Harry, il principe rimane senza scorta: “Nessuna protezione, rischio come mia madre Diana”

Il principe Harry non potrà più avere la scorta nella Gran Bretagna: perché il giudice ha preso tale decisione?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Harry e la sua famiglia non godranno più della scorta durante i viaggi in Gran Bretagna, sua terra d’origine. A dirlo è il giudice dell’Alta Corte di Londra, che non ha accettato il ricorso presentato dagli avvocati del principe di Sussex.

Quest’ultimo, infatti, si è battuto contro la decisione del comitato esecutivo per la protezione dei reali e delle personalità pubbliche, Ravec, facente capo al ministero dell’Interno britannico.

Il veto arriva a seguito del suo forfait come membro ‘in servizio’ della Royal Family, da cui si è allontanato già dal 2020. Ma il decreto del ministero è chiaro: Harry non potrà avere la scorta neanche se la finanziasse autonomamente ogni qualvolta decidesse di tornare in patria. Il principe di Sussex, però, ha già deciso di ricorrere in appello per poterla riavere al più presto.

Perché il giudice non ha dato ragione al principe Harry?

Il giudice, Sir Pater Lane, ha concordato con il Ravec e in particolare con il presidente Sir Richard Mottram, per la loro “conoscenza e competenza significative” in merito a una questione molto delicata. Proprio per tale motivo Sir Peter Lane ha confermato la decisione del Royal and Vip Executive Committe di abbassare il livello di protezione per Harry e per tutta la sua famiglia.

Secondo il principe di Sussex, però, sarebbe stata una decisione ingiusta, ma ecco spiegato il motivo per cui non avrebbe diritto alla scorta: il Ravec è l’organo preposto alla sicurezza dei cittadini britannici che risiedono in Gran Bretagna, mentre con la sua famiglia Harry abita attualmente negli Stati Uniti, sebbene si rechi spesso nella sua terra di origine. Infine, secondo Sir Peter Lane la valutazione sulla necessità di fornirgli una scorta sarà presa in casi eccezionali.

Tuttavia, Harry si è sempre lamentato della poca protezione che la Gran Bretagna ha sempre riservato nei suoi confronti e nella sentenza di ieri, che si compone di 52 pagine, aveva espresso un particolare desiderio: “I would like that person’s name”, in traduzione “Vorrei sapere chi è stato a prendere questa decisione”.

Nel ricorso, inoltre, ha affermato che con la sua famiglia potrebbe correre dei rischi simili a quelli che sua madre Diana ha dovuto affrontare, essendo costantemente inseguita dai paparazzi dopo la separazione da suo padre, re Carlo III d’Inghilterra.

Quale sarà la prossima mossa del principe di Sussex?

Harry ha già deciso quale sarà la sua prossima mossa: è pronto a fare ricorso per poter ribaltare la decisione presa dal Royal and Vip Executive Committe. Uno dei suoi legali, inoltre, sostiene, in merito alla decisione presa dal Ravec: “Nel febbraio 2022, il Ravec non ha applicato la sua politica scritta al duca e lo ha escluso dall’analisi dei rischi. Il duca non chiede un trattamento di favore, ma un’applicazione giusta e legale delle regole del Ravec. Spera di ottenere giustizia dalla corte d’appello e non farà altri commenti fino a quando il caso sarà in corso”.

Leggi anche: Perché Harry è finito per la prima volta in tribunale e quali rischi per la corona

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