7 anni senza Giulio Regeni. I genitori: “Per noi è sempre il 25 gennaio”

Sono passati 7 anni senza Giulio Regeni. I genitori del dottorando friulano chiedono sempre "giustizia" e "verità".

Rosarianna Romano
Rosarianna Romano
Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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Sono passati 7 anni da quando Giulio Regeni, il 25 gennaio 2016, fu rapito a Il Cairo. Il dottorando italiano dell’università di Cambridge fu ritrovato senza vita il 3 febbraio successivo.

È da allora che Paola e Claudio Regeni, i genitori di Giulio, chiedono “verità e giustizia”. False speranze e depistaggi hanno caratterizzato questa storia. Oggi, passati sette anni dal rapimento del 28enne friulano, si parla ancora di luci e di speranze. Ma la famiglia di Giulio ribatte: “Per noi è sempre il 25 gennaio”.

Giulio Regeni: le parole di Tajani

Antonio Tajani ha riferito che il presidente egiziano al-Sisi avrebbe garantito, durante il loro incontro avvenuto lo scorso fine settimana, che il suo Paese “farà di tutto per eliminare gli ostacoli che ci sono e che rendono difficile il dialogo con l’Italia”. A suo dire, sarebbe stato proprio Al-Sisi ha sollevare il “problema Regeni”. Il ministro della difesa, Guido Crosetto, ha aggiunto:

Penso che avremo verità sul caso Regeni, penso ci sia la volontà da parte dell’Egitto di cooperare al 100% con l’Italia, perché c’è la necessità delle due nazioni di parlarsi e cooperare anche per la sicurezza e gli equilibri del Nord Africa. Hanno tutti interesse e volontà nel darci risposte chiare e serie nel tempo più veloce possibile. Lo Stato deve chiedere tutta la verità e pretendere giustizia per Regeni, e contemporaneamente deve tenere rapporti con altri Paesi. Le due cose sono conciliabilissime.

La risposta dei genitori di Giulio Regeni

A queste positive parole della politica italiana i genitori di Giulio rispondono con scettiscismo. In un’intervista per Repubblica hanno detto:


Per noi ogni giorno è il 25 gennaio, anzi il 27 gennaio, quando la console italiana al Cairo ha chiamato per dirci che Giulio non aveva fatto ritorno a casa dalla sera del 25 gennaio. Da allora la nostra vita è stata drammaticamente stravolta.

Diciamo che da tempo ci aspettiamo un 25 gennaio diverso, con dei risultati concreti, ma purtroppo oltre ad aver dovuto imparare a decodificare gli avvenimenti o non avvenimenti, siamo ormai preparati anche all’inerzia-incoerenza della politica. Il giallo non è solo un simbolo a Fiumicello ma è ormai un colore che si è diffuso in tutta l’Italia e non solo. È il colore di Giulio che continua a fare cose, continua ad unire le persone, continua a ricordare da che parte bisogna stare, il giallo è il colore che illumina la richiesta di verità e giustizia. Per Giulio, ma come diciamo sempre anche per tutti i Giuli e le Giulie.

A proposito delle promesse delle istituzioni hanno aggiunto:

Tutte le promesse mancate, l’ipocrisia , le strette di mani come mera esibizione, la retorica di certi discorsi o comunicati, la chiara prevalenza degli interessi sulla tutela dei diritti umani, alla parola interessi sarebbe da sostituire il termine interessamento che pone una vera attenzione alle persone.

Non abbiamo aspettative, noi pretendiamo, verità e giustizia, come azioni concrete. Basta, per favore, basta finte promesse. Pensiamo sia oltraggioso questo mantra sulla “collaborazione egiziana” che invece è totalmente inesistente.

Il ricordo di Regeni

Lo scorso 15 gennaio Giulio Regeni avrebbe compiuto 35 anni. La mamma di Giulio, Paola Deffendi, sui suoi profili social ha postato il disegno di una torta di “non compleanno” a più strati, con in cima la scritta “Giulio 35” e subito sotto la richiesta di “Giustizia” e “Verità”. La torta è tinta di giallo, il colore che accompagna la battaglia per la richiesta di verità e giustizia per il giovane ricercatore friulano.

A Fiumicello, paese d’origine di Regeni, l'”onda gialla” del programma di iniziative partirà già al mattino, con il laboratorio per le scuole “Parole e Diritti” e la firma di un protocollo d’intesa sul Comitato di coordinamento permanente del Governo dei Giovani, iniziativa di educazione civica di cui anche Giulio fu sindaco.

Nel pomeriggio, alle 18, avrà luogo la Camminata dei diritti insieme al Governo dei Giovani, seguirà la fiaccolata silenziosa. Alle 19.41, ora in cui 7 anni fa Giulio inviò il suo ultimo sms, sarà osservato un minuto di silenzio. Alle 20.15 l’appuntamento sarà nella sala Bison, con l’iniziativa “Parole, immagini, musica per Giulio” con Paola e Claudio Regeni e l’avvocato Alessandra Ballerini. Tra gli ospiti annunciati: Pif, Carlo Lucarelli, Ascanio Celestini, Beppe Giulietti e Roberto Fico.

Leggi anche: Comincia oggi il processo Giulio Regeni: il Governo si costituisce parte civile

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Rosarianna Romano, classe 1997. Formazione umanistica e interessi eclettici, sedotta dall'arte e dalla storia contemporanea, ama leggere i libri e la realtà. Nata in Puglia e bolognese d'adozione.
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