Giuseppe Conte, tra stima e critiche. Ma chi vorrebbe essere al suo posto?

Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli
Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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È l’uomo politico più osservato dal mondo intero, il primo del nuovo millennio a timonare un paese nella tempesta cruciale e mortale provocata dal coronavirus. Lui, quel Giuseppe Conte poco noto, anzi quasi sconosciuto prima delle Elezioni del 2018 che da outsider lo hanno visto salire al Governo italiano.

Chi è Giuseppe Conte

Classe 1964, pugliese nato sotto il segno del leone, il Premier Giuseppe Conte è indiscutibilmente l’uomo più sotto pressione d’Italia e d’Europa. Elegante e pacato nel porsi agli italiani in questi lunghi mesi di quarantena, nel chiedere a tutti indistintamente di mantenere le distanze dagli affetti, dal lavoro, dalla vita di tutti i giorni per amore del Paese, per tutelare la salute comune. Appare stanco, nelle sue mirate uscite pubbliche, ma imperturbabile nel suo mantenere la calma. Anche se in alcune occasioni, il proverbiale aplomb del nostro Premier ha ceduto: come quando, innervosito da una domanda posta da una giornalista in una sua recente visita a