Si può bloccare il Covid nelle cellule con una sostanza naturale. Parla il Prof. Giuseppe Novelli

Il Prof. Giuseppe Novelli, genetista di Tor Vergata, racconta in un'intervista di aver scoperto insieme a un pool internazionale di ricercatori che una sostanza naturale riesce a bloccare il Covid nelle cellule.

Cecilia Capanna
Cecilia Capanna
Appassionata di temi globali, di ambiente e di diritti umani, madre di tre figli del cui futuro sente un grande senso di responsabilità
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Una sostanza naturale riesce a bloccare il Covid nelle cellule impedendo al virus di diffondersi nell’organismo. Ha raccontato questa importantissima scoperta il Prof. Giuseppe Novelli, genetista e accademico italiano dell’Università di Tor Vergata di Roma e dell’Università del Nevada negli USA, che insieme a un pool internazionale di ricercatori sta portando avanti studi finalizzati alla definizione di nuovi percorsi terapeutici contro il Covid-19.

La vittoria della squadra internazionale di ricercatori

La sostanza si chiama “I3C“, è naturale ed è in grado di bloccare il Covid nelle cellule. Di fatto inibisce gli enzimi che permettono al Covid di fuoriuscire dalla cellula e attaccare quelle circostanti. La scoperta è stata annunciata con la pubblicazione dello studio sulla rivista Cell Death & Disease, testata del gruppo Nature.

Il Prof. Giuseppe Novelli ha coordinato questa vittoriosa ricerca insieme al Prof. Pier Paolo Pandolfi (Università di Torino – Università del Nevada, USA), in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, l’Istituto Spallanzani di Roma, l’Università San Raffaele di Roma e diverse Istituzioni degli Stati Uniti, come le Università di Harvard, Yale, Rockfeller, NIH, Mount Sinai, Boston, canadesi, come l’ Università of Toronto, e francesi come l’INSERM di Parigi e l’Hôpital Avicenne.

Come si comporta il Covid nella cellula infettata?

Giuseppe Novelli - bloccare il Covid nelle cellule
Prof. Giuseppe Novelli

in una diretta facebook sulla pagina de IL DIGITALE abbiamo chiesto al Prof. Giuseppe Novelli di spiegarci cosa avviene nelle nostre cellule infettate dal Covid-19:

Da un anno e mezzo stiamo studiando questo virus per cercare di capire come funziona quando infetta le nostre cellule. Un po’ tutti gli studi si sono concentrati sull’ingresso del virus nelle cellule, che è essenziale e importante, tant’è che i primi farmaci, tipo anticorpi monoclonali o altri, sono indirizzati a bloccare l’ingresso. Il problema è che una volta che il virus è entrato, lui replica. Quello che sa fare il virus è fare copia di se stesso. Ma quando fa le copie poi deve uscire e questo processo è poco noto.

Noi ci siamo inidizzati a  cercare di capire qual è la macchina che lui usa per uscire, perché essendo un virus non ha una vita autonoma come un batterio, non ha le proprie macchine, quindi usa le nostre, se le prende in prestito ed esce dalle cellule.

Come fa il virus ad attaccare le altre cellule?

Giuseppe Novelli continua la sua spiegazione di come il Covid e le sue copie riescano a fuoriuscire dalla cellula e a diffondersi nelle altre circostanti:

Noi abbiamo scoperto che per fare questo si serve di una classe di enzimi che hanno un nome strano, si chiamano E3 ubiquitina ligasi. Una scoperta essenziale perché senza di questi lui non può camminare. E siccome noi studiamo da tempo questi enzimi per una serie di ragioni, abbiamo scoperto che questa macchina non la usa solo lui ma anche il virus dell’Ebola e probabilmente anche il Papilloma Virus. Quindi è un meccanismo abbastanza simile tra i virus diversi.

Come si può bloccare il Covid nelle cellule?

Continua il racconto il Prof. Novelli su come si può bloccare il Covid nelle cellule:

Abbiamo scoperto un inibitore, quindi una sostanza chimica, che blocca l’attività di questi enzimi, di queste proteine. Quindi noi blocchiamo la macchina: il virus rimane bloccato all’interno della cellula, non può uscire e non può continuare a propagare l’infezione. Sostanzialmente il meccanismo è questo.

