È la rivoluzione della scuola? Come sta cambiando il modo di fare didattica

L'introduzione delle nuove tecnologie a scuola sta cambiando radicalmente il modo di fare didattica.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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Facciamo il punto sull’innovazione a scuola, attraverso l’uso della tecnologia in classe. L’utilizzo di strumenti come tablet e computer in classe consente di rendere le lezioni più interattive e coinvolgenti per gli studenti.

Gli insegnanti possono integrare contenuti multimediali come video, immagini e animazioni per approfondire gli argomenti trattati e catturare maggiormente l’attenzione. Inoltre, le lezioni possono essere arricchite con app didattiche ed esercizi digitali che permettono una verifica immediata dell’apprendimento.

La didattica a distanza

Con la diffusione della banda larga e dei device tecnologici, la didattica si è spostata anche al di fuori delle mura scolastiche. Durante il periodo della pandemia, la didattica a distanza è stata l’unica soluzione per garantire il diritto all’istruzione quando le scuole sono state chiuse.

Ma già prima, e ancora oggi, la Dad è uno strumento che integra e arricchisce la formazione tradizionale. Le piattaforme di e-learning consentono di condividere materiali didattici digitali, fare videolezioni, gestire consegne di compiti e valutazioni. Inoltre, grazie alle tecnologie, è possibile organizzare classi virtuali che connettano studenti da diverse parti del mondo per progetti condivisi.

Contenuti e metodi di apprendimento innovativi

L’innovazione tecnologica non riguarda solo gli strumenti, ma anche i contenuti e i metodi di apprendimento. Oggi la scuola non deve più solo trasmettere contenuti, ma insegnare a reperire ed elaborare criticamente le informazioni, valutandone l’attendibilità.

I docenti sono quindi chiamati a sviluppare nei ragazzi competenze trasversali per districarsi nel web e utilizzare consapevolmente i nuovi media. Anche i metodi di apprendimento stanno cambiando: si tende a promuovere una didattica attiva, con modalità di lavoro di gruppo cooperativo o di classi rovesciate (flipped classroom). La tecnologia abilita tutto questo.

Personalizzazione dei percorsi

Grazie ai big data e all’intelligenza artificiale applicata alla didattica è possibile personalizzare i percorsi formativi sul singolo studente, sulla base del suo stile di apprendimento e delle competenze da potenziare. Con i learning analytics si raccolgono dati su ogni studente per capire come apprende meglio e quali contenuti sono più efficaci, in modo da creare percorsi su misura. 

L’insegnamento delle nuove tecnologie a scuola

L’insegnamento della programmazione, ovvero del linguaggio informatico, nelle scuole è una delle facce dell’innovazione digitale. Da un lato, consente di avvicinare gli studenti al pensiero computazionale e sviluppare competenze oggi indispensabili.

Ma dall’altro, esiste il rischio di troppa enfasi su materie tecniche a discapito di creatività e pensiero critico. Un equilibrio si può trovare introducendo il coding come attività pratica e interdisciplinare, non come materia a sé stante. Ad esempio, integrando esercizi online di programmazione nei percorsi di matematica, scienze, arte. Così il coding può diventare un utile strumento al servizio di un’educazione più ampia e completa.

Comunicazione efficace scuola-famiglia

Le nuove tecnologie stanno trasformando anche il rapporto scuola-famiglia. Grazie a piattaforme dedicate, i genitori possono monitorare in tempo reale l’andamento scolastico dei figli, assenze, voti, compiti assegnati e comunicazioni da parte dei docenti.

Questo permette una collaborazione più stretta tra scuola e famiglia per supportare il percorso formativo. Inoltre, tramite app si possono gestire in modo rapido e intuitivo le giustificazioni di assenze e ritardi. I tempi in cui si bigiava sono ormai finiti, purtroppo o per fortuna…

Rischi da gestire

L’ingresso massiccio della tecnologia a scuola porta con sé anche dei rischi, come la distrazione degli studenti, fenomeni di bullismo online e la violazione della privacy. Docenti e genitori devono quindi educare a un uso responsabile e consapevole delle nuove tecnologie, per sfruttarne le potenzialità ed evitarne i pericoli. Serve una solida educazione digitale per formare cittadini maturi che vivano la tecnologia come opportunità di crescita e non come potenziale minaccia.

Un nuovo modo di concepire l’istruzione

In definitiva, l’innovazione tecnologica non impatta solo sugli strumenti, ma richiede un nuovo modo di concepire l’istruzione, in grado di preparare gli studenti alle sfide del 21° secolo. Oltre alle competenze digitali, servono creatività, pensiero critico, capacità di comunicare e lavorare in gruppo. La scuola deve aprirsi al mondo, creare ambienti flessibili, promuovere una cultura dell’innovazione.

Docenti e famiglie sono chiamati ad affrontare questa transizione epocale con apertura mentale e spirito proattivo. Le nuove generazioni, native digitali, hanno bisogno di essere accompagnate in questa rivoluzione per diventare cittadini consapevoli di un mondo ultra-connesso.

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