Nello Scavo minacciato per le inchieste su Malta e migranti: “Fermatevi o vi fermeremo noi”

Il giornalista di Avvenire, in prima linea nel racconto delle tratte migratorie dal Mediterraneo, è stato attaccato con un tweet intimidatorio da Neville Gafà. Il collaboratore dell’ex ministro Muscat era finito nel mirino delle inchieste del reporter sulla “Strage di Pasquetta”.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
spot_img

Il mondo del giornalismo, del volontariato, insieme a esponenti delle più importanti ONG internazionali e delle agenzie Onu, si compattano a sostegno di Nello Scavo, giornalista di Avvenire. Il reporter la scorsa settimana è stato attaccato con un tweet intimidatorio da Neville Gafà, l’ex direttore dell’ufficio del primo ministro maltese. Nello Scavo, in prima linea nel racconto delle tratte migratorie dal Mediterraneo, si è occupato spesso dei respingimenti dei migranti al largo delle coste europee. Non di meno, ha indagato i rapporti tra governi, in particolare quello italiano e maltese, con la Guardia Costiera libica. Le sue inchieste hanno sollevato scandali e lo stesso Neville Gafà era finito nel mirino delle inchieste del reporter sulla “Strage di Pasquetta” che costò la vita a 12 persone.

“Pieno supporto alla Guardia Costiera libica”

Il giornalista di Avvenire si è inserito in uno scambio di tweet tra la Alarm Phone, organizzazione umanitaria operante nel Mediterraneo, una sorta di linea diretta per intercettare le richieste d’aiuto dei migranti in caso di naufragio, e Neville Gafà, collaboratore dell’ex ministro Muscat, collocato da Daphne Caruana Galizia nella “cricca corrotta del governo maltese” per i suoi comportamenti illeciti e controversi.

Il 27 giugno Alarm Phone ha ricevuto l’SOS di 95 persone che avrebbero potuto essere salvate dai volontari di Mediterranea e sono state intercettate, invece, dalla guardia costiera libica. Durante il recupero sono morte sei persone, tutti gli altri portati indietro nei centri di detenzione in Libia, compreso un neonato partorito durante la traversata. L’associazione umanitaria ha denunciato proprio il fatto che un neonato fosse stato riportato dalla Guardia Costiera in una zona di guerra, insieme agli altri naufraghi soccorsi, e ha puntato il dito contro le politiche dei governi europei. La risposta di Gafà è stata:

È bene che fermiate i vostri sporchi affari. Pieno supporto alla Guardia Costiera libica.

Leggi anche: La foto delle nonne di Campoli con i figli dei migranti: è l’Italia che vogliamo

La minaccia a Nello Scavo: “Fermatevi o vi fermeremo noi”

È a questo punto che Nello Scavo, autore di molte inchieste in cui veniva attestato il coinvolgimento delle autorità maltesi in alcuni respingimenti dei migranti verso la Libia, interviene nella discussione. Ha tweetato:

Affari sporchi, petrolio sporco, accordi sporchi tra governi. Niente da dire su questi metodi sporchi?

La risposta di Gafà non si fa attendere:

Fermate i vostri sporchi affari. Altrimenti, vi fermeremo noi

Ha ribattuto ancora Scavo: “Noi vi fermeremo. Chi sarebbe esattamente questo noi?” A questa domanda Gafà non ha risposto. Le parole dell’ex collaboratore del primo ministro suonano decisamente intimidatorie alla luce dei poco limpidi rapporti tra i trafficanti di esseri umani e i governi europei, sia italiano e che maltese.

E oltre alle inchieste di Scavo, altri hanno sostenuto la corruzione dei governi coinvolti. Tra gli altri, Times of Malta ha riferito spesso di incontri di Gafà con leader delle milizie libiche che gestiscono i centri di detenzione illegali di migranti. Prima ancora gli attribuiva un ruolo nel “racket dei visti” sull’isola. Inoltre, Gafà è lo stesso che non rispose mai alle richieste di informazioni di Daphne Caruana Galizia, salvo poi rendere pubblico il cellulare della reporter e diffondere sui social una foto rubata di lei col marito alla vigilia del suo assassinio.

Leggi anche: Caporalato: incassava 6 milioni l’anno, ma pagava i braccianti 3,33 euro l’ora

spot_img

Correlati

Chi è Alessandro Araimo, CEO di Warner Bros Discovery che ha portato Fazio e Amadeus sul NOVE

Alessandro Araimo è Executive Vice Presidente, General Manager e Amministratore Delegato di Warner Bros....

Antitrust restituisce 122 milioni a 600mila consumatori: “Beneficenza e sponsorizzazione li penalizzano”

Nella giornata di ieri 17 aprile il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del...

Stellantis, approvato il maxi stipendio del CEO Carlos Tavares: quanto guadagnerà al giorno

Il 70,2% degli azionisti di Stellantis, nata dalla fusione di PSA e Fiat-Chrysler, ha...
Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
spot_img