Elena Santarelli, essere grati alla malattia per poter rinascere

Guendalina Troiani
Guendalina Troiani
Formatrice delle competenze interpersonali. Insegna la meditazione attraverso la PNL e l'Intelligenza emotiva. Aiuta le aziende ad aumentare la produttività e il rendimento del lavoro con la formazione, il coaching e la consulenza. Autrice del libro "Come ridurre lo stress con la tua mente".
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Da Elena Santarelli a “mamma Elena”. La nostra amata show girl e conduttrice televisiva è stata obbligata ad affrontare una situazione che non si sarebbe mai aspettata nella sua vita. Il 30 novembre scorso Elena ha deciso di confessare che suo figlio Giacomo era stato colpito da un brutto male ed era ricoverato all’ospedale Bambino Gesù. Sono stati tantissimi i messaggi di solidarietà da parte dei fans e personaggi dello spettacolo. Il tumore è una delle malattie più rischiose per la vita di una persona e, soprattutto, non è facile spiegarla a un bambino di otto anni. Purtroppo sono tante le famiglie che vivono queste situazioni e non possiamo fare finta di nulla.

una mamma lo saIl libro di Elena Santarelli, perché la gratitudine è così importante

Nel libro “Una mamma lo sa” Elena Santarelli non solo racconta la storia di suo figlio e di come hanno affrontato questa situazione ma si sofferma in dettagli che sono veri insegnamenti di vita, coinvolgendo tutte le emozioni che si possono provare. L’atteggiamento di Elena e di suo marito Bernardo Corradi, ex calciatore, è un grandissimo esempio. L’unione, la forza, la solidarietà, il credere e la positività sono aspetti fondamentali che bisognerebbe avere sia in situazioni difficili che nella vita di tutti i giorni. Leggi anche: 7 consigli pratici per vivere meglio Bisogna dare la massima importanza a ogni momento della nostra vita perché oggi ci siamo ma domani potremmo non esserci. Sono cose che sappiamo ma che sottovalutiamo. Le persone che hanno vissuto sulla loro pelle situazioni difficili come questa si rendono conto più facilmente che la vita è un dono. Chi non vive direttamente queste emozioni di paura potrebbe avere una percezione diversa della vita stessa. Non c’è però bisogno di aspettare che arrivi una brutta notizia per capirlo. Possiamo comprenderlo già da subito. Elena lo spiega bene. Tutto quello che viviamo è un regalo prezioso della vita e bisogna dire grazie ogni giorno perché niente è scontato.

Concentrarsi su problemi di poco conto non porta nessun risultato

Nel libro, Elena Santarelli parla anche delle lamentele comuni che possiamo esprimere quando, per esempio, stiamo facendo la fila per comprare il pane o quando nostro figlio ha la febbre. Tendiamo sempre a ingrandire cose superflue senza renderci conto che queste sono semplicemente circostanze normali della vita. Non c’è bisogno di lamentarsi né di fare i paragoni con le altre persone. Non ci porta a nessun risultato. Sono altri i problemi della vita. Leggi anche: Ascoltare e sentire: qual è la differenza?

Gestire la malattia di un figlio quando sei famoso: una prova di coraggio e resistenza

Il fatto che Elena Santarelli e Bernando Corradi siano due personaggi famosi potrebbe aver reso una situazione già complicata, ancora più difficile per la loro grande visibilità. Una famiglia comune non viene osservata o giudicata. Gestire le proprie emozioni in una situazione sconvolgente e continuando a essere personaggi pubblici ha dato, ancora una volta, prova di coraggio e resistenza. La forza in queste situazione nasce e diventa sempre più grande. Questo atteggiamento è fondamentale per aiutare chi è stato colpito da una malattia. È commovente leggere le parole che Elena rivolgeva a suo figlio per non farlo preoccupare eccessivamente. Situazioni simili, purtroppo, esistono. In Italia la media dei bambini colpiti dai tumori cerebrali è di 400 l’anno, tra cui è rientrato anche il figlio di Elena Santarelli lo scorso anno. Sappiamo che la ricerca per la guarigione dai tumori è in continua evoluzione e, spesso, è proprio la mancanza di fondi che limita nuove scoperte e metodologie per salvare un gran numero di persone.

La svolta di Elena: condividere la sua storia per aiutare gli altri

In una intervista, Elena Santarelli, ha ammesso di aver sentito dentro di sé, di essere la portavoce per poter diffondere le informazioni di una realtà che è sconosciuta. Una qualsiasi mamma comune non sarebbe potuta arrivare ai risultati a cui è arrivata lei. Grazie alla sua notorietà, saggezza e motivazione ha reso pubblica la sua storia per aiutare tutti i bambini che si trovano o che si troveranno a vivere la stessa malattia che ha avuto suo figlio Giacomo. Mamma Elena ha deciso di scrivere il libro “Una mamma lo sa” per destinare l’intero ricavato al progetto Heal, un’associazione no profit che sostiene la comunità scientifica nella Neuro-Oncologia. Anche se suo figlio Giacomo è guarito, il progetto Heal farà sempre parte della loro vita e sono convinti di essere stati scelti perché questa è la loro missione.

Come possiamo aiutare a raccogliere fondi

alessia marcuzziOggi, molte persone stanno destinando i soldi al progetto Heal. È possibile farlo anche attraverso l’acquisto del libro “Una mamma lo sa”, il 5 x 1000, le bomboniere e il pandoro Heal per Natale. Sono piccoli gesti che aiuteranno chi ne ha davvero bisogno. Mamma Elena ed Elena Santarelli hanno unito la loro missione per questo progetto che aiuterà la ricerca per tutte le persone colpite da questo tumore. L’associazione no profit ha ricevuto un ricavato notevole grazie alla popolarità di Elena Santarelli, utile per il Bambin Gesù, l’ospedale di Roma specializzato in tumori celebrali per i bambini. Inoltre, il suo libro sta dando tantissimo conforto ai genitori che stanno lottando contro i tumori dei loro figli. In casi drammatici come questi la solidarietà è fondamentale. Il libro di Elena Santarelli è raccontato così da vicino, con un linguaggio semplice e sincero di una mamma che sa come bisogna comportarsi. La gratitudine è un aspetto molto importante della vita perché cambia il tipo di atteggiamento verso ogni situazione e problema che stiamo affrontando. Imparare ad avere gratitudine, anche nei momenti negativi influisce positivamente sulle nostre emozioni e sui risultati che vogliamo ottenere. di Guendalina Troiani

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