Migranti, l’Ocean Viking salva 572 sopravvissuti nel Mediterraneo, le voci di alcuni di loro: “Trattati come merce”

Dopo sei operazioni di salvataggio la Ocean Viking si sta prendendo cura di 572 sopravvissuti, tra cui 183 minori, in attesa che le autorità europee indichino un posto sicuro per lo sbarco.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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572 migranti, naufragati nel Mediterraneo, sono stati salvati da morte certa con alcune operazione di salvataggio, avvenute nelle ultime ore, da parte della nave ONG “Ocean Viking”. Tra di loro ci sono ben 183 minori.

Sos Mediterranee ha subito lanciato l’allarme, chiedendo alle autorità europee un posto sicuro dove far sbarcare i migranti.

L’Ocean Viking salva 572 migranti: “Totale assenza di coordinamento marittimo da parte delle autorità”

L'Ocean Viking salva 572 migranti: "Totale assenza di coordinamento marittimo da parte delle autorità"

In assenza di coordinamento marittimo, SOS MEDITERRANEE chiede all’UE di coordinare urgentemente lo sbarco di 572 superstiti in un luogo sicuro“. 

Un messaggio forte e chiaro quello mandato da Sos Mediterranee alle autorità europee, che non ha bisogno di riflessione e ne di interpretazioni.

Secondo l’ultimo bollettino “di guerra” in poco più di 72 ore, la Ocean Viking, la nave di soccorso noleggiata dall’organizzazione civile marittima e umanitaria SOS MEDITERRANEE, ha salvato 572 persone da sei imbarcazioni in difficoltà nel Mediterraneo centrale, “nella totale assenza di coordinamento da parte delle autorità marittime”.

Come riportato nel comunicato di questa mattina, il team di SOS MEDITERRANEE a bordo ha anche “trovato cinque barche di legno vuote che sono state intercettate dalla guardia costiera libica nella regione di ricerca e soccorso maltese”. 

Il che lascia presagire che le persone che si trovavano su quelle barche vuote, con molta probabilità, siano state prese e portate in qualche campo di prigionia per migranti clandestini sulle coste della Libia. Questo nel migliore dei casi.

Sono un misto tra rabbia e dolore le parole rilasciate da Luisa Albera, Coordinatrice di ricerca e soccorso di SOS MEDITERRANEE a bordo della Ocean Viking:

Quello a cui abbiamo assistito in mare in questi giorni è straziante.

Non solo ci è capitato di salvare centinaia di persone senza alcun coordinamento da parte delle autorità marittime, ma abbiamo anche avvistato resti di barche intercettate dalla Guardia Costiera libica, anche nella regione di ricerca e soccorso maltese.

Tutte le persone intercettate sono state forzatamente e illegalmente respinte in Libia, che non può essere considerata un luogo sicuro secondo il diritto internazionale.

Chiediamo ora all’Unione europea di coordinare almeno lo sbarco dei 572 sopravvissuti, attualmente a bordo della nostra nave, in un luogo sicuro. 

Il più grande salvataggio di migranti della Ocean Viking

Il più grande salvataggio di migranti della Ocean Viking

I primi salvataggi dei migranti naufraghi da parte della Ocean Viking sono avvenuti nella notte tra domenica e lunedì, nel buio più totale nel bel mezzo del Mediterraneo, dove gli unici rumori udibili, se non sono urla disperate di aiuto sono quelli delle onde.

La ricerca estenuante, è durata in tutto quattro ore, la squadra di soccorso di SOS MEDITERRANEE ha trovato una barca di legno precedentemente individuata dall’aereo Colibrì 2 di Pilotes Volontaires.