Tutto questo ha richiesto studi in provetta su cellule infettate e non, su animali trattati e non trattati, su tessuti umani, in cui abbiamo dimostrato, soprattutto nei polmoni, da autopsie dei malati purtroppo deceduti, che dove c’è l’alta concentrazione del virus c’è un’alta concentrazione di queste proteine. Questo quindi vuol dire che le usa e le usa fortemente e le lega, lui ne ha bisogno.

La sostanza naturale che inibisce gli enzimi traghettatori

Il risultato della ricerca del Prof. Giuseppe Novelli consiste nella scoperta di una sostanza naturale in grado di bloccare il Covid nelle cellule:

L’Indolo 3 Carbinolo (I3C) è un prodotto naturale che è risultato essere in grado di bloccare il Covid nelle cellule. Come si sa le piante forniscono molti farmaci. Questa sostanza funziona come inibitore. Questo farmaco teoricamente si trova anche su Amazon ma non è utilizzabile secondo noi perché non risponde ai requisiti perché sia efficace. Cioè la qualità e la quantità devono essere ben valutate con rigorosi studi clinici che stiamo attualmente avviando, da fare in Italia e negli USA.

A questo progetto partecipano non solo Università italiane, ma soprattutto americane, canadesi e anche francesi. SI tratta di istituti sia di genetica, sia di biochimica, sia di virologia, perché abbiamo dovuto studiare tutti gli aspetti per identificare questa via metabolica precisa del virus.

La pillola annunciata dalla Pfizer è la stessa cosa?

La Pfizer ha fatto gran proclama annunciando l’arrivo prossimo di una pillola miracolosa che bloccherebbe il Covid. Il Prof. Novelli spiega che non si tratta dello stesso principio. La Pfizer e altri si sono concentrati nel bloccare il virus in entrata nelle cellule, la ricerca del genetista di Tor Vergata invece intende bloccare il Covid nelle cellule impedendogli di uscire e diffondersi:

Sono due cose diverse. Il loro è un anti proteasi, un inibitore delle proteasi, che sono anche essi enzimi, ma che servono all’ingresso del virus. Il nostro inibisce gli enzimi che servono al virus per l’uscita e riesce a bloccare il Covid nelle cellule. Sono due meccanismi dievrsi. La Pfizer sta lavorando su gli inibitori degli enzimi che permettono l’entrata del virus nelle cellule.  

Le dirò di più: ci sono 519 farmaci che in questo momento stanno venendo sperimentati con trial clinici negli Stati Uniti e che agiscono in punti diversi nella via metabolica del virus. Questo è molto interessante perché un domani si potrebbero prevedere delle azioni combinate sinergiche di farmaci che potrebbero bloccare l’ingresso e l’uscita.

Leggi anche Covid, appena arrivato il nuovo farmaco: “Si assume respirando”

Giuseppe Novelli: “Bisogna aspettare la sperimentazione!”

Il Prof. Novelli raccomanda attenzione e cautela nei confronti della sostanza che si è scoperto funzionare contro il virus e che riesce a bloccare il Covid nelle cellule. Al momento si tratta ancora di molecole di laboratorio e bisogna aspettare la sperimentazione:

Quando noi nei laboratori e nelle università scopriamo le molecole e ne viene dato l’annuncio con la pubblicazione di articoli, il problema è che devono diventare farmaco.

È lì che ci sono le difficoltà. Per diventare farmaco è necessario fare delle sperimentazioni cliniche rigorose e solo quando queste sperimentazioni sono fatte bene e superano il vaglio degli enti regolatori si può dire che il farmaco sia pronto. Prima di allora le dobbiamo chiamare molecole interessanti o molecole potenzialmente interessanti. Questa è la procedura della ricerca e della scienza.

Il trionfo della scienza

Solo in un anno sono stati studiati 219 vaccini diversi e sono stati pubblicati più di 18.000 articoli e studi di ricercatori per trovare percorsi anti-Covid. In aggiunta a questo, 519 nuovi farmaci sono ancora in sperimentazione, tra cui questo che ha scoperto che l’I3C riesce a bloccare il Covid nelle cellule. Il Prof. Giuseppe Novelli commenta così questi risultati della ricerca:

Direi che è un trionfo della scienza da questo punto di vista. La strada delle vie metaboliche del virus è importantissima. Questa settimana sono usciti due nuovi articoli straordinari negli USA in cui si spiega che hanno scoperto quali proteine delle nostre cellule interagiscono con quelle del virus attraverso delle tecnologie straordinarie che abbiamo oggi.

Guarda la diretta facebook con l’intervista qui: Non solo vaccini, un farmaco definitivo contro il COVID è possibile!

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