Marina Abramovic a Milano: il grande ritorno con 8 sculture e 1 opera fotografica

L'arte anima e rivitalizza Via della Spiga, tra le più note vie del Quadrilatero della Moda nonché più afflitte dalla pandemia.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Marina Abramovic a Milano sarà in Via della Spiga, a rivitalizzare il Quadrilatero della Moda.

La zona infatti risulta notevolmente afflitta dalla pandemia e dalle restrizioni che ne sono derivate, mancano i turisti e mancano gli amanti dello shopping. Così molti venditori hanno deciso di dedicare le proprie vetrine a esposizioni di arte contemporanea.

Marina Abramovic a Milano torna a ridare vita a spazi e luoghi svuotati

Marina Abramovic a Milano torna a ridare vita a spazi e luoghi svuotati.

La Galleria di Lia Rumma riporta una delle artiste più note e apprezzate del nostro tempo a Milano a ridare animo e vita a un quartiere diventato fantasma a causa del Covid e le restrizioni imposte per fronteggiarlo.

Visibili ogni giorno e ad ogni ora, con l’intento di riportare in auge quella storia ricca di eventi di Via della Spiga e il suo legame con le arti, le vetrine di una delle strade più importanti del Quadrilatero della Moda si gremiscono di arte contemporanea.

Passati due anni dalla performance “The Artist is present”, realizzata al MOMA di New York, l’artista serba espone “The Cummunicator”, una serie di sculture create da calchi in cera della sua testa. Posto su piedistalli di vetro, il suo volto appare trafitto, attraversato da vari minerali, in particolare malachite e cristalli di quarzo neri, bianchi e rosa. Pietre che per loro stessa natura vengono considerate soprattutto dalle discipline meditative come dei ricevitori ed emettitori di energie, quindi catalizzatori di forze. Ne risultano rappresentazioni che hanno tutta la parvenza di icone sacre.

Alla serie scultorea si aggiunge poi l’opera fotografica “Ecstasy II”, appartenente al noto ciclio “With Eyes Closed I See Happiness”. Si tratta di rappresentazioni di contemplazione estatica volte alle ricerca dell’equilibrio e dell’energia necessaria per amplificare la percezione. Attorno è il vuoto, condizione imprescindibile per la concentrazione e per esprimere il bisogno di nitidezza.

Leggi anche: Ulay, il più grande artista sconosciuto

Il Quadrilatero della Moda riparte dall’arte

Il Quadrilatero della Moda riparte dall'arte.

A oltre un anno di spese pazze sospese, una delle centrali vie della moda risponde partendo dalla cultura, dall’arte. A richiamare turisti e amanti dello shopping viene messa in mostra l’arte contemporanea in ricordo del glorioso passato di quelle strade e del fervore che nella storia le ha sempre animate.

Il nuovo inizio è emblematico, segna il desiderio di ricominciare bene, di ripartire dalla bellezza non solo degli abiti, ma anche degli animi. Ed è così che da una vetrina all’altra dialogano tra loro coinvolgendo tutti i passanti numerose opere e istallazioni di arte contemporanea.

Se da un lato troviamo la grandissima Marina Abramovic, dall’altro Ato Art Takes Ove propone l’arte di Monica Bonvicini e Ariel Schlesinger. Nell’ambito del progetto VIA, Visiting Installation Art, trova invece spazio l’istallazione site specific di Nathalie Du Pasquier.

Arte e moda ripartono così insieme all’insegna di una nuova era di “Rinascimento”.

Leggi anche: 24ORE Business School e Altaroma insieme per il futuro della moda

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