Meloni e le dichiarazioni sul caso Regeni: cosa è necessario fare e qual è la posizione dell’Italia?

Meloni a Il Cairo per stipulare un accordo con il presidente al-Sisi e sul caso Regeni: "Quello che dobbiamo fare noi è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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L’Italia ha firmato un nuovo accordo sia con l’Egitto attraverso cui vuole porre fine agli sbarchi di migranti illegali. La premier Meloni si è recata proprio in questi giorni nel Paese arabo insieme alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, il cancelliere austriaco Karl Nehammer, il premier belga Alexander De Croo e greco Kyriakos Mitsotakis, e il presidente di Cipro, Nikos Christodoulidis.

L’UE ha firmato un nuovo accordo tra l’UE e il presidente Abdel Fattah al-Sisi: saranno erogati 7,4 miliardi di aiuti dall’Europa all’Egitto fino al 2027, di cui 200 milioni a fondo perduto per la gestione dei migranti. Ma perché è stato scelto proprio l’Egitto? Il Cairo è considerato dall’UE come in “pilastro della sicurezza del Mediterraneo che si impegnerà per promuovere ulteriormente la democrazia, le libertà fondamentali e i diritti umani”.

Inoltre, si avvicina la data del processo per l’uccisione di Giulio Regeni, e la premier Meloni ha chiarito la sua posizione in merito: “C’è un processo in Italia che sta andando avanti, continueremo a tentare di ottenere qualcosa di più. Ma gli accordi, se servono a garantire forniture energetiche alternative a quelle russe, se servono a ridurre gli sbarchi, si fanno. Anche se ancora non c’è quella ‘giustizia’ per Giulio Regeni che i suoi genitori continuano a invocare”.

Meloni, il progetto in Egitto e il Piano Mattei

La premier Meloni mira a costruire un rapporto solido co il presidente egiziano al-Sisi e il suo obiettivo è, infatti, quello di portare a termine il Piano Mattei, un progetto che contribuirà alla creazione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati del Continente africano, un piano energetico e sociale per il continente per uno sviluppo sostenibile del Paese. Ecco cosa ha rivelato la premier su X:

Oggi, a Il Cairo, abbiamo raggiunto importanti obiettivi.

La dichiarazione congiunta adottata dall’Egitto con l’Unione Europea, insieme agli accordi intergovernativi con l’Italia, segnano passi significativi verso un partenariato integrato per affrontare le sfide regionali, favorire lo sviluppo e contrastare la migrazione illegale.

Attraverso il lavoro diplomatico, stiamo aprendo una nuova pagina nelle nostre relazioni bilaterali, con un focus sul dialogo politico e la cooperazione economica.

Inoltre, sono lieta di annunciare l’adozione di intese bilaterali per rafforzare la collaborazione, anche nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, testimonianza del nostro impegno verso la pace e lo sviluppo della regione.

Cosa ha rivelato la premier Meloni sul caso Giulio Regeni?

Inizierà oggi davanti alla Prima Corte d’Assise di Roma il processo ai quattro 007 egiziani accusati dell’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore friulano rapito, e ucciso a Il Cairo nel 2016. Ecco gli imputati: i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif e il generale Sabir Tariq.

Durante la sua permanenza in Egitto la premier Meloni ha dichiarato che non ha parlato del caso Regeni con al-Sisi, ma questi sono i prossimi passi per l’Italia: “La nostra posizione non cambia. C’è un procedimento giudiziario che sta andando avanti, per noi è importante. Penso che quello che dobbiamo fare noi è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia“.

Leggi anche: 7 anni senza Giulio Regeni. I genitori: “Per noi è sempre il 25 gennaio”

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Ilaria De Santis
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Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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