Liquirizia contrasta Covid: lo studio napoletano

La glicirizzina, il principale costituente della liquirizia ha la capacità di ostacolare l’ingresso del virus all’interno delle cellule umane. Ecco come, secondo uno studio dell'Università di Napoli.

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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La liquirizia potrebbe bloccare l’ingresso del virus Covid 19 nel nostro organismo. Che facesse bene per molte cose era noto, ma se fosse davvero efficace per salvaguardarci anche dal coronavirus, sarebbe una svolta clamorosa. Uno studio sostiene la tesi.

In attesa del vaccino

La corsa a trovare un rimedio anticovid in attesa del vaccino, ha spinto la scienza ad indagare in ogni ambito possibile in cui poter rintracciare tutte quelle molecole che hanno un potenziale farmacologico contro il Sars-Cov-2. Molecole che possano rappresentare validi presidi di profilassi.

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Lo studio napoletano sulla Liquirizia

La glicirizzina, il principale costituente della liquirizia ha la capacità di ostacolare l’ingresso del virus all’interno delle cellule umane. A sostenerlo diversi studi internazionali, confermati da un recente studio condotto dall’Università di Napoli. In base a quanto affermato all’Adnkronos Salute da Desiderio Passali, past president Italian Society of Rhinology:

La glicirrizzina, ovvero il principale costituente della liquirizia è da sempre considerata una molecola dal grande potenziale farmacologico per le caratteristiche peculiari che la contraddistinguono in quanto, nonostante il basso profilo tossicologico, possiede spiccate proprietà antinfiammatorie e antivirali, queste ultime in particolare rispetto alla famiglia dei coronavirus Sars.

La glicirrizzina blocca l’ingresso del virus nell’organismo

Lo studio napoletano ha evidenziato che la glicirrizzina può, in vitro, legarsi sia al recettore Ace (la serratura del virus, secondo gli esperti) che alla proteina Spike del virus (ovvero la chiave) all’interno delle cellule dell’organismo umano. Secondo Passali:

La glicirizzina può ostacolare l’interazione di queste due componenti tra loro, e come risultato provocherebbe l’oggettiva difficoltà da parte del virus di entrare nella cellula umana e di replicarsi.

Leggi anche: Coronavirus, tornerà a settembre con nuovo lockdown: sì o no?

Un nuovo possibile farmaco contro il covid

La molecola glicirizzina si può usare sia sulla superficie nasale che sulla superficie oculare senza effetti collaterali. Queste sono di fatto le prime vie che il virus utilizza per penetrare nel corpo umano. Ecco perché indossare la mascherina ci aiuta ad evitare il contagio. Secondo gli esperti che stanno studiando il principale costituente della liquirizia, si può parlare di una efficace profilassi e prevenzione che potrebbe rivoluzionare le terapie utilizzate per prevenire il coronavirus. Anche se l’Agenzia Europea del Farmaco ha recentemente reso ufficiale il Remdesivir come primo farmaco anti-COVID, la ricerca di una terapia ancora più innovativa continua, sempre in attesa di un vaccino. Se ne potrebbe parlare già a fine 2020.

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