Instagram cambia per sempre, addio ai like sotto i post

Martina Mugnaini
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini. Classe 1991. Nata e vissuta a Roma, ha un forte legame con le sue origini fiorentine. Laureata in Filologia Moderna alla Sapienza e giornalista, ama scrivere di tutto quello che riguarda l’arte, la letteratura, il teatro e la cultura digitale. Da anni lavora nel campo della comunicazione e del web writing interessandosi di tutto ciò che riguarda l'innovazione. Bibliofila e compratrice compulsiva di libri di qualunque genere, meglio se antichi: d'altronde “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito” e se lo dice la Yourcenar sarà vero.
spot_img

Su Instagram spariscono i like ai post. Storia vecchia? Non per tutti. L’esperimento è stato effettuato in estate anche in Italia e ora è diventato realtà: Instagram ha eliminato i like, o meglio, li ha nascosti. Dalla serata di ieri, infatti, non è più possibile vedere il numero di ‘mi piace’ di un post, a meno che non si clicchi contando manualmente tutti gli i cuori ricevuti. Ripercorriamo le tappe di questo cambiamento che può essere definito epocale per la storia dei Social Network. Lo scorso novembre Instagram ha dichiarato guerra a like e followers falsi utilizzando le machine learning tools, strumenti di intelligenza artificiale in grado di individuare i comportamenti scorretti e di interromperli. Ad aprile sono uscite le prime indiscrezioni che riguardavano la rimozione dei like. Spiegava Tara Hopkins, Head of Public Policy EMEA del social network:

Vogliamo che i tuoi followers si concentrino su ciò che condividi, non su quanti like ottengono i tuoi post. Vogliamo che Instagram sia un luogo dove tutti possano sentirsi liberi di esprimersi. Stiamo avviando diversi test in più paesi per apprendere dalla nostra comunità globale come questa iniziativa possa migliorare l’esperienza su Instagram.

Il 4 giugno c’è l’entrata in vigore del nuovo algoritmo: impossibile allora continuare a crescere con gli automatismi, acquistare followers e far crescere profili con servizi a pagamento. Poi il colpo finale a luglio per chi ancora non ci credeva: iniziano i testi in 7 paesi tra i quali l’Italia. Ora la mossa definitiva, ma cosa potrebbe cambiare? È una questione meramente psicologica quella di mettere con più facilità un like su una foto che ne ha già migliaia: ma se questo numero non possiamo più vederlo potremo concentrarci sul valore effettivo di quel contenuto. Tutto questo, secondo alcuni, potrebbe essere la fine del mondo degli influencers e del loro seguito, non potendo più sfoggiare impressionanti, e spesso finti, numeri. Sarà davvero così? Probabilmente no. Anzi questa nuova misura potrebbe restituirci un Social a misura di persona, dove trovare contenuti di qualità. Quello che potrebbe succedere è che i finti influencers spariranno lasciando spazio a figure di riferimento che possano informare seriamente e selezionare le migliori proposte sul mercato. Tutto in favore di una user experience autentica. Questo vorrà dire anche che gli investimenti per la promozione saranno riservati quasi esclusivamente all’advertising a pagamento offerto dalle piattaforme. In più i brand che vorranno investire sugli influencers avranno molte meno possibilità di sbagliare e i social media manager professionisti saranno finalmente le persone più qualificate a cui rivolgersi per chi vuole crescere in modo organico e raggiungere il mercato di riferimento. È uno scenario così terribile? Leggi anche: Svolta social: anche Facebook elimina i like   di Martina Mugnaini  

spot_img

Correlati

Chi è Alessandro Araimo, CEO di Warner Bros Discovery che ha portato Fazio e Amadeus sul NOVE

Alessandro Araimo è Executive Vice Presidente, General Manager e Amministratore Delegato di Warner Bros....

Antitrust restituisce 122 milioni a 600mila consumatori: “Beneficenza e sponsorizzazione li penalizzano”

Nella giornata di ieri 17 aprile il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del...

Stellantis, approvato il maxi stipendio del CEO Carlos Tavares: quanto guadagnerà al giorno

Il 70,2% degli azionisti di Stellantis, nata dalla fusione di PSA e Fiat-Chrysler, ha...
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini
Martina Mugnaini. Classe 1991. Nata e vissuta a Roma, ha un forte legame con le sue origini fiorentine. Laureata in Filologia Moderna alla Sapienza e giornalista, ama scrivere di tutto quello che riguarda l’arte, la letteratura, il teatro e la cultura digitale. Da anni lavora nel campo della comunicazione e del web writing interessandosi di tutto ciò che riguarda l'innovazione. Bibliofila e compratrice compulsiva di libri di qualunque genere, meglio se antichi: d'altronde “I libri sono riserve di grano da ammassare per l’inverno dello spirito” e se lo dice la Yourcenar sarà vero.
spot_img