Fase 2: come la vivono negli altri paesi europei

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Mentre la Francia ha deciso di aspettare fino all’11 maggio per l’allentamento del lockdown, molti altri paesi in Europa hanno valutato possibile un alleggerimento delle misure di isolamento imposte dalla diffusione di Covid-19. L’andamento della curva dei contagi potrà, nei prossimi giorni, stabilire se l’Europa fosse pronta o meno a questo cambio di passo. Intanto, le attività riaprono, i cittadini riacquistano una maggiore libertà di spostamento e ci si augura di tornare presto a vivere più serenamente nelle nostre città. In vigore ovunque distanziamento sociale. Per molti paesi anche obbligo di mascherina.

Germania

La Germania aumenta il numero di studenti che rientrano a scuola, sia nella primaria, sia in quella secondaria. Riaprono i parrucchieri, nel rispetto di rigide norme igieniche, così come gli zoo, i parchi giochi, i musei e le chiese. Restano in vigore le norme di distanziamento sociale. Negli spazi esterni non sarà possibile incontrarsi più di due persone per volta, sempre a 1,5 metri di distanza.

Austria

In Austria gran parte dei negozi è stata riaperta nei giorni scorsi, seppur con rigide misure di distanziamento sociale e con l’obbligo di indossare le mascherine negli spazi pubblici. Da oggi, per la prima volta da metà marzo, tornano a scuola 100mila studenti per i corsi conclusivi del ciclo di studi. Sarà possibile raggiungere Vienna con la possibilità di effettuare in aeroporto il test per il Covid-19, al costo di 190 euro. Facendo il test si può evitare di fare la quarantena di 14 giorni, altrimenti obbligatoria per chi arriva nel Paese. Leggi anche: La prolungata chiusura delle scuole può avere effetti dannosi sui bambini

Grecia

Chi abita sulle isole, non potrà raggiungere la terraferma. Sarà possibile muoversi liberamente solo all’interno della propria prefettura. Riaprono i parrucchieri, i negozi di elettrodomestici e le librerie. Obbligo di mascherina sui trasporti pubblici, negli ospedali e negli studi medici. Chi ne è sprovvisto, sarà sanzionato con una multa di 150 euro.

Cipro

Riapertura dei tribunali e del settore edile. Via libera anche a negozi al dettaglio e ferramenta, ma non i centri commerciali. Tornano a lavoro i dipendenti pubblici, fatta eccezione per chi ha figli con meno di 15 anni e per chi assiste persone disabili. Mantenuto il coprifuoco in vigore dalle 22 alle 4 del mattino.

Spagna

Anche la Spagna, duramente colpita dal Covid, concede i primi allentamenti. I minori di 14 anni possono uscire in strada già dal 27 aprile. Più flessibilità da inizio maggio anche per gli over 65 che potranno uscire peer una passeggiata. Da oggi a tutti i cittadini sarà permesso fare esercizio fisico e passeggiate. Per la riapertura delle attività commerciali, per il mese di maggio, la Commissione ha deciso aperture scagionate, diverse da regione a regione, a seconda della condizione dell’epidemia. Più difficile la situazione a Madrid dove per ripartire ci vorrà più tempo. Si aspetta l’inizio di giugno.

Ungheria

Riapriranno i negozi senza limiti di orario. E anche i ristoranti con terrazze e giardini. Resteranno in vigore le norme di distanziamento sociale e la richiesta di indossare le mascherine. Lockdown serrato, invece, nella capitale. A Budapest la situazione è ancora rischiosa e i cittadini dovranno restare in casa. Riaprono i negozi dalle ore 9 alle ore 12, ma le attività potranno accettare solo clienti con meno di 65 anni. Libero accesso alle spiagge.

Lituania

L’allentamento di alcune misure di lockdown era già arrivato nei giorni scorsi con la riapertura di bar e ristoranti in spazi all’aperto. Da oggi confini aperti per i lituani che intendono viaggiare nello Stato. Le frontiere continueranno invece a restare chiuse per gli stranieri.

Belgio

Industrie e aziende riprendono le loro attività. Potranno riaprire anche le fabbriche che si sono convertite nella produzione di mascherine. Per chi lavora da casa lo smart work resterà la norma. Maggiore la circolazione consentita ai trasporti pubblici. Mantenendo il distanziamento sociale, possibile anche praticare sport di coppia. Scuole e università attive anche in Islanda. E il Lussemburgo riapre agli oltre 6.000 studenti dell’ultimo anno di studi, così come a coloro che svolgono attività pratiche alle università o corsi professionali. Leggi anche: Coronavirus e smart working: la rivoluzione digitale del lavoro in Italia di Elza Coculo

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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