Tutte le novità del “green pass”: validità, cosa consente di fare e come ottenerlo

Il nuovo decreto Draghi ha chiarito il funzionamento del green pass, stabilendo nuovi tempi di validità e utilizzi. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Il nuovo decreto Draghi pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha chiarito il metodo di erogazione e la durata della cosiddetta “certificazione verde Covid-19”. Il provvedimento, firmato ieri dal Presidente della Repubblica, stabilisce che il “green pass” sarà valido per i nove mesi successivi al completamento del ciclo vaccinale. La validità del pass cambia però in base al tipo di vaccino, a causa dei differenti tempi di richiamo del singolo farmaco: il monodose J&J garantisce un pass valido 9 mesi, AstraZeneca 1 anno, mentre rimane da definire la durata delle certificazioni verdi dei vaccini Pfizer o Moderna.

L’accesso al pass sarà garantito anche a coloro a cui è stata somministrata soltanto la prima dose di vaccino: nello specifico, per chi ha ricevuto una sola dose, il certificato sarà valido “dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”.

Anche chi non è stato vaccinato può accedere al green pass in due modi: attraverso il referto di un tampone antigenico rapido o molecolare negativo, da effettuare massimo 48 ore prima (il green pass attraverso tampone ha valore di 2 giorni), o presentando la certificazione dell’Asl di fine infezione e completa guarigione dal Coronavirus (in questo caso il green pass avrà validità di 6 mesi). Il pass sarà necessario anche per i minori, per i quali non è prevista la vaccinazione ma un semplice tampone (da cui sono esentati i bambini di meno di due anni).

Green pass: ecco come ottenerlo

In attesa di quello digitale, che dovrebbe agevolare chiunque abbia accesso alla certificazione verde, ci sono diversi modi per ottenere il green pass: in ogni caso, bisogna necessariamente rivolgersi ai soggetti autorizzati. Nello specifico, per chi si vaccina sarà sufficiente esibire il documento che certifica la somministrazione del siero: il certificato vaccinale è disponibile sul fascicolo sanitario elettronico, a cui si accede tramite Spid.

Chi è appena guarito dal Covid, invece, può ottenere il pass attraverso la certificazione di avvenuta guarigione fatta dal medico o dalla struttura sanitaria presso la quale ci si è curati. Nel caso del tampone rapido o antigenico, invece, sarà la struttura che ha effettuato il test a rilasciare il documento.

Green pass: cosa consente di fare?

Il green pass serve per spostarsi liberamente attraverso le Regioni in fascia rossa o arancione, ma anche per andare a trovare gli anziani che soggiornano nelle Rsa. Secondo quanto disposto dal nuovo decreto, dal 15 giugno il green pass servirà pure per partecipare ai matrimoni: dovrà essere esibito da tutti gli invitati.

Sarà fondamentale anche per partecipare ad altri eventi, come concerti con capienza superiore a quella consentita in questo momento (massimo 1000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso). Il ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti non esclude di poterlo usare anche per riaprire le discoteche, l’unico settore che col nuovo decreto ancora non vede una data di riapertura.

Leggi anche: Nuovo decreto Draghi: le disposizioni su coprifuoco e riaperture dal 18 maggio

Green pass: a metà giugno si attende quello europeo

Green pass: a metà giugno si attende quello europeo

Dal 15 maggio, chi arriva in Italia da Paesi dell’Ue o dell’Area Schengen, da Uk o Israele (che sia un italiano che rientra o uno struniero che viaggia per turismo), non sarà più sottoposto alla mini-quarantena di 5 giorni e potrà circolare liberamente esibendo il green pass. Chi proviene da Paesi extra-Ue, invece, dovrà comunque fare 10 giorni di quarantena.

Nel frattempo, si attende per metà giugno l’erogazione del “green pass europeo”: fino a quel momento, la possibilità di viaggiare all’estero rimarrà subordinata alle direttive dei singoli Stati. Il documento sarà in formato digitale e/o cartaceo e, garantendo la privacy dei cittadini europei, servirà per far ripartire gli spostamenti all’interno dell’Ue in sicurezza, soprattutto in vista della stagione estiva. L’emissione avverrà in modo simile a quella del certificato italiano, ma i dettagli verranno specificati nei prossimi giorni. Funzionerà in modo semplice: quando si arriverà nel Paese di destinazione, bisognerà esibire il green pass europeo assieme ad un documento d’identità.

Il nodo da sciogliere, oltre quello della privacy, rimane quello della possibilità per i singoli Paesi di imporre comunque la quarantena a chi arriva, nonostante il pass verde. L’Ue chiede misure proporzionate e non discriminatorie, ma sa bene che la sanità rimane una prerogativa dei singoli Paesi.

Leggi anche: Covid-19, arrivano i vaccini per i lavoratori essenziali: ecco le tre fasce prioritarie

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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