Camera, via libera al decreto green pass bis: sarà legge entro il 5 ottobre

I sì sono stati 335. Va convertito in legge entro il 5 ottobre. Metà della Lega assente al momento del voto

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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La Camera vota a favore e da il via libera dell’Aula al decreto legge green pass bis, che contiene anche le misure relative alla riapertura di scuole e università ‘in presenza’, riservando l’eventuale didattica a distanza solamente a singole istituzioni scolastiche (o alle zone ‘rosse’). Nel decreto è citato nuovamente l’obbligo di certificazione verde sui mezzi di trasporto.

Decreto Green pass bis: la maggioranza dice si mentre la Lega si sfalda

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I voti a favore sul provvedimento, che va convertito in legge entro il 5 ottobre per poi passare al Senato, sono stati 335, 51 i no e tre gli astenuti. Deputati della Lega quasi per metà assenti nell’Aula della Camera al voto finale sul dl green pass bis. Dai tabulati, secondo quanto riportato dall’Ansa, si evince che solo 69 deputati del Carroccio su un totale di 132 hanno partecipato alla votazione. I restanti 63 deputati leghisti assenti hanno quindi deciso di continuare una guerra intestina sul green pass che sta destando non pochi mal di pancia a Matteo Salvini, leader della Lega.

Di questi assenti infatti ben 51 erano ingiustificati erano 51 mentre 12 erano in “missione”. Bassa anche la partecipazione al voto di Fi: hanno votato in 46 su 73, il 56%. Nelle dichiarazioni in Aula il deputato leghista, Massimiliano Panizzu, interviene per chiarire immediatamente la posizione del partito:

Il voto della Lega a questo dl sarà favorevole. Speriamo di tornare presto alla vita normale. Nessuno ha piacere di vessare i cittadini. Il green pass serve per riattivare l’economia. Tra chi vuole il green pass anche per andare in bagno e chi cita il nazismo c’è la via del buon senso”. La Lega vigilerà e proporrà modifiche non per partito preso e per scontro ma per riuscire a ‘rivedere le stelle’.

Intanto Matteo Salvini torna sulle assenze di ieri in Aula per il voto di fiducia al governo sul decreto green pass bis:

I parlamentari sono liberi di esserci o no. Ognuno è libero di agire secondo coscienza, siamo in democrazia e non in un regime.

Già ieri infatti (da qualche tempo in realtà) in casa Lega si respirava un’aria contrariata, sul green pass è ormai chiaro che nel Carroccio non tutti appoggiano la linea del governo Draghi. Ieri, infatti, solo 80 i voti favorevoli alla fiducia sul green pass bis, ben 52 assenti di cui 41 ingiustificati. L’ennesimo passaggio parlamentare conferma il malessere che il via libera al certificato verde sta provocando all’interno del partito di Matteo Salvini.

Nelle ultime ore aveva provocato non poco rumore l’abbandono della Lega da parte di Francesca Donato. Lady Onorato, così si fa chiamare su Twitter (moglie di Angelo Onorato imprenditore di Palermo). Francesca Donato, l’europarlamentare accanitamente no green pass, se ne va decisamente in polemica con la linea governista caldeggiata dal fronte del nord e capeggiata da Gian Carlo Giorgetti, postando anche un video sui suoi canali social in cui spiega le ragioni della sua uscita dal partito di Salvini:

Non posso più stare in un partito che sostiene l’esecutivo Draghi. La linea contro il green pass, pur condivisa da larga parte della base, è diventata minoritaria: prevale la posizione dei ministri, con Giorgetti, e dei governatori. Io non mi trovo più a mio agio e tolgo tutti dall’imbarazzo

Sintetica la risposta di Salvini:

Chi va lo ringrazio, lo saluto e tanti auguri

Intanto oggi il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi lascia Forza Italia per aderire alla Lega. Con lui danno l’addio al partito di Silvio Berlusconi per approdare al Carroccio anche il consigliere regionale lombardo, Mauro Piazza, presidente della commissione regionale Autonomia, e Daniele Nava, ex presidente della provincia di Lecco e sottosegretario della giunta Maroni. L’annuncio dei nuovi ingressi è arrivato durante una conferenza a Milano con il leader della Lega Matteo Salvini.

Leggi anche: Matteo Salvini dice sì al nucleare: “Una centrale in Lombardia? Nessun problema”

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Tommaso Panza
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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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