“Il cibo non si butta”: Too Good To Go, l’app per la lotta agli sprechi alimentari

Federica Tuseo
Federica Tuseohttp://ildigitale.it
Federica Tuseo. Classe 1994. Redattrice. Nomade digitale, alla costante ricerca di novità e sempre pronta a partire per girare il mondo, raccontando storie di vita vissuta. Una laurea triennale in Lingue e culture moderne ed una magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Web, startup e innovazione sono i suoi orizzonti di ricerca.
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Quante volte vi è capitato di pensare “è troppo buono per essere buttato!”, osservando del cibo scaduto nel vostro frigo? Capita: per distrazione, per abitudine o per dimenticanza. Gli sprechi, purtroppo, sono all’ordine del giorno e non è solo il cibo in sé che va sprecato, lo sono anche tutte le risorse necessarie per produrlo, dall’acqua, alla terra, al lavoro delle persone. Il circolo vizioso si traduce in numeri tutt’altro che incoraggianti: ogni anno finiscono nella pattumiera circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Un eccesso notevole, soprattutto se si considera la quantità di persone che soffrono la fame nel mondo e non possono permettersi di consumare un pasto decente al giorno. In Italia non siamo estranei a queste cattive abitudini. Nonostante la recente ondata green che da qualche anno tenta di rimarcare un tipo di approccio alla vita più sostenibile, si sprecano, secondo il Rapporto Waste Watcher 2019, ogni anno oltre 10 milioni di tonnellate di cibo, pari a circa 15 miliardi di euro l’anno. Lo sforzo dovrebbe iniziare dalle singole famiglie, facendo una spesa più oculata e cercando seguire il più possibile una condotta sostenibile a 360 gradi. Ma il contributo fondamentale dovrebbe provenire dagli esercizi pubblici. Ecco perché questi ultimi dovrebbero aderire a Too Good To Go, l’app promotrice della lotta contro gli sprechi alimentari che permette a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati ed hotel di recuperare e vendere online – a prezzi ribassati – il cibo invenduto. Leggi anche: Napoli, Costa Crociere dona i pasti non consumati al banco alimentare

Da Copenaghen a Roma: come funziona l’app antispreco

Nata nel 2015 in Danimarca, l’app è già presente in altri 13 Paesi d’Europa, conta ad oggi oltre 14 milioni di utenti ed è tra le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutta Europa. In Italia è stata accolta con grande entusiasmo, conquistando le città di Milano, Torino, Bologna, Firenze, Genova e Verona e recentemente sbarcando anche nella Capitale.

Con Too Good To Go vogliamo scuotere le coscienze e dare la possibilità ai consumatori di fare qualcosa di concreto giorno dopo giorno, in maniera facile, veloce ed economica”, spiega Eugenio Sapora, Country Manager di Too Good To Go per l’Italia.

In totale, sul territorio romano sono già 200 gli store aderenti. Alcuni, tra gli altri, i box di Mercato Testaccio, lo storico Gianfornaio o la pizza a taglio di Alice Pizza, ma anche i supermercati di Carrefour ed Eataly, fino ai giapponesi Sushi Daily e Sushi Shop. Ma come funziona? I ristoratori e i commercianti che hanno aderito al progetto e sono iscritti all’applicazione potranno mettere in vendita le Magic Box, una semplice ‘bag’ il cui contenuto è, appunto, una sorpresa. Questo meccanismo divertente è quello che distingue l’app da tante altre dedicate al settore food, rendendola riconoscibile e attrattiva rispetto alle altre. All’interno della busta ci saranno prodotti di qualità rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo. Per diventare parte della famiglia dei waste worriors, ovvero coloro i quali lottano contro lo spreco, per i consumatori basterà:

  • scaricare l’app sullo smartphone
  • geolocalizzare la propria posizione per trovare i locali aderenti più vicini a te
  • ordinare ottimi pasti a prezzi minimi, tra i 2 e i 6 euro, pari al 30% del cartellino, per un risparmio complessivo del 70%
  • pagare direttamente tramite app con carta di credito, Paypal o il servizio Google Pay
  • ritirare la Magic Box nella fascia oraria specificata dall’esercente.

Lottiamo per creare un mondo senza sprechi

Grazie a Too Good To Go, si instaura una rete antispreco virtuosa. L’app, infatti, permette di affrontare un problema di proporzioni notevoli con semplicità, andando a giocare su sinergie produzione – distribuzione – consumo, aumentando la consapevolezza di ognuno e coinvolgendo l’intera filiera. Non soltanto smuove le coscienze dei consumatori, che sono portati ad acquistare a minor prezzo alimenti che andrebbero altrimenti sprecati, procurando un duplice risparmio, ma allo stesso tempo permette ai commercianti di conquistare nuovi clienti.

Too Good To Go è nato dalla semplice intenzione di risolvere il problema quotidiano dello spreco di cibo, che ha delle ripercussioni importanti dal punto di vista sociale, economico e ambientale. L’app offre a ciascuno di noi l’opportunità di impegnarsi nella lotta agli sprechi”, sottolinea Mette Lykke, CEO di Too Good To Go.

Una battaglia, quella condotta da Too Good To Go, che fa bene anche all’ambiente: ogni Magic Box acquistata permette di evitare l’emissione di 2 kg di Co2. Inoltre, per limitare l’uso di imballaggi, i negozi aderenti al progetto incoraggiano i clienti a portare da casa contenitori e sacchetti propri. Insomma, l’app danese è la dimostrazione di come il mondo virtuale possa in realtà dare nuova linfa al mercato fisico, innescando dinamiche sostenibili e mettendo in moto sempre più l’economia circolare. Leggi anche: Milano: no agli sprechi alimentari con il progetto “non si butta via niente”   di Federica Tuseo

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