi occidentali, e ho accettato, volevamo scambiarlo in modo che non tornasse, ma è avvenuta questa morte, così è la vita. La protesta degli oppositori pro-Navalny? Non ha avuto alcun effetto, abbiamo vinto”.
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