Neonato muore dopo battesimo con rito dell’immersione. Aveva acqua nei polmoni

Una tradizione radicata ma che nel corso degli anni ha causato diversi incidenti. In 56mila firmano la petizione per abolire la cerimonia ortodossa.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Suceava, Romania. Lo scorso lunedì un bambino di appena sei settimane è morto dopo aver ricevuto il battesimo con il tradizionale rito dell’immersione previsto dalla Chiesa ortodossa.

L’autopsia sul corpo del piccolo ha rilevato la presenza di liquido nei polmoni.

I pubblici ministeri hanno aperto un’indagine per accertare le responsabilità del sacerdote che ha eseguito la cerimonia. L’accusa è quella di omicidio colposo.

Le parole del papà al giornale Monitorul de Suceava:

Se vedessi un bambino piangere con la bocca spalancata, non lo immergeresti completamente nell’acqua, giusto?

Neonato muore dopo cerimonia battesimale con rito dell’immersione, cosa è successo

Il piccolo aveva ormai sei settimane. Come previsto dalla Chiesa ortodossa, riceve il battesimo con il rito dell’immersione. Una tradizione radicata, ma fatale questa volta per il piccolo in fasce.

Siamo nella chiesa di San Costantino ed Elena a Suceava, centro della regione della Bucovina, in Romania. Il piccolo è pronto a ricevere il battesimo e, come da rito, immerso nell’acqua per tre volte.

Dopo la cerimonia, la tragedia. Il piccolo non sta bene. Prontamente arrivano davanti alla Chiesa i soccorsi, si tenta la rianimazione, ma le condizioni da subito appaiono gravi.

Ricoverato d’urgenza, da lì a poche ore un arresto cardiaco spegnerà la sua vita per sempre.

Racconta il papà:

Il bambino piangeva ma il prete lo ha sommerso tre volte nell’acqua e lui l’ha inalata.

L’ho preso, l’ho asciugato, ma dai medici ho scoperto che ha inalato 110 ml di acqua.

L’autopsia sul corpo del bambino ha rilevato la presenza di liquido nei polmoni, 110 ml conferma il papà.

I pubblici ministeri hanno disposto un’indagine per accertare le responsabilità del sacerdote, al momento accusato di omicidio colposo.

Intanto il portavoce della Chiesa ha fatto sapere che “il prete di Suceava è stato sospeso dal servizio”. Tornerà, forse, solo alla fine delle indagini.

Leggi anche: Nuova Zelanda: neonato in Parlamento scatena i consensi della rete

Una petizione online per abolire il rito dell’immersione: sono già 56mila le firme

rito dell'immersione

I giornali locali nel corso degli anni hanno spesso raccontato di incidenti simili a questo. La pratica, con ogni evidenza, mette a rischio la vita dei neonati.

Circa 56.000 persone al momento hanno firmato la petizione online per mettere fine alla pericolosa, seppur radicata, tradizione. Si legge nel testo dell’iniziativa:

La morte di un neonato a causa di questa pratica è un’enorme tragedia.

Il rischio deve essere escluso perché la gioia del battesimo trionfi.

Neonato muore dopo rito dell’immersione, la reazione della Chiesa ortodossa

Chiamata in causa dagli stessi fedeli la Chiesa ortodossa si divide.

Vasile Banescu, portavoce della Chiesa, accoglie l’idea di rivedere il rito del battesimo. I sacerdoti potrebbero bagnare semplicemente il capo del bambino, suggerisce, invece di eseguire un’immersione completa.

È contrario invece l’arcivescovo Teodosio, leader dell’ala tradizionalista. Il rito non cambierà ha detto.

Secondo Teodosio sarà difficile intervenire sulla tradizione in un paese come la Romania, dove più dell’80% della popolazione è ortodossa e la Chiesa, a quanto si apprende dai più recenti sondaggi, gode di una solidissima fiducia.

Cos’è il battesimo con rito dell’immersione

Il battesimo ortodosso è un rito antichissimo, ispirato dalle gesta di Giovanni Battista. Il predicatore, si legge nei Vangeli, lavava via i peccati immergendo i fedeli nel fiume Giordano.

Lo stesso Gesù si spogliò per ricevere il battesimo da Giovan Battista.

I Paesi di religione ortodossa, per celebrare il sacramento del battesimo, hanno fatto proprio l’antico rito dell’immersione. Per lavare via il peccato originale, i bambini ortodossi, intorno al quarantesimo giorno di vita, vengono immersi nell’acqua santa per ben tre volte. A volte con tragiche conseguenze, come questa raccontata.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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