Lavoro e sicurezza, confermato lo sciopero della PA del 9 dicembre

Mercoledì 9 dicembre a Roma si terrà uno sciopero dei dipendenti della pubblica amministrazione perché insoddisfatti delle misure del governo al loro riguardo.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Per mercoledì prossimo è previsto uno sciopero generale dei dipendenti della Pubblica amministrazione. Lo sciopero del 9 dicembre è indetto dai sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per chiedere assunzioni, sicurezza e stabilizzazioni e rinnovo dei contratti.

La manifestazione si svolgerà a Roma dalle 10 alle 13, davanti a Palazzo Vidoni, sede del Ministero per la Pubblica amministrazione. L’insoddisfazione nasce per i fondi stanziati in manovra per i rinnovi contrattuali e per i tagli che ci sono stati negli anni precedenti. Ciò nonostante, i lavoratori della pubblica amministrazione hanno sempre dato il massimo nei settori di appartenenza: Sanità, Scuole, Autonomie locali, Ministeri.

Sciopero del 9 dicembre: la posizione dei sindacati

sciopero del 9 dicembre
CGIL, CISL e UIL proclamano lo sciopero di comparto PA per il 9 dicembre 2020.

In una nota congiunta i sindacati di categoria hanno espresso le loro motivazioni:

Preso atto dell’esito del confronto tra governo e le Confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, in mancanza delle necessarie risorse per lavorare in sicurezza, per avviare una vasta programmazione occupazionale e di stabilizzazione del precariato e per il finanziamento dei rinnovi CCNL Sanità Pubblica, Funzioni Locali e Funzioni Centrali, le categorie Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa proclamano lo sciopero nazionale di comparto per il giorno 09/12/2020 per l’intera giornata o turno di lavoro, con la garanzia dei servizi minimi essenziali previsti.

Leggi anche: Età media dei dipendenti pubblici, 51 anni. “Servono giovani nella pubblica amministrazione”

La ministra Dadone sullo sciopero del 9 dicembre

La ministra per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, non condivide la posizione dei sindacati di categoria. Dopo un incontro con loro lunedì scorso ha espresso il suo parere riguardo al malcontento dei sindacati, dicendo di essere:

Abbastanza attonita di fronte al fatto che i sindacati lamentino una carenza di risorse e siano pronti addirittura a dichiarare lo sciopero.

Ma questo perché io ho molto rispetto dello strumento dello sciopero per cui credo che forse vada vantato come diritto di fronte a delle necessità, di un grido di una categoria, di fronte a una situazione che sia complicata e straziante di fronte a un palazzo e a un governo sordo.

Su Twitter subito dopo la proclamazione dello sciopero aveva scritto che qualcuno pensa di bloccare l’Italia e metterne a rischio la già fragile tenuta e che ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Inoltre riguardo ai rinnovi contrattuali la ministra sottolinea che sono stati stanziati 3,8 miliardi e come sia difficile recuperare 10 anni di blocco contrattuale proprio in anno difficile come questo.

Le critiche allo sciopero del 9 dicembre

Critiche sono arrivate da Vincenzo Garruti, vice presidente M5s della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama, il quale ritiene fuori dal mondo l’atteggiamento dei sindacati. Anche per Gianfranco Librandi, di Italia Viva, la decisione dei sindacati è fuori dalla storia e irrispettosa nei confronti dei milioni di lavoratori bloccati, aziende in crisi e con il rischio di povertà che avanza. Anche il Presidente Giuseppe Conte, seppur in maniera più velata, intervenendo all’assemblea Fipe Confcommercio, ha sottolineato:

Dobbiamo essere consapevoli che si stanno creando nuove diseguaglianze e che ci sono categorie che godono di una maggiore protezione, fasce sociali che riescono anche ad accumulare maggior risparmio rispetto al passato, pensiamo ai pubblici impiegati che non devono spostarsi per andare a lavoro” e grazie allo smart working risparmiano soldi e tempo.

Leggi anche: Rider italiano assunto a tempo indeterminato, un passo verso la civiltà

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