Taxi non accompagna un cliente a fare il trapianto, mancano 6 euro per la corsa: come è possibile?

Kanda Kouyatè, 50enne maliano, è stato protagonista di un evento spiacevole, che speriamo non si ripeta più.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Kanda Kouyatè, muratore 50enne di nazionalità maliana, ha raccontato alla stampa la sua triste disavventura. Dopo essere stato chiamato in piena notte dal centro trapianti, perché finalmente c’era un rene disponibile, si reca all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino per effettuare la dialisi.

Uscito da lì alle 5 del mattino prende un taxi per raggiungere la Molinette, dove sarebbe avvenuto l’intervento, ma non ha abbastanza soldi per pagare la corsa. Il tassista spazientito lo lascia per strada, per giunta senza bagagli e documenti.

Per fortuna tutto si è concluso bene però episodi del genere non dovrebbero più verificarsi.

Kanda Kouyatè lasciato in strada per 6 euro: la dinamica dell’evento

Kanda Kouyatè_TAXI

Kanda Kouyatè, dopo che il tassista lo ha lasciato per strada senza bagagli e documenti è tornato in ospedale con un altro taxi. I medici e gli infermieri hanno compreso la situazione ed effettuato il trapianto. Intervistato da Il Corriere della Sera il 50enne ha raccontato la dinamica della sua disavventura:

L’autista mi ha detto che la corsa costava 21 euro e io ne avevo solo 16 nel portafogli. Gli ho dato quei soldi e gli ho chiesto di aspettarmi, perché sarei andato al bancomat Intesa Sanpaolo e gli avrei portato la differenza.

Ha detto che andava bene, ma ha voluto che lasciassi in macchina tutti i documenti e anche lo zaino. Per me non rappresentava un problema e sono andato allo sportello, però era ancora chiuso. Sono risalito a bordo e siamo andati in un altro distributore automatico, ma anche quello non era funzionante.

A quel punto è stato il tassista a dirigersi verso una terza banca. Io sono sceso dall’auto e gli ho spiegato che, non essendo Sanpaolo, lì non avrei potuto prelevare. Lui ha perso la pazienza, nonostante io gli avessi spiegato che sarebbe bastato aspettare pochi minuti e mi avrebbero fatto entrare alle Molinette. Dove c’è il bancomat e finalmente gli avrei portato i suoi 6 euro.

Ed è a questo punto che il tassista perde la pazienza e lo fa scendere dall’auto: “Mi ha detto solo ‘non è colpa mia, il problema è tuo’. E poi è ripartito lasciandomi sul marciapiede, senza il mio bagaglio. Che il giorno dopo è stato ritrovato abbandonato in strada dai vigili. Non so dove fossimo di preciso, ma ho impiegato circa 15 minuti per tornare a piedi alle Molinette”.

Kanda Kouyatè sporgerà denuncia contro il tassista?

Prima di sporgere una querela Kanda Kouyatè ha spiegato che parlerà con Rosario Cutri, di UnsiCoop Piemonte, che lo ha sempre aiutato. Insieme a lui valuterà la soluzione migliore e la polizia locale deciderà se e in quale modo procedere.

Intanto il presidente della cooperativa Taxi Torino lo ha contattato, scusandosi per quanto accaduto. Sarebbe andato anche di persona ma i medici preferiscono che non si affatichi. Chissà se al posto del signore malese ci fosse stato un italiano come sarebbe andate le cose. Non possiamo saperlo, come afferma lo stesso Kanda Kouyatè, pur evidenziando la stranezza della situazione. Riguardo al tassista, invece, si è così espresso:

Sono molto arrabbiato con lui. Quando uscirò dall’ospedale andrò dai vigili e poi capiremo cosa fare.

Se un giorno lo dovessi incontrare gli chiederei perché lo ha fatto e perché si è portato via la mia roba. Che è la cosa più grave.

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