Incidente Mestre, l’uomo che ha salvato 2 bambini: “Voglio andarli a trovare, hanno perso la mamma”

Nel dramma del terribile incidente di Mestre continua ad arrivare anche qualche luce di speranza. Come la storia di Bujar Bucai, 43enne di origine kosovara che vive da 25 anni a Venezia.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Nel dramma del terribile incidente Mestre, accanto alle tragedie che hanno coinvolto molte famiglie, continua ad arrivare anche qualche luce di speranza. Come la storia di Bujar Bucai, 43enne di origine kosovara che vive da 25 anni a Venezia.

In quei momenti di profonda concitazione, l’uomo – che è titolare di un bar adiacente alla stazione ferroviaria – appena si è reso conto di cosa stava succedendo, ha scavalcato le recinzioni, attraversato di corsa i binari e ha nuovamente ‘scalato’ un traliccio per riuscire a salvare due bambini dal pullman caduto dal cavalcavia di Mestre.

Incidente Mestre, il racconto di un imprenditore: “La gente faceva fotografie”

Nel racconto che Bujar Bucai ha fatto dell’incidente Mestre all’ANSA, c’è anche un filo di indignazione. Già, perché il 43enne ha raccontato di essere rimasto scandalizzato dalla gente “ferma in coda che faceva le fotografie”, invece che dare una mano alle persone rimaste intrappolate nell’autobus.

Il locale di Bucai si trova giusto dall’altra parte del punto in cui il mezzo è precipitato, sfondando il guardrail del cavalcavia. L’uomo ha raccontato: “Stavo vicino alle vetrate parlando col mio socio e un fornitore quando ho sentito un rumore e ho visto molta polvere da quella parte. Sono uscito di corsa, c’era un signore del Bangladesh con la bimba in braccio che voleva andare a soccorrere, io sono salito sulla prima recinzione, ho attraversato i binari, poi sono salito sull’ultimo traliccio del treno e ho saltato l’ultimo muretto davanti al bus”.

Di fronte a lui, la scena del disastro: “Non c’era nessuno, gli altri soccorritori, gli africani, io non li ho visti, ma questo perché sono arrivato dall’altra parte e il bus era di traverso. Solo che sulla strada c’erano macchine in coda, e la gente che faceva foto. Io mi son messo a urlare che almeno non bloccassero la strada, perché dovevano arrivare i soccorsi”.

Incidente Mestre, l’uomo che ha salvato due bimbi: “Ora li vorrei andare a trovare”

Incidente Mestre: l’intervento di Bujar Bucai in soccorso delle vittime è stato provvidenziale. L’imprenditore kosovaro è riuscito infatti a tirar fuori due bambini, “due ragazzi ucraini – ha raccontato – che ho saputo che sono stati ricoverati a Treviso. Purtroppo hanno perso la mamma, e non so come stanno. Poi ho visto altre tre persone che sono riuscite a salvarsi da sole”.

Ma ancora un filo di amarezza nel constatare il comportamento delle persone in uno scenario così tragico: “Solo un uomo dall’alto mi ha lanciato un estintore (forse l’autista del bus che era stato affiancato sul cavalcavia dal mezzo caduto, ndr) e l’ho usato. Poi sono arrivati la polizia, i vigili del fuoco, i carabinieri, tutti. Mi è sembrato che fosse passato un anno, e invece erano pochi minuti”.

Dall’esperienza, a Bucai è rimasto il fatto che “io non sono nessuno, ma un minimo uno lo può fare. Agli altri dico: se vedete un disastro del genere cercate di aiutare, quello non era un incidente normale, dove è giusto aspettare i professionisti, si trattava di salvare delle vite”. Ora, per lui, un solo desiderio: “Andare a trovare i due bimbi, spero stiano meglio”.

Incidente Mestre, l’operaio che si è gettato tra le fiamme e ha salvato 5 persone

Incidente Mestre: la storia di Bujar Bucai ricorda molto quella dell’operaio gambiano Boubacar Toure. Il giovane, 27 anni, con un collega si è gettato tra le fiamme dell’autobus precipitato e ha salvato 5 persone, tra cui una bambina e un cagnolino impauriti.

Appena finito il loro turno di lavoro, nella fabbrica che si trova nei pressi dell’incidente, i due si sono resi conto del disastro in corso e si sono precipitati immediatamente sul luogo dell’incidente per prestare il loro aiuto.

Boubacar Toure ha raccontato a “Il Gazzettino” di aver collaborato con i pompieri per estrarre dal pullman i sopravvissuti che erano rimasti incastrati dopo l’impatto e che non erano riusciti ad uscire: “Il vigile del fuoco allora mi ha detto che dovevamo pensare ai feriti, così l’ho aiutato a estrarre quelle persone, per portarle all’esterno”. Piccole grandi testimonianze di speranza e solidarietà nel contesto di un’indicibile tragedia umana.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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