Coperta corta e 16 miliardi in deficit per finanziare una legge di bilancio che ha costretto il Governo di centrodestra a rinunce e decisioni impopolari. Ieri sera, dopo l’autorizzazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la manovra è approdata alle Camere.
E, nonostante le numerose frizioni, interne pure alla maggioranza, nella nota a margine del vertice tra alleati si legge: “Dall’incontro è emersa la grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza”. Un clima confermato anche da quanto lasciato trapelare da FI, che pure si era rigirata sull’aumento della cedolare secca per gli affitti brevi: “Esito positivo dell’incontro – hanno scritto gli azzurri – apprezziamo l’accoglimento delle nostre istanze”.
Legge di bilancio: confermato lo sconto fiscale in busta paga
La misura più consistente della legge di Bilancio 2024 è il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro (escluso il lavoro domestico). L’ultima versione della finanziaria ha quindi confermato gli sconti in busta paga varati alla metà di quest’anno. Taglio del cuneo che dovrà considerare pure la riduzione delle aliquote Irpef.
“È riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro”, si legge. L’esonero sale a 7 punti percentuali se la retribuzione non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.
Legge di bilancio, Superbonus: più tasse su cessioni e catasto
Novità anche sul fronte Superbonus: sugli immobili ristrutturati grazie alle agevolazioni edilizie, arriveranno più tasse. Anzitutto, c’è la stretta sulle cessioni. Se un immobile ristrutturato con il 110% e lo sconto in fattura o la cessione del credito viene rivenduto prima di dieci anni dalla fine lavori, la plusvalenza del 26% andrà calcolata tenendo conto del maggior valore dovuto ai lavori di ristrutturazione. Non se ne tiene conto solo se si tratta della prima casa di abitazione o di un immobile ereditato per successione.
Scatta, poi, la verifica sulle rendite catastali. “L’Agenzia delle Entrate verificherà se, dopo i lavori, sia stata fatta la comunicazione ai fini del calcolo dell’eventuale nuova rendita. Sarebbe un atto dovuto, ma pochi l’hanno fatta”, spiega Il Corriere della Sera.
Legge di bilancio, compromesso sugli affitti brevi: prelievo al 26% su seconda locazione
L’unica vera novità emersa dal vertice di maggioranza di lunedì riguarda le tasse sui cosiddetti “affitti brevi” – quelli inferiori ai 30 giorni – che avevano sollevato i malumori di Forza Italia, a cui erano rimaste particolarmente indigeste.
Alla fine, è arrivato il compromesso: il testo della legge di Bilancio aumenta effettivamente l’aliquota della cedolare secca sugli affitti dall’attuale 21 al 26%, ma con dei correttivi, che saranno inseriti come emendamento dal governo al decreto legge, già in Parlamento, che accompagna la legge di Bilancio.
Il 26% si pagherà infatti sugli affitti brevi non nell’abitazione principale del proprietario, ma solo dalle seconde case in poi. La vera novità, però, è l’istituzione del Codice identificativo nazionale, che i proprietari dovranno obbligatoriamente utilizzare per gli affitti brevi e attraverso le piattaforme telematiche.
Il Codice dovrà essere chiesto da tutti coloro che affittano stanze o appartamenti, e secondo Forza Italia avrà l’effetto di far emergere tutto il mercato nero degli affitti brevi. Secondo le stime, potrebbe emergere un miliardo di base imponibile oggi nascosta.
Legge di bilancio, il pacchetto famiglia: per i figli fino a 3600 euro
Il pacchetto famiglia è uno dei più consistenti della legge di bilancio. Tra le misure più significative, quella che concede alle lavoratrici donne a tempo indeterminato con almeno due figli, di cui il più piccolo sotto i 10 anni, di avere decontribuzione totale sperimentale per il 2024. Per le lavoratrici con tre figli, invece, il bonus in busta paga vale fino a tutto il 2026, o comunque fino ai 18 anni del figlio più piccolo.
Poi, aumenta il bonus asili nido a 3.600 euro annui per i nati dal 1 gennaio 2024, purché nel nucleo vi sia un altro figlio sotto i 10 anni e l’Isee familiare sia inferiore a 40 mila euro. Ci sarà un mese in più di congedo parentale per i genitori con figli fino a sei anni, retribuito al 60%.
