Coronavirus, Massimo Galli: “Danni all’economia? I contagi di Ferragosto ci costeranno di più”

È aspra la critica dell'infettivologo sulla riapertura delle discoteche, ma propone una riflessione più ampia sull’abbassamento dell’età media dei contagi: “I tamponi ora vengono fatti anche alle persone che tornano dall'estero”.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Massimo Galli, direttore del reparto Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, commenta l’andamento crescente dei casi di contagio da coronavirus in Italia delle ultime settimane. Alla gogna mediatica giovani e movida, ma secondo l’infettivologo, il discorso non si esaurisce qui. I giovani frequentano le discoteche, che senza alcun dubbio non andavano riaperte, ma sono anche più vulnerabili perché “si muovono per lavoro”. Inoltre, una maggiore incidenza è data anche dal numero di tamponi. Nel suo intervento al programma In onda di La7 Massimo Galli ha così commentato:

Perché abbiamo un’età media più bassa nelle nuove infezioni rilevate? Perché i tamponi non vengono fatti solo ai gravemente sintomatici, ora vengono fatti alle persone che tornano dall’estero.

Mi sentirei di dire che, dove cerchi il virus, lo trovi. Abbiamo focolai diffusi, il problema è che molte persone che si infettano sono asintomatiche. Alcuni asintomatici sono grandi diffusori e non abbiamo capito il perché.

Massimo Galli su scuola e lavoro: “Bisogna pensare ai bisogni primari”

Per convivere con il virus, dice l’infettivologo, dobbiamo continuare a evitare situazioni di aggregazione. E non poteva che essere aspra la critica di Massimo Galli per la scelta del governo di aprire e poi richiudere, con ritardo, le discoteche. Ma le priorità al momento sono la gestione scuola e lavoro. Nel suo intervento al programma ha detto:

La scuola e il lavoro sono bisogni primari e su questi bisogna lavorare. Il resto non è prioritario e non bisogna ficcarsi in guai inutili. Impedire che i giovani si aggreghino è impossibile, ma è indispensabile regolamentare la situazione. I giovani devono rendersi conto che le infezioni possono essere gravi anche per loro.

Leggi anche: L’errore della mente che non ci fa capire la pericolosità del coronavirus

Pagheremo i contagi di Ferragosto

Il prezzo della leggerezza dimostrato nelle ultime settimane sarà elevato e secondo l’esperto la situazione è peggiore del previsto. Ha detto Massimo Galli in una recente intervista al Messaggero:

Speravo molto che in questo periodo i numeri sarebbero stati più confortanti. Rimarremo fuori dai guai se non permetteremo al virus di circolare per un certo numero di giorni senza controllo, perché allora ci troveremmo di nuovo a dover decidere se chiudere un pezzo di Paese.

Danni all’economia? I contagi di Ferragosto ci costeranno di più. In tutte le grandi epidemie del passato le scelte dei governanti sono state condizionate da pressioni e considerazioni di contenuto economico. Ma i costi successivi, umani ed economici, se non fai le cose come vanno fatte, sono sempre stati assai più pesanti.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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