Neutralità carbonica: “Possibile triplicando gli impianti rinnovabili”

Con il triplo degli sforzi nelle rinnovabili è ancora possibile raggiungere la neutralità carbonica all'80% entro il 2030: il report dell'IEA.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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La neutralità carbonica non può e non deve essere meramente un obiettivo: è effettivamente raggiungibile a patto di triplicare gli sforzi nel settore delle rinnovabili.

A dichiararlo è l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), che detta i compiti agli stati di tutto il mondo da svolgere prima del 2030: installare più rinnovabili, aumentare l’efficienza degli impianti, ridurre gli sprechi di metano e elettrificare il più possibile tutti i processi industriali e non.

Neutralità carbonica, imperativo ridurre le emissioni entro il 2030

Neutralità carbonica_Possibile triplicando gli impianti rinnovabili

L’aggiornamento del Net Zero Report 2023 è possibilista in merito alla prospettiva di tenere sotto gli 1,5°C il riscaldamento globale, nonostante la stagione che stiamo vivendo stia facendo registrare dei record assoluti per l’autunno.

Entro il 2030, tuttavia, secondo le proiezioni dell’IEA potremmo raggiungere l”80% della neutralità carbonica di cui il nostro pianeta ha disperatamente bisogno, a patto che gli sforzi di tutti gli attori in gioco siano convogliati verso il medesimo scopo: tagliare le emissioni e transitare energeticamente verso le rinnovabili.

Negli ultimi due anni il mercato del fotovoltaico, delle installazioni di pompe di calore e delle mobilità elettrica ha restituito risultati più che incoraggianti, aumentando in volumi e investimenti, in linea con gli obiettivi individuati dalla Net Zero Roadmap del 2021.

Fatih Birol, Direttore Esecutivo IEA, ha rimarcato: “Abbiamo tutti gli strumenti di cui necessitiamo per passare sul sentiero che conduce al net zero“. Quello che manca è rimboccarsi le maniche e dare avvio a una svolta davvero epocale.

Puntare sulle rinnovabili per la neutralità carbonica

Il testo prosegue sottolineando come per raggiungere la neutralità carbonica occorra innanzitutto triplicare la potenza installativa e quindi la disponibilità di energia elettrica proveniente da risorse rinnovabili.

Attraverso una campagna mirata, ogni paese dovrebbe mettere in pratica politiche di riconversione delle centrali a carbone, facendo spazio ad eolico, fotovoltaico, geotermico e idroelettrico.

Già solo questa misura potrebbe far diminuire le emissioni attuali – aggiornate al 2022 – del 35% entro il 2030, ma per attuarla bisogna accelerare e semplificare le autorizzazioni, aggiornando e migliorando le reti elettriche.

Raddoppiare l’efficienza

Il secondo punto chiave del rapporto verte sull’efficienza delle reti energetiche, che deve raddoppiare entro il 2030.

Solo in questo modo infatti può calare la domanda di combustibili fossili, mettendo anche al sicuro l’approvvigionamento energetico e migliorando l’accessibilità economica.

Ma come si può aumentare l’efficienza? Il report suggerisce tre azioni, equivalentemente importanti: migliorare l’efficienza di motori e condizionatori, passare a carburanti sostenibili, sia per il trasporto che per le abitazioni, usare energia e materiali in modo più efficiente.

Riduzione del consumo di metano ed elettrificazione: nodi imprescindibili per la neutralità energetica

La neutralità carbonica sarà possibile grazie all’elettrificazione, essenziale tanto quanto la riduzione del consumo di metano e la riparazione delle perdite sui gasdotti.

Il metano impatta 80 volte più della CO2 sulle alterazioni del clima, anche se spesso viene monitorato con meno precisione, ma ora esiste un osservatorio specifico, Metaneia, proprio per valutare gli effetti del consumo e della dispersione di questo gas nell’atmosfera.

L’elettrificazione di trasporti, edifici ed energia, d’altro canto, consentirà la gestione delle risorse intermittenti in modo che il fabbisogno energetico sia in ogni momento soddisfatto.

La cooperazione come base di ogni sforzo

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L’IEA ravvisa nella cooperazione tra nazioni l’unica via percorribile per la neutralità carbonica: senza uno scopo comune, tutti gli sforzi sarebbero vani.

Occorrono: “grandi infrastrutture, nuove, smart e altamente tecnologiche, oltre a impianti per la cattura di CO2 e ad aree destinate all’installazione di impianti rinnovabili”.

Tutto questo naturalmente è possibile solo grazie a investimenti di enorme portata: il report stima che se nel 2023 il mondo ha investito 1,8 trilioni di dollari in energia pulita, entro il 2030 ne bisognerà investire 4,5.

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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