Svolta in Austria: lockdown totale da lunedì e vaccino obbligatorio da febbraio

Svolta drastica in Austria. Dopo il lockdown per i No vax, le restrizioni nel Paese si sono ulteriormente inasprite: lockdown da lunedì e obbligo vaccinale da febbraio. Il cancelliere Schallenberg: "Non vogliamo la quinta, la sesta ondata".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Lockdown in Austria, c’era aria di una svolta drastica. La premessa è stata quella dell’ormai noto “lockdown per i non vaccinati”, di cui si è discusso molto anche in Italia, ma oggi Vienna ha deciso per un ulteriore inasprimento delle restrizioni. Il cancelliere Alexander Schallenberg ha annunciato poche ore fa che l’Austria imporrà l’obbligo vaccinale ai suoi cittadini a partire da febbraio. E sarà il primo Paese dell’Ue a farlo. La decisione di certo non sorprende, dato che nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Karl Nehammer aveva già sguinzagliato 32mila agenti con l’ordine di chiedere il certificato vaccinale a chiunque, affermando che “ogni cittadino austriaco deve aspettarsi di essere controllato dalla Polizia”.

Ma non è finita qui. Il cancelliere Schallenberg ha pure fatto sapere che da lunedì 22 novembre l’Austria tornerà in lockdown, sul modello delle due province più colpite, Salisburgo e l’Alta Austria. E ci resterà per un periodo di almeno 10 giorni e per un massimo di 20. I ristoranti abbasseranno le saracinesche, gli eventi programmati verranno annullati e le scuole chiuderanno, costringendo i ragazzi a tornare alla Dad.

Lockdown in Austria, il cancelliere Schallenberg: “Non vogliamo la quinta, la sesta ondata”

Lockdown in Austria, il cancelliere Schallenberg: "Non vogliamo la quinta, la sesta ondata"

Lockdown in Austria. Il cancelliere Schallenberg l’aveva anticipato: secondo la sua opinione la percentuale di cittadini non vaccinata era “vergognosa”, pari circa al 30%. Per questo motivo aveva optato per il lockdown dei non vaccinati e per il metodo “2G” (che permette solo a vaccinati o guariti dal Covid di accedere ai luoghi pubblici).

Ma il provvedimento non è stato abbastanza: “Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare, ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro, questo è un attentato al sistema sanitario. Dobbiamo guardare davanti alla realtà, chi è contro al vaccino compie un attentato alla nostra salute, non vogliamo la quinta e la sesta ondata, il virus non va via, il virus resta”, ha spiegato il cancelliere.

Ma la situazione austriaca non è un caso isolato. Anche in Olanda nei giorni scorsi è stato imposto un lockdown parziale, con bar e ristoranti che chiudono alle 20. Mentre in Germania aumentano i casi e si pensa di estendere a livello federale il metodo “2G”. Quel che è certo è che molti Paesi, adesso, prenderanno in considerazione misure più severe.

Leggi anche: Lockdown per i No Vax in Austria, ci pensano anche Bolzano, Liguria ed Emilia Romagna: “Una follia”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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