Chi sono i 200 cittadini che hanno denunciato il Governo per il lockdown

In prima linea c’è il Codacons e spicca il nome dell’avvocato Carlo Taormina, ma non solo. Principalmente si accusa il Governo di aver fatto troppo o troppo poco durante l’emergenza coronavirus.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Durante le settimane di lockdown, sono oltre duecento le denunce e gli esposti contro il Governo pervenuti alla procura di Roma, tutti nell’ambito dell’emergenza Covid. Nelle scorse settimane la procura ha inviato le carte al tribunale dei ministri, sollecitandone l’archiviazione. Gli esposti, affidati ai pm Eugenio Albamonte e Giorgio Orano, arrivano da volti noti ma non solo. Molti sono stati inviati da semplici cittadini e gli episodi denunciati sono molto simili tra loro. Alcuni accusano il governo di aver fatto troppo imponendo un lungo lockdown, altri di aver fatto troppo poco, vedi le mancate zone rosse di Nembro e Alzano Lombardo.

La denuncia del Codacons per l’episodio di Nembro e Alzano Lombardo

L’indagine della procura di Roma nei confronti del Presidente del Consiglio Conte e di alcuni Ministri nasce da una serie di esposti presentati durante i mesi di lockdown dal Codacons, l’associazione consumatori. Principalmente si accusano le omissioni e i gravi ritardi da parte del Governo nel fronteggiare la pandemia, specie in relazione alla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo. Il Codacons ha chiesto alla Procura, come scritto in un passaggio della denuncia, di:

Predisporre tutti i controlli necessari ad accertare eventuali responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti e, in caso affermativo, di accertare l’autore e/o gli autori degli stessi e, conseguentemente, esperire nei loro confronti l’azione penale per tutti quei reati che riterranno ravvisabili, compreso quello di epidemia colposa e reati contro la salute pubblica previsti dagli art. 438 e 452 del Codice penale.

leggi anche: Bergamo: la Procura interroga Conte sulle Zone Rosse di Alzano e Nembro

Le altre denunce del Codacons. Il caso delle Rsa

Un secondo esposto contro il Governo arriva sempre in aprile e sempre dal Codacons per i numerosi decessi nelle Rsa. Questa volta la denuncia è stata presentata a 104 procure di tutta Italia, tante quante le Rsa coinvolte. Nell’esposto si chiede alla magistratura di aprire indagini sul territorio e verificare eventuali carenze ed omissioni da parte della P.A. Inoltre:

di verificare il sussistere del nesso di causalità tra i decessi e le inadeguatezze del sistema sanitario nazionale laddove le Autorità competenti non si siano adoperate tempestivamente anche dotandosi dei mezzi adeguati per fronteggiare l’emergenza dettata dal Coronavirus.

La furia di Carlo Taormina contro il Governo

Tra gli esposti giunti alla procura di Roma spicca quello di Carlo Taormina. L’avvocato ha chiesto alla magistratura di verificare eventuali ritardi da parte della Pubblica Amministrazione sul fronte delle misure anti-Covid. Ha scritto:

VOGLIO CHIARIRE CHE NON ACCUSO I MEDICI PER I MORTI AMMAZZATI. SONO MORTI CHE SI SAREBBERO EVITATI SE GOVERNO E REGIONI AVESSERO CHIUSO TUTTO IL 31 GENNAIO E RIBADISCO CHE SI È TRATTATO DI MORTI ORRENDE. HO GLI ATTI PER PROCESSI IN CORSO DOVUNQUE E A ROMA CONTRO IL GOVERNO.

La stessa denuncia è stata fatta dal Codacons. Ma Taormina non ha preso bene la decisione della magistratura di archiviare il caso e su Twitter si scatena contro il Governo. Ha scritto:

La magistratura ha archiviato le accuse contro il Governo

Sostanzialmente le accuse rivolte al Governo si racchiudono in due filoni. O il governo ha fatto troppo poco per fronteggiare la pandemia, ipotizzando in questo caso reati di epidemia colposa, omicidio colposo e delitti colposi contro la salute pubblica. O il governo ha fatto troppo imponendo il lockdown e in questo filone vanno inseriti gli esposti che ipotizzando reati di abuso d’ufficio e attentato contro i diritti politici del cittadino. I pm, dopo la formale iscrizione come atto dovuto del presidente del consiglio Conte e dei ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza, ritengono “le notizie di testo infondate e dunque da archiviare”.

Leggi anche: Coronavirus, tornerà a settembre con nuovo lockdown: sì o no?

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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