Nato: “Guerra entra in una fase decisiva”, Zelensky pronto a rinunciare alla Crimea

La guerra in Ucraina durerà ancora per molto, ma starebbe entrando in una fase decisiva. O, perlomeno, questo è il parere della Nato. Ecco le ultime notizie sugli scontri.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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La guerra in Ucraina durerà ancora per molto, ma starebbe entrando in una fase decisiva. O, perlomeno, questo è il parere della Nato, fatto trapelare dal vicesegretario generale Mircea Geoana, che ha detto in un’intervista per Al Jazeera: “Pensiamo che le prossime settimane saranno veramente decisive, anche se la guerra potrebbe trascinarsi per un periodo di tempo più lungo”.

Un’escalation tra Russia e Nato sarebbe invece al momento fuori discussione: “Non vediamo in termini militari indicazioni di questo tipo, né crediamo che la Russia ne abbia le capacità – spiega il vicesegretario Geoana – probabilmente la guerra continuerà a infuriare anche più intensamente, con ulteriori vittime e sacrifici, ma in questo momento non vediamo rischi di escalation tra Russia e Nato, noi stessi stiamo cercando di evitarla”.

Guerra in Ucraina, Nato: “Conflitto si aggraverà, minacce russe sul nucleare irresponsabili”

L’Alleanza Atlantica prevede dunque un progressivo aggravarsi della guerra in Ucraina nelle prossime settimane, col segretario generale Jens Stoltenberg che pronostica “ancora più distruzione di infrastrutture critiche e aree residenziali”, ma che garantisce pure che la Nato continuerà ad aiutare Kiev “anche se ci vorranno mesi o anni”.

Per il segretario generale, “Kiev ha urgente bisogno di armi più pesanti, si dovrebbero intensificare le consegne, fare di più e prepararsi per un impegno a lungo termine, questo è l’unico modo in cui gli ucraini possono respingere con successo l’invasione russa”.

Stoltenberg ha poi messo in guardia la Russia sull’utilizzo di armi nucleari: “Ascoltiamo la minacciosa retorica sul nucleare della leadership russa ed è irresponsabile e sconsiderata. Una guerra nucleare non può essere vinta e non dovrebbe mai essere combattuta, neanche in Russia”. L’allarme rimane alto, anche se Stoltenberg ha sottolineato che “dall’inizio della guerra in Ucraina il 24 febbraio, la Nato non ha visto cambiamenti nella strategia nucleare di Mosca”.

Zelesnky apre alle trattative con rinuncia alla Crimea: plauso di Di Maio, ma la Russia non ci sta

Guerra in Ucraina, Nato: "Conflitto si aggraverà, minacce russe sul nucleare irresponsabili"

Guerra in Ucraina, gli ultimi sviluppi: mentre l’evacuazione dei civili dall’impianto Azovstal continua, il presidente ucraino Zelensky ha aperto uno spiraglio importante nel contesto delle trattative di pace, delle quali non si sentiva più parlare da giorni.

Intervenuto in una video conferenza alla Chatham House di Londra, Zelensky ha detto di essere disposto al compromesso qualora i militari di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio, facendo intendere che Kiev sarebbe disposta pure a rinunciare alla restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014.

Una dichiarazione, quella del presidente ucraino, che ha ricevuto il plauso del ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, che ha detto: “Zelensky ha fatto un’apertura importantissima: dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace. Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra”.

Ma il ritiro completo delle truppe dell’esercito russo dalle posizioni conquistate in questi mesi di guerra in Ucraina sarebbe troppo simile a una sconfitta, tanto che un esponente del Parlamento di Mosca in visita a Kherson ha dichiarato: “Putin vuole ancora la guerra, la Russia resterà per sempre nel sud dell’Ucraina”.

Leggi anche: Putin: “Risposta fulminea a interventi esterni con mezzi mai utilizzati prima”

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Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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