A New York c’è un ristorante dove cucinano le nonne: “Nei cibi c’è la loro saggezza”

Si chiama Enoteca Maria e il suo proprietario Jody Scaravella. L'idea è quella di far rivivere nei cibi le migliori tradizioni di famiglia. La prima nonna ad arrivare è stata Adelina, napoletana.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Nonne chef? A New York è possibile. C’è un ristorante dove non sono gli chef a cucinare, ma le nonne. Sì, avete letto bene. Ogni giorno una nonna da una diversa parte del mondo propone il proprio menù con piatti tipici della sua cultura. Tutto questo accade all’Enoteca Maria, un ristorante italiano ad Hyatt Street.

A tenere le redini della cucina, ovviamente c’è una nonna napoletana: Adelina.

Nonne chef a New York, il ristorante “Enoteca Maria”

L’idea di avere delle nonne chef arriva sette anni fa, quando Jody Scaravella aprì il ristorante “Enoteca Maria” a New York. Il 61enne è di origini italiane, non aveva esperienza nel campo culinario e aveva lavorato per una vita nel settore dei trasporti. Scaravella stava cercando un modo di consolarsi per la perdita di tutte le donne della sua famiglia: mamma, nonna e sorella. Da qui, l’idea di aprire un ristorante e di dargli il nome della sua amata mamma. Nacque, così, il ristorante “Enoteca Maria”.

Jody Scaravella voleva ritrovare nel suo ristorante l’atmosfera familiare. Jody voleva delle ricette tipiche, qualcosa di tradizionale, qualcosa che puoi ritrovare soltanto nei sapori persi che le nonne possono proporci a tavola. Così, iniziò la sua ricerca. Non una ricerca di uno chef qualsiasi ma di una “casalinga per cucinare specialità tipiche nel mio ristorante”.

In un’intervista a Repubblica Jody Scaravella ha raccontato:

Mi piaceva che fossero over 50, che mettessero nel cibo la saggezza di una vita.

Con loro, emigrate prevalentemente dal Sud, ho dato l’impronta al menù: abbiamo il polpettone, le melanzane ripiene, le lasagne, i filetti di baccalà.

Leggi anche: La foto delle nonne di Campoli con i figli dei migranti: è l’Italia che vogliamo

Nonne chef, la prima arrivata è una nonna napoletana

Nonne chef Adelina.

E infatti, la prima a rispondere all’annuncio per nonne chef fu una nonna napoletana che si era trasferita a New York ben 25 anni prima, ed è lei a tenere le redini della cucina di Enoteca Maria.

La nonna chef si chiama Adelina Orazzo e prepara i piatti della tradizione napoletana come la pasta al forno, i fegatini di pollo, le melanzane ripiene. Jody Scaravella, titolare di Enoteca Maria, sempre a Repubblica racconta che nonna Adelina è molto gelosa delle sue ricette della tradizione anche se ogni tanto svela qualche piccolo segreto:

Anche se ogni tanto accetta di svelare qualche segreto: come ad esempio quello di  non buttare mai l’acqua di cottura della pasta, ma di utilizzarla  per mantecare la pasta con il sugo.

Oppure quello di aggiungere un po’ di mascarpone al gelato per donargli maggiore cremosità e ricchezza, ed infine anche quello di cucinare soltanto quando i commensali sono affamati  e pronti per il pranzo, senza mai preparare nulla in anticipo: tutto deve essere fresco e cucinato al momento.

Nonne chef, ricette tipiche provenienti da tutto il mondo

Nonne chef.

Dal 2015, la cucina di Enoteca Maria si è aperta anche alla cucina di tutto il mondo. Infatti, la parte fissa del menù resta italiana e curata da nonna Adelina, mentre, l’altra parte del menù cambia a rotazione ed è dedicata alle nonne di altre culture che portano all’Enoteca Maria la cucina di altri Paesi: Sri Lanka, Russia, Pakistan, Libano, Argentina, Siria, Algeria, Repubblica Dominicana, Ecuador, Palestina, Polonia, Liberia, Nigeria.

Dall’esperienza delle nonne chef di Enoteca Maria è nato anche un libro Nonna’s House“. Scaravella conclude la sua intervista a Repubblica così:

La soddisfazione più grande è di offrire la mia cucina a queste signore che vengono da lontano facendo scoprire ai miei clienti la ricchezza di un mondo senza muri.

Leggi anche: Festa dei nonni: perché sono così importanti nella nostra vita

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