Lecce inaugura una panchina gialla in memoria di Regeni: slitta intanto al 25 maggio la prima udienza

In concomitanza con l'udienza preliminare del processo Regeni, slittata in mattinata al 25 maggio, la città di Lecce inaugura una panchina gialla in memoria di Giulio Regeni davanti all'ateneo cittadino.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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In memoria di Giulio Regeni oggi a Lecce si è tenuta l’inaugurazione di una “panchina gialla” donata da Lecce Città Pubblica, Amnesty e Conversazioni sul futuro.

La panchina è stata apposta davanti all’Ateneo dell’Università del Salento nel giorno di avvio del processo Regeni.

Udienza preliminare slittata al 25 maggio a causa dell’assenza di uno degli avvocati d’ufficio degli imputati avendo questo contratto il Covid.

L’udienza del 25 maggio stabilirà il rinvio a giudizio per i 4 membri dei servizi segreti egiziani accusati della morte del giovane ricercatore Italiano.

In Memoria di Giulio Regeni: “Giulio era un ragazzo che guardava al futuro”

In Memoria di Giulio Regeni: "Giulio era un ragazzo che guardava al futuro"

Oggi in memoria di Giulio Regeni è stato fatto un importantissimo atto simbolico dalla comunità leccese, un gesto che si va a unire ai tanti che sono stati fatti in Italia, e che hanno creato un movimento di costanza e tenacia nazionale affianco ai genitori di Giulio per ottenere la verità sulla sua morte.

La panchina è stata donata dalla città di Lecce da tre associazioni Lecce città pubblica, Amnesty e Conversazioni sul futuro. All’inaugurazione hanno partecipato anche il consigliere comunale Gabriele Molendini e il sindaco di Lecce Carlo Salvemini.

Situata di fronte all’Università del Salento in Viale degli studenti, il luogo è stato scelto non solo come rappresentanza simbolica ma anche come motore di un forte impatto emotivo, giacchè il mondo universitario era il mondo di Giulio.

Gabriele Molendini consigliere comunale della città di Lecce, ha dichiarato a Il Digitale:

L’inaugurazione avviene simbolicamente oggi, il giorno dell’avvio al processo che riguarda Giulio Regeni, è quasi coincisa con la giornata di ieri in cui abbiamo dato la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki come amministrazione cittadina.

Giulio aveva uno sguardo aperto sul futuro e noi vogliamo ricordarlo così, sperando sia anche una spinta verso un processo giusto.

Dal processo ci aspettiamo che ci consegnino la verità perchè Giulio non ce lo può restituire più nessuno.

La verità è un diritto a cui aspirerà tutta la famiglia e a cui dovranno aspirare tutti i cittadini italiani.

In memoria di Giulio Regeni: le parole del sindaco della città Carlo Salvemini

In memoria di Giulio Regeni: le parole del sindaco della città Carlo Salvemini

La città di Lecce è da sempre attiva nella sensibilizzazione per quel che riguarda la memoria di Giulio Regeni, ma anche dalla parte di chi è deciso ad avere giustizia e verità.

Lo striscione appeso fuori dalla finestra dell’ufficio del primo cittadino ne è una chiara manifestazione, insieme ad altri appesi in tutta la città.

Questa mattina a margine dell’inaugurazione, davanti alla stampa, della panchina gialla in memoria di Giulio Regeni, il sindaco Salvemini è intervenuto così:

Le istituzioni hanno un significato se nel loro agire rafforzano principi e valori sanciti nelle nostre carte costituzionali, tra questi la libera manifestazione del pensiero, i diritti civili, giusti processi o la dignità della detenzione.

Espressioni di civiltà che sono state devastate dalla vicenda che ha colpito dolorosamente e drammaticamente Giulio Regeni e che adesso vede un altro cittadino italiano Patrick Zaki detenuto nelle carceri egiziane.

