Matteo Garrone da Cattelan: “I ragazzi del mio film vivono da un anno a casa di mia madre”

Matteo Garrone parla dei protagonisti del suo film che vivono da un anno in Italia, a Fregene: "Giocano a carte con mia madre e tra di loro parlano in francese".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Matteo Garrone è stato ospite di Stasera c’è Cattelan ed è tornato a parlare del suo film Io capitano che sta avendo un incredibile successo di pubblico, per il tema affrontato e per il modo in cui è stato affrontato. E ha rivelato che i protagonisti di Io capitano vivono ora in Italia e sono ospiti di una parente molto vicina allo stesso regista nei pressi di Fregene. Cosa ha detto più nello specifico?

Matteo Garrone rivela: “I protagonisti del mio film vivono a casa di mia madre”

Intervistato da Alessandro Cattelan nel suo programma, alla domanda: “I ragazzi (protagonisti del tuo film) dove sono ora, in Africa o sono qua in Europa?”, Matteo Garrone ha risposto: “Da un annetto stanno qui in Italia, si sono arrivati un po’ in anticipo. Gli ho detto probabilmente la mostra del Cinema di Venezia sarà a settembre noi avevamo finito le riprese e il montaggio a settembre dell’anno prima e ho detto venite verso aprile, ma ad ottobre erano già qua”

I ragazzi vivono a casa della mamma del regista: “Si sono sistemati qui. In realtà da un anno sono a casa di mia madre. Sono in tre in realtà”.

Matteo Garrone rivela: “Mia madre è felicissima di vivere con loro, sono in tre”

I ragazzi si chiamano Moustapha e Seydou e c’è anche un loro amico, Matt, che è arrivato prima di giugno. Alessandro Cattelan ha chiesto cosa fanno con la mamma e questa è stata la risposta: “Mia madre è felicissima. Sì sì, mia madre è felicissima. Ed è divertente, perché poi ogni tanto lì il pomeriggio giocano a carte. È una casetta vicino al mare a Roma, a Fregene e c’è un giardino. Mia madre a 80 anni fa i solitari i pomeriggi e c’è un’amica che porta il cane e sta in disparte e poi c’è Moustapha che ha la telecamera del telefonino che fa i video su TikTok”.

Matteo Garrone prosegue il tour con Io capitano: “Chi scappa dall’Africa ha i nostri stessi sogni”

Matteo Garrone continua a promuovere e a parlare del suo film Io capitano, non solo in tv. Dopo il prezioso intervento al Cinema Farnese di Roma, in cui ha sorpreso il pubblico in sala, il regista ha incantato 500 studenti dell’istituto tecnico Majorana di Grugliasco al Cinema Ambrosio di Torino.

Ecco cosa ha detto davanti alla giovane platea che ha avuto il piacere di vedere e commentare con lui il film: Mi chiedevo come avreste reagito voi, che siete coetanei dei miei protagonisti. Anche loro hanno i social e vedono l’Europa, ma è un sogno che gli viene negato. Questo viaggio è un’ingiustizia“.

Matteo Garrone davanti agli studenti del Majorana: “Chi compie il viaggio non si ferma davanti a nulla”

Tante sono state le domande rivolte al regista tra cui: “Ma cosa hanno provato i protagonisti a rivivere questo viaggio?” o ancora: “Cosa si prova nel compiere questo viaggio?”.

Domande a cui Matteo Garrone ha fornito una risposta ben precisa: “È stato un viaggio toccante, ho lavorato con attori che recitavano con il cuore. A volte noi viviamo con un po’ di apatia e diamo per scontate tante cose. In Africa il 70% della popolazione sono ragazzi, hanno una voglia di vita che li aiuta a non fermarsi davanti a nulla, nemmeno davanti a muri e ai fili spinati”.

Alla fine della visione è intervenuta anche Giovanna Abele, insegnante dell’istituto tecnico Majorana di Grugliasco, che ha avuto un ruolo chiave nell’organizzazione dell’incontro con Garrone: “Questo è un film va visto al cinema e non da soli in cameretta. Dobbiamo partire tutti da qui per poter fare una riflessione tutti insieme, una lezione di educazione civica da cui imparare”.

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