Matteo Garrone su Io capitano: “Quello che ho raccontato è molto meno di quello che accade realmente”

Matteo Garrone parla del suo film candidato agli Oscar: "In Io capitano ho dovuto togliere, lavorare in sottrazione e in questo tour che faccio in giro, presentando il film in giro per l'Italia spesso mi è capitato di incontrare ragazzi che hanno fatto il viaggio. Li cerco proprio con lo sguardo. Li invito a raccontare la loro storia".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Matteo Garrone torna a parlare del suo film Io capitano, candidato agli Oscar per il miglior film internazionale e vincitore del Leone d’argento al Festival del Cinema di Venezia. Ospite a Storie Italiane di Eleonora Daniele, ha parlato dell’incontro con Papa Francesco che lo ha ricevuto dopo la proiezione del film in Vaticano: “Ha sempre cercato di difendere e di avere una parola per gli ultimi, per i migranti, quindi mentre lo giravo ho pensato spesso a lui”. E dopo la proiezione al Cinema Farnese di Roma ha voluto approfondire il legame tra realtà e finzione cinematografica.

Matteo Garrone e il film Io capitano: i protagonisti lasciano il loro paese alla volta del Mediterraneo

Io capitano di Matteo Garrone è la commovente storia di due ragazzi che da Dakar in Senegal decidono di affrontare un viaggio alla volta del Mediterraneo, dal deserto alla Libia, per arrivare in Italia.

I due protagonisti sono Seydou e Moussa, due giovani senegalesi che partono per arrivare in Europa, passando dalle prigioni e navigando per mare. Io capitano è nato da un’idea dello stesso Garrone, che ha scritto la sceneggiatura con Andrea Tagliaferri, Massimo Gaudioso e Massimo Ceccherini, basandosi sulle storie vere di Kouassi Pli Adama Mamadou, Arnaud Zohin, Brhane Tareke e Siaka Doumbia e Fofana Amara.

Uscito il 7 settembre 2023, ha concorso alla 80ª Mostra del Cinema di Venezia per il Leone d’oro, vincendo il Leone d’argento e il Premio Marcello Mastroianni che è andato all’attore protagonista Seydou Sarr.

Matteo Garrone e il film Io capitano: “Il papa mi ha detto che ho creato immagini intense”

Matteo Garrone ha incontrato il papa durante la proiezione di Io capitano in Vaticano: “Mi ha detto che erano delle immagini molto intense, che è il dramma del nostro tempo, è molto sensibile a questo tema. Anche i suoi genitori erano migranti”.

Matteo Garrone alla proiezione di Io capitano al Cinema Farnese: “La storia che racconto è vera”

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Matteo Garrone sta portando in varie città di Italia il suo film Io capitano: “Sto viaggiando in diverse città di Italia e sono impressionato dalla risposta emozionale, calorosa e intensa del pubblico; vedere spettatori di diverse fasce d’età, dai giovani agli anziani, lascia un segno”.

Una di queste tappe lo ha visto ospite al Cinema Farnese di Roma il 1 ottobre in cui ha parlato del rapporto tra cinema e finzione. Matteo Garrone era presente in sala, ed è intervenuto per dialogare con il pubblico dopo la visione del film Io capitano. La redazione de “ildigitale.it” ha avuto modo di ascoltare il suo prezioso intervento.

Ogni scena del film possiede un contenuto di verità proprio perché è vera: “Come diceva Pirandello la realtà può permettersi il lusso di non essere verisimile, l’arte no. La realtà è reale esiste l’arte si deve porre il problema della verosimiglianza. Io spesso mi sono posto questo problema nei racconti che mi hanno rivelato. A volte era difficile da rappresentarli, era talmente duro da sembrare inverosimile. Per questo ho dovuto togliere, lavorare in sottrazione“.

Matteo Garrone al Cinema Farnese: “Mi capita di incontrare ragazzi che hanno fatto il viaggio”

A Matteo Garrone piace rischiare: “E infatti in questo tour che faccio in giro per l’Italia spesso mi è capitato di incontrare ragazzi che hanno fatto il viaggio. Li cerco proprio con lo sguardo, e siccome credo di aver fatto un lavoro onesto gli chiedo cosa pensano del film. Mi piace anche rischiare”.

E li invita a raccontarsi: “Dico, ‘Venite qui a raccontare quella che è stata la vostra sensazione guardando il film’. E molto spesso quello che ho raccontato è molto meno di quello che in realmente accade cioè è 10 volte, se non 50 volte di più”.

Matteo Garrone al Cinema Farnese di Roma: “Fofana ha trovato la sua dimensione”

Io capitano prende spunto da una storia vera: Matteo Garrone ha un amico che gestisce un centro di accoglienza, così gli ha raccontato la storia di un giovane, Fofana, che aveva portato in salvo centinaia di persone su una barca. Ma, arrivato in Italia, era stato accusato del reato di favoreggiamento per immigrazione clandestina.

A proposito del giovane, Garrone conferma: “Lo incontrerò tra dure settimane al Festival di Bruxelles, perché abita in Belgio. A Venezia non è potuto venire, perché non ha tutti i documenti e permessi per uscire dal Paese. Ora è sposato con una ragazza che ha conosciuto nel centro di accoglienza. Hanno due figli. A Liegi ha trovato la sua dimensione”.

Matteo Garrone con il suo capolavoro, uno spaccato tra arte e antropologia, conquista tutti. All’interno abbiamo il grande viaggio di formazione, la parabola eroica del ragazzo di strada che diventa eroe, l’epica di questa Odiessea squisitamente contemporanea. L’Oscar è vicino?

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