“Sulla barca c’erano 369 fra uomini, donne e bambini erano stipati su una grande barca di legno che rischiava di rovesciarsi. Le nostre squadre non avvistavano da diversi anni queste grandi imbarcazioni di legno lanciate dalle coste della Libia”

 Nelle operazioni di salvataggio tra i sopravvissuti sono stati recuperati in tutto 183 minori, compresi due bambini con disabilità

Le barche su cui si trovavano i migranti, erano in stato precario nonchè quasi tutte piccole imbarcazioni di legno destinate a sgretolarsi, nel comunicato di Sos Mediterranee si legge:

Domenica notte, una donna ha dovuto essere trasportata su una barella per essere evacuata dalla barca su cui si trovava.

In un’operazione di soccorso che ha portato al salvataggio di 71 persone da un’altra barca di legno sovraffollata nelle prime ore di domenica mattina, quattro persone hanno dovuto essere trasportate in barella dal loro natante alla Ocean Viking.

Nei giorni scorsi, il team medico di SOS MEDITERRANEE a bordo della Ocean Viking ha curato casi di bruciature da carburante, ustioni da sole, disidratazione ed estremo affaticamento dovuti a queste terribili traversate.

Alcuni sopravvissuti hanno riferito di aver trascorso fino a tre giorni in mare aperto prima di essere salvati. Inoltre, due sopravvissuti, entrambi parte dei 183 minori a bordo, sono disabili.

Uno di loro, parzialmente paralizzato, era a bordo di una barca di legno insieme alla sua sedia a rotelle. 

La voce di alcuni migranti salvati dalla Ocean Viking: “Le milizie ci hanno trattato come spazzatura, come merce”. 

La voce di alcuni migranti salvati dalla Ocean Viking: "Le milizie ci hanno trattato come spazzatura, come merce”.

Alcuni sopravvissuti a bordo della Ocean Viking hanno raccontato a chi li ha salvati le violenze disumane e inimmaginabili subite in Libia. Susanne, donna camerunense di 36 anni dice:

Ci sono troppe torture in Libia.

Sono riuscita a fuggire da un centro di detenzione con mia figlia alle 3 del mattino di sabato.

Avevamo passato lì otto mesi. Le milizie ci hanno trattato come spazzatura, come merce. Ci hanno violentato

Djimon, 23 anni, viene dal Benin, e ha riferito di ripetuti abusi fisici e sessuali:

Sono stato rapito quando sono arrivato in Libia.

Ho passato due mesi nei centri di detenzione. Sono stato torturato da gennaio. Mi hanno picchiato fino a rompermi una gamba. Stanno violentando tutti. Ho passato quattro giorni senza mangiare e senza bere. 

Leggi anche: Ceuta: cosa c’è dietro il flusso di migranti senza precedenti che scuote la nostra umanità

Il fermo amministrativo di Geo Barents: la denuncia di Medici Senza Frontiere

Come se non bastasse mentre nelle ultime 48 ore la Ocean Viking procedeva a estenuanti operazioni di salvataggio in mare, bene ricordare senza l’aiuto e il coordinamento di nessuna autorità europea, negli ultimi giorni una nave per il soccorso umanitario è stata sottoposta a fermo amministrativo da parte delle autorità italiane.

Il mezzo posto sotto fermo amministrativo il 3 luglio è la nuova nave di Medici Senza Frontiere (MSF), la Geo Barents.

Le inadempienze, 22 non ben chiarite, hanno fatto si che la Guardia di Finanza bloccasse le attività della Geo Barents, che tanto per sottolinearne l’importanza lo scorso 17 giugno aveva portato in salvo 410 migranti tra cui 91 minori non accompagnati.

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), 723 persone sono morte o scomparse nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno. Diversi naufragi mortali sono stati segnalati solo negli ultimi giorni

“SOS MEDITERRANEE chiede che un programma europeo di ricerca e soccorso efficiente, legale e umano sia ristabilito con urgenza, sette anni dopo la fine dell’operazione Mare Nostrum. L’Europa non può più rimanere passiva di fronte ai naufragi ricorrenti, sostenendo consapevolmente un sistema di abusi indicibili e favorendo i respingimenti in Libia”.

Leggi anche: La Danimarca blocca i migranti: approvata una legge che respinge i richiedenti asilo

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