La premier Giorgia Meloni ha oggi partecipato al convegno organizzato alla Camera per discutere di importanti temi tra la riforma fiscale, l’attuazione e prospettive, i decreti attuativi approvati, gli obiettivi del 2024 e i nuovi testi unici.
Durante l’evento è stato, inoltre, presentato il nuovo riassetto del Fisco secondo il Governo, una riforma che, come sottolineato dalla premier, l’Italia stava aspettando da 50 anni: “Sono molto fiera che siamo noi a mettere ordine in una materia che per moltissimi anni è stata messa in un cassetto, perché troppo complessa e ad allineare il nostro Paese ai principali standard europei in ambito fiscale. Il vantaggio che abbiamo è il tempo, con orizzonte di legislatura che ci consente di fare cose per bene e nell’interesse degli italiani“.
Qual è l’obiettivo del Governo? Ha continuato la presidente del Consiglio: “Abbiamo voluto una riforma organica, niente spot. Il grande obiettivo resta la riduzione generalizzata della pressione fiscale, che grava su famiglie e imprese per consegnare ai cittadini un fisco più equo e responsabile”.
Qual è il ruolo del sistema fiscale secondo Giorgia Meloni?
Nella giornata di ieri la premier si è recata a Bolzano per firmare l’Accordo sul Fondo per lo sviluppo e la coesione tra Governo e Provincia autonoma e ha ricordato come nel 2023 ci sia stato il più alto valore mai registrato in materia di lotta all’evasione fiscale, e, nella sua opinione vi deve invece essere “un approccio non vessatorio, ma collaborativo fra Fisco e contribuente”.
Ecco qual è il ruolo del sistema fiscale secondo la premier Meloni: “Un sistema fiscale non nasce per soffocare la società, ma nasce per aiutarla a prosperare. Non è uno strumento attraverso il quale lo Stato si impone sul cittadino, ma è uno degli strumenti attraverso i quali lo Stato può dare risposte ai cittadini. Il sistema fiscale deve chiedere il giusto e deve saper usare ciò che chiede ai cittadini con lo stesso criterio che userebbe un buon padre di famiglia, e cioè con buon senso, con lungimiranza, senza sprecare quelle risorse”.
Inoltre, è necessario il livello di tassazione sia giusto e le famiglie non devono essere vessate da “regole astruse e incomprensibili” e il Governo aiuta “chi è onesto e chi è in difficoltà”, mentre “non vi è spazio per i furbi”.
Il ruolo dello Stato
La premier Meloni afferma di aver messo in atto una strategia culturale con la nuova riforma fiscale e per tale motivo “uno Stato giusto e comprensivo, è uno Stato che non viene più percepito come un avversario, come un nemico, e, di conseguenza, non merita di essere raggirato”.
Ha fatto importanti dichiarazioni anche in merito a libere donazioni e prelievi imposti per legge: “Sono una cosa bellissima le libere donazioni, non i prelievi imposti per legge. E proprio per questo, penso che sia grande la responsabilità di chi è chiamato a gestire le risorse che arrivano da quei prelievi. Devono essere immaginati in modo tale da far sì che chi ha pagato quelle tasse possa almeno dire ‘Sono risorse spese per cose utili a me e alla comunità nazionale'”.
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