Arriva il passaporto vaccinale: ecco cosa ci permetterà di fare

Cina e Israele lo stanno già sperimentando, in UE è in arrivo una proposta della Commissione Europea. Quali sono i rischi e i vantaggi del passaporto vaccinale?

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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Mentre continua il piano vaccinale anti Covi-19 tra ritardi, polemiche e paure, si amplia la fetta di persone vaccinate che vorrebbero tornare a una vita normale. Affinché questo sia possibile alcuni Paesi come Cina e Israele hanno messo a punto un passaporto vaccinale che consentirà alle persone di riprendere le normali attività di lavoro e svago. Se all’apparenza può sembrare una soluzione semplice e funzionale, nella realtà si tratta di un sistema molto complesso che deve far quadrare al suo interno tutta una serie di elementi tra cui la durata della copertura vaccinale e una eventuale sincronizzazione tra Paesi diversi. 

Cina, primo Paese al mondo a lanciare il passaporto vaccinale tramite chat

In Cina già da alcune settimane è disponibile il certificato digitale che attesta l’avvenuta vaccinazione dei cittadini. Per ottenerlo è sufficiente possedere l’app WeChat, un’applicazione estremamente diffusa in Oriente e utilizzata come chat istantanea, app di pagamenti e per accedere ai servizi dello Stato. Il certificato contiene un Qr code che permette alle autorità di altri Paesi di verificare lo stato di salute dei pazienti. Al momento non è obbligatorio e le autorità assicurano completa sicurezza dei dati raccolti.

Lo scopo è contribuire a promuovere la ripresa economica mondiale e facilitare i viaggi transfrontalieri

Spiega un portavoce del ministero degli Esteri cinese.

In Cina il tracciamento dei cittadini avviene già da tempo sempre tramite codici Qr per regolare l’accesso a mezzi di trasporto e luoghi pubblici. Un codice “verde” viene generato dai cittadini che non risultano essere stati in stretto contatto con persone infette o che non hanno viaggiato in zone considerate focolai.

Israele lancia il green pass, ma spostamenti concessi solo nei confini

In Israele, dove il vaccino è stato somministrato al 40% della popolazione, il passaporto vaccinale si chiama green pass e consente alle persone vaccinate di frequentare luoghi pubblici, andare al cinema, al teatro, al ristorante e al lavoro, mantenendo comunque le precauzioni obbligatorie per tutti ovvero mascherina e distanziamento. Il passaporto verde è disponibile tramite app e consente spostamenti solo all’interno del Paese. Per quanto riguarda la durata del passaporto vaccinale, è stato stabilito che sarà di 6 mesi, ma in questa fase si fermerà per tutti a giugno, in modo da dare tempo alle autorità competenti di valutare lo stato della situazione e l’effettiva efficacia del programma.

Usa: arriva da Biden la proposta di un passaporto vaccinale

Negli Usa, dove lo stato di vaccinazione della popolazione procede spedito, il Presidente Biden ha proposto all’autorità competente di introdurre un passaporto elettronico che tenga traccia di tutte le vaccinazioni dei cittadini, inclusa ovviamente quella per il Covid-19. Tuttavia, negli Stati Uniti, chi è vaccinato è già autorizzato a vedere amici e parenti senza mascherina, così come indicato nelle nuove raccomandazioni del Center for disease control and prevention. I cittadini vaccinati possono inoltre evitare test o quarantena in caso di contatto diretto con un paziente affetto da Covid-19 e incontrare persone non vaccinate di uno stesso nucleo familiare senza dover adottare le misure precauzionali, che invece rimangono valide per le uscite in luoghi pubblici. 

Europa: Spagna, Grecia e Portogallo sperano di recuperare il turismo estivo con il passaporto vaccinale

La Commissione Europea ha annunciato che presenterà in questi giorni una proposta di Digital Green Pass per permettere a tutti gli Stati dell’UE di avere un’unica piattaforma per registrare lo stato di vaccinazione di tutti i cittadini, e riaprire così in sicurezza gli spostamenti nell’area Schengen in vista dell’estate. Spagna, Grecia e Portogallo sono tra i Paesi che spingono maggiormente verso l’adozione del passaporto vaccinale europeo anche perché tra i più colpiti dallo stop del turismo.

Anche se non imporremo la vaccinazione obbligatoria o necessaria per un eventuale spostamento, le persone vaccinate dovrebbero essere libere di viaggiare

Queste le parole che il ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha indirizzato a Ursula von der Leyen lo scorso gennaio.

L’Oms ferma gli entusiasmi: “non ci sono le condizioni per il passaporto vaccinale”

Lo stop ai facili entusiasmi è arrivato proprio ieri da Katherine O’Brien, direttrice del dipartimento d’immunizzazione dell’Oms, che in audizione al Parlamento europeo ha detto:

Attualmente non c’è una raccomandazione sanitaria internazionale sull’utilizzo di passaporti vaccinali per viaggi internazionali, né ci sono le condizioni per proporlo 

Sebbene la direttrice chiarisca che l’Organizzazione Mondiale della Sanità sia favorevole ai passaporti vaccinali per i singoli cittadini, a livello internazionale “non ci sono le condizioni” per proporli perché “mancano le prove su quanto i vaccini proteggano” e si pongono problemi “per gli spostamenti, tenendo presente che per il momento vengono somministrate dosi solo alle persone vulnerabili”.

Passaporto vaccinale: dubbi e incertezze

Tuttavia, ci sono ancora molti dubbi da chiarire prima che questa proposta possa diventare realtà. Allo stato attuale non si conosce ancora l’effettiva durata dell’immunità dopo la vaccinazione. Inoltre, rimane l’incognita dei cittadini per cui il vaccino risulterà inefficate, dal momento che, ad oggi, nessun siero assicura una copertura contro il Coronavirus del 100%. 

Infine, vi è un’altra criticità. In Europa le persone che hanno priorità di vaccinazione al momento sono anziani, personale medico-sanitario, insegnanti, forze dell’ordine. Non è detto che queste categorie siano in grado di viaggiare quest’estate e di risollevare l’economia. 

I furbetti del vaccino e il turismo vaccinale

Tra le possibili implicazioni legate al passaporto vaccinale, oltre a quelle logistiche, vi sono anche quelle di ordine morale. Il rischio è che per accaparrarsi il vaccino e ottenere il privilegio di poter svolgere una vita “normale”, alcune persone possano prevaricare altre con l’uso del denaro. Di fatto il turismo vaccinale esiste già e sono sempre di più le persone che si recano in Paesi come gli Emirati Arabi, che offrono vaccini immediati a turisti (ben) paganti. Il passaporto vaccinale potrebbe, dunque, diventare così l’ennesimo metro di misura tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, acuendo ancora di più le diseguaglianze già presenti nella società.

Leggi anche: Perché se sei vaccinato devi comunque restare a casa?

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