Ipocondria: cos’è e come superare la paura delle malattie

L'ipocondria è una condizione di eccessiva preoccupazione che si manifesta nei confronti del nostro stato di salute. Vediamo di cosa di tratta e come superarla.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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L’ipocondria è una stortura esagerata delle proprie condizioni di salute. È uno stato di eccessiva preoccupazione per delle patologie che un soggetto pensa di avere.

L’ipocondriaco vive infatti con il costante terrore di contrarre terribili malattie. Anche il semplice starnuto, è percepito dall’individuo che ne soffre, come uno spaventoso campanello d’allarme.

Molto spesso la paura si manifesta attraverso la ricerca ossessiva di diagnosi o controlli continui ed estremi a cui la persona si sottopone.

Ipocondria: che cos’è la paura delle malattie

L’ipocondria, detta anche ansia da malattia, è uno stato di paura sproporzionato per una malattia che si pensa di avere, ma che in realtà non c’è.

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, aggiornato nel 2000, questo fenomeno riguarda l’1,3% e il 10% della popolazione. Tale studio, realizzato dall’American Psychiatric Association ne ha voluto dimostrare l’aspetto principale: la paura o la preoccupazione persistono malgrado le rassicurazioni mediche.

Nonostante questa parola sia stata definita negli ultimi 50 anni, il suo significato ha subito una piccola modifica.

Tale cambiamento, inserito anche all’interno del DSM V, suddivide il disturbo di ansia da malattia in due diverse categorie:

  • Disturbo da sintomi somatici: l’attenzione in questo caso è focalizzata sui sintomi. Il soggetto infatti in presenza di sintomi fisici che gli procurano dolore o fastidio presenta pensieri o sentimenti altamente preoccupanti.
  • Disturbo da ansia di malattia: in questo caso invece l’attenzione è tutta incentrata sulla paura. L’individuo sviluppa il terrore di poter contrarre una malattia davanti a sintomi inesistenti o lievi. Ricorre un elevato stato di ansia che costringe la persona ad effettuare controlli ed accertamenti infiniti. Il soggetto può richiedere o assistenza continua oppure mettere in atto l’evitamento della visita medica, rimandando di volta in volta gli approfondimenti.

Ipocondria: quali sono i sintomi

Chi soffre di disturbo ipocondriaco manifesta alcuni sintomi caratteristici:

  • Controllo regolare e periodico dal medico: per verificare ogni modificazione del corpo: stranuti, naso che cola e rumori intestinali destano immediatamente allarmismo e timore
  • Ricerca online: al fine di trovare la descrizione esatta del proprio stato di malessere
  • Continuo bisogno di parlare delle proprie paure
  • Ansia eccessiva per la salute
  • Presenza di sintomi immaginari
  • Evitamento di luoghi o persone che potrebbero aggravare o trasmettere qualche patologia
  • Frequenti disdette di richieste di visita fatte al proprio medico curante
  • Certezza che i test e le diagnosi mediche siano completamente errate

Quali sono le cause che generano l’ipocondria?

La cause dell’ipocondria sono ancora poco chiare, tuttavia gli esperti hanno notato che negli individui gioca un ruolo fondamentale la personalità, il carattere, lo stile di vita, le esperienze e l’educazione.

I fattori di rischio legati all’incidenza di questo disturbo si possono associare all’aver sofferto di una malattia molto grave in età giovanile, la morte di una persona cara, soffrire di disturbi d’ansia, vivere con un parente affetto da ipocondria e la conoscenza di persone con gravi patologie.

Quindi, le cause dell’ipocondria possono essere identificate su più fronti. Un singolo evento può però scatenare la comparsa del disturbo.

Ipocondria: 5 modi per combatterla definitivamente

Per combattere la paura delle malattie, chi ne soffre mette in atto una serie di manifestazioni che possono alleviare l’ansia e la preoccupazione. Queste forme di sollievo vengono chiamate nella Terapia Breve Strategica, “tentate soluzioni” e si riferiscono a quei comportamenti che la persona sviluppa per arginare apparentemente un problema che non fa altro che peggiorare.

La terapia psicologica si concentra proprio su queste tendenze. Attraverso un percorso di consapevolezza punta a sciogliere ogni tipo di schema mentale che il soggetto costruisce intorno a sè.

I cinque modi per combatterla sono:

  1. Ricomporre un rapporto di fiducia con il proprio corpo
  2. Interrompere definitivamente la ricerca diagnostica medica e l’autodiagnosi
  3. Incentivare la socializzazione e le uscite di gruppo
  4. Bloccare gli interventi disfunzionali messi in atto da parenti e amici che non fanno altro che peggiorare la situazione e generare allarmismo
  5. Aggirare ogni tipo di evitamento sociale

Nei casi più particolari, può capitare, viste le continue manifestazioni angoscianti del soggetto, che l’ipocondria venga assorbita dal disturbo ossessivo compulsivo e venga curata con una terapia di tipo farmacologico.

Leggi anche: Ipocondria da Covid, l’allarme degli psichiatri: “Nessuno si sente al sicuro”

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