Le iniziative come quelle di oggi hanno il significato di ribadire un’attenzione civile condivisa da tutti.

La panchina è stata simbolicamente disposta di fronte all’università, perché l’università come istituzione è stato il luogo di formazione e lavoro di Giulio.

I genitori di Giulio sono un riferimento per tutti noi.

Non solo la verità e la memoria di Giulio Regeni, ieri Lecce ha conferito la cittadinanza a Zaki

Non solo la verità e la memoria di Giulio Regeni, ieri Lecce ha conferito la cittadinanza a Zaki

La voglia di giustizia per la memoria di Giulio Regeni è pari alla voglia di riportare Patrick Zaki a casa.

La città di Lecce ieri si è unita alle centinai di comuni che hanno simbolicamente conferito la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. Alcune settimane fa è arrivato anche il via libera dal Senato.

Oggi in Italia sono più di 200 mila le persone che hanno sottoscritto la petizione per concedere la cittadinanza a Zaki, detenuto dal regime di al-Sisi da più di un anno senza processo.

A pochi giorni dalla celebrazione del 25 aprile, il Consiglio comunale di Lecce ha riconosciuto alla drammatica vicenda di Patrick Zaki un valore universale di testimonianza a difesa dei diritti fondamentali per i quali in Italia e in Europa si è tanto lottato, “il conferimento della cittadinanza onoraria leccese a Patrick Zaki nasce anche dal lavoro importantissimo svolto dalla rete dell’associazionismo cittadino che si batte per la promozione dei diritti umani”.

Verità per la memoria di Giulio Regeni: l’udienza preliminare di oggi slitta al 25 maggio

Verità per la memoria di Giulio Regeni: l'udienza preliminare di oggi slitta al 25 maggio

Slitta al 25 maggio l’udienza del caso Regeni programmata per oggi, che avrebbe portato a giudizio i quattro agenti segreti egiziani accusati di sequestro di persona, concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate.

Il Giudice dell’udienza preliminare, Pierluigi Balestrieri, ha dovuto posticipare l’udienza dopo che gli avvocati d’ufficio degli imputati hanno comunicato che uno di loro era in isolamento a causa del Covid-19

In aula erano presenti i genitori di Giulio, Claudio Regeni e Paola Deffendi e il procuratore capo di Roma, Michele Prestipino.

Chi sono i 4 a processo

Tariq Sabir classe 1963 nato in Egitto, generale della Polizia presso il Dipartimento di Sicurezza Nazionale.
Athar Kamel Mohamed Ibrahim 1968, attualmente direttore di Ispezione presso la Direzione della Sicurezza di Wadi al-Jadid, già capo delle Investigazioni Giudiziarie del Cairo.
Uhsam Helmi, Colonnello, anno di nascita 1968 attualmente in servizio presso la Direzione Passaporti e Immigrazione, già in forza presso la direzione sicurezza Nazionale.
Magdi Ibrahim Abdelal Sharif classe 1984, Maggiore in servizio presso la Sicurezza Nazionale.

Il carceriere di Giulio Regeni sarebbe proprio Magdi Ibrahim Abdelal Sharif. Le indagini sul caso hanno fatto emergere che sarebbe stato lui a torturare Giulio Regeni.

A dare valore a questa tesi le dichiarazioni di 5 testimoni oculari. In particolare, uno di loro avrebbe raccontato di aver visto Giulio Regeni, nei 9 giorni della prigionia, legato alla sedia della National Security e con addosso i segni delle torture subite.

I 4 tra l’altro saranno processati in contumacia, poichè l’Egitto ha già fatto sapere che non procederà in nessun modo contro i 4 agenti.

Il 25 maggio sapremo ufficialmente se saranno rinviati a giudizio e se il percorso per dare giustizia alla memoria di Giulio Regeni avrà l’esito che tutti ci auguriamo.

Leggi anche: Patrick George Zaki nuovo Giulio Regeni, l’Italia aspetta ancora risposte

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