Chi è Natalya Vovk, l’attentatrice che per i russi ha causato la morte di Darya Dugina

Per i russi Natalya Vovk sarebbe l'autrice dell'attentato a Darya Dugina. Cosa sappiamo della donna fuggita in Estonia.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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L’Fsb, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa erede del Kgb, ha annunciato di aver rilevato l’attentatrice che sabato sera ha causato l’uccisione della figlia di Alexander Dugin, morta nell’esplosione della sua auto. Si tratterebbe di Natalya Vovk, una donna ucraina accompagnata dalla figlia dodicenne.

La donna per gli investigatori sarebbe entrata in Russia a luglio, ma secondo gli archivi dell’Fsb era nel Paese da mesi come appartenente a gruppi militari ucraini. L’ucraina sarebbe arrivata con un’auto dotata di tre targhe, che a rotazione venivano alternate e, da come fanno sapere gli agenti, abitava nello stesso palazzo di Darya Dugina.

Pur pubblicando le foto della tessera di appartenenza al reggimento Azov, la donna sarebbe riuscita a sfuggire varcando la frontiera con l’Estonia a bordo della sua auto.

Natalya Vovk in Russia con un obiettivo ben preciso

Natalya Vovk_figlia

L’assassina di Daya è stata identificata come Natalya Vovk, entrata il 23 luglio in Russia insieme alla figlia su un’auto che aveva come una targa della Repubblica indipendentista di Donetsk. Come testimonia un video diffuso la donna avrebbe affittato una casa nello stesso palazzo di Darya Dugina. La sera dell’attentato avrebbe partecipato allo stesso convegno dove era presente Aleksandr Dugin con la figlia, per poi mettere l’esplosivo sotto il Suv di Dugina e ripartire subito dopo. Sarebbe stata filmata mentre lasciava la Russia alla frontiera con l’Estonia.

L’Fsb ha diffuso la tessera militare della Vovk, che certifica l’appartenenza all’unità militare 3057 della Guardia nazionale ucraina nella quale è inquadrato il reggimento Azov.

Diversi siti d’inchiesta hanno però messo in evidenza le numerose incongruenze come il fatto che per il ministero degli Interni ucraino si tratti di una tessera falsa e che dai loro documenti la donna risulta lavorare nel settore bancario. Inoltre la vettura, che a luglio sarebbe stata in Russia, ad agosto risulterebbe assicurata in Crimea da un’altra persona, una certa Yulia Zezera di Kaliningrad. E ancora sembra alquanto strano che la Vovk abbia eseguito un atto terroristico in compagnia di una bambina.

Le dichiarazioni d’ex deputato Ponomarev su Natalya Vovk

L’ex deputato d’opposizione in esilio a Kiev, Ilya Ponomarev, prima ha affermato che gli autori dell’attentato dove ha perso la vita la figlia di Alexander Dugin apparterrebbero a un esercito nazionale repubblicano che lo avevano autorizzato a rivendicare l’atto poi su Natalya Vovk ha dichiarato che pur non avendo un ruolo diretto nell’assassinio non può essere considerata una persona estranea ai fatti, e per questo necessita di protezione.
Ponomarev ha poi aggiunto di averla aiutata a uscire dalla Russia specificando, sul suo canale Telegram, di averlo fatto su richiesta degli amici russi, senza spiegare chi essi siano.

Leggi anche: Chi è Alexander Dugin, filosofo di Putin la cui figlia è morta in un attentato

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