Incendio a Marghera: un disastro annunciato. Chiesta interrogazione parlamentare

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Venerdì mattina a Porto Marghera, nella zona di Malcontenta, è scoppiato un grande incendio. Lo stabilimento dell’azienda 3V Sigma, che produce vernici e solventi, è andato a fuoco. L’allarme arriva in mattinata e la popolazione è invitata a rimanere in casa e a chiudere porte e finestre. Intorno alle 13 l’incendio principale è stato domato dai 90 pompieri a lavoro. E alle 14 rientra anche l’allarme rosso lanciato dal sindaco. L’Arpav ha rassicurato la popolazione. Ci sono ricadute inquinanti solo all’interno dello stabilimento e il possibile disastro chimico è stato scampato. Ma già da tempo gli operai avevano denunciato le condizioni precarie di sicurezza dell’azienda, arrivando a scioperare. Ora si attendono chiarimenti per capire se si è trattato di un incidente o se vi sono responsabilità dell’azienda.

Le prime notizie dell’incendio

In azienda venerdì mattina lavoravano 30 persone. Nell’incendio due operai sono rimasti feriti. Uno è stato portato al centro ustioni di Verona, l’altro è stato prima accompagnato in ospedale a Dolo e poi trasferito al reparto Grandi ustionati di Padova. Nel pomeriggio Arpav fa sapere che i fumi all’incirca sono caduti in un’area non superiore a un chilometro quadrato dallo stabilimento. Il tweet del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, rassicura sull’accaduto.

Il sistema ha funzionato, c’erano 90 vigili del fuoco da tutto il Veneto. Aspetteremo i dati sulla ricaduta, ma non è successo niente. Il Signore ci ha assistito.

Non tutti però mantengono un atteggiamento positivo. Giuseppe Callegaro, segretario generale Femca Cisl Venezia scrive:

Da anni denunciamo irregolarità negli stoccaggi da parte di questa azienda e avevamo chiesto un incontro urgente al prefetto.

Leggi anche: Covid, se un dipendente si ammala in azienda chi è responsabile?

La 3V Sigma è una vecchia conoscenza

Non è la prima volta che l’azienda 3V Sigma è al centro di polemiche. Già o scorso anno i rappresentanti dei lavoratori avevano denunciato la carenza di organico in azienda, che costringeva gli operai assunti a lunghi turni di lavoro e riposi non concessi. Anche i sindacati avevano già segnalato l’azienda chimica per la scarsa attenzione alla sicurezza sul lavoro. Le parole del segretario Femca Cisl di Venezia, Francesco Coco:

Confermo quanto dicevamo un anno fa sulla mancanza di un programma strutturato di addestramento del personale con corsi antincendio. Avevamo rilevato alcuni mal funzionamenti dell’impianto antincendio.

Per questo lo scorso luglio era scattato uno sciopero di 24 ore di sciopero. L’azienda aveva risposto di comprendere le richieste dei dipendenti, prospettando di intervenire nel giro di pochi mesi. Secondo i sindacati, però, le segnalazioni non sarebbero mai state accolte e la situazione non è cambiata dopo le proteste. Leggi anche: Non si può morire sul lavoro: il punto sulla sicurezza nei cantieri in Italia

“Venezia città in balia delle emergenze”

Il presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin, ha scritto su Facebook un post dai toni duri:

Un disastro annunciato. Da anni abbiamo sollevato la questione della sicurezza nelle aziende. Da Arpav, dagli enti di controllo, dalla magistratura, dalle istituzioni attendiamo tutte le informazioni su cosa sia accaduto, cosa sia uscito nell’aria, di chi siano le responsabilità. Quanto accaduto a Marghera è terribile e il primo pensiero va ai lavoratori coinvolti, alle loro famiglie e ai soccorritori che stanno compiendo uno sforzo incredibile.

Sulla sicurezza di Porto Marghera

Il deputato democratico, Nicola Pellicani, chiede un’interrogazione urgente al Ministro dell’ambiente Sergio Costa. Ha scritto sulla sua pagina Facebook:

L’ultimo grido d’allarme del sindacato risale a due giorni fa, il 13 maggio, con una richiesta di incontro urgente con la proprietà dell’azienda, pochi mesi fa un esposto al prefetto. Venezia è una città in balia delle emergenze. Il Dossier Venezia deve essere una delle priorità del Parlamento e del Governo. Il tema della sicurezza e della riconversione di Porto Marghera deve uscire dai documenti programmatici di cui abbiamo pieni gli scaffali e diventare realtà.

di Elza Coculo

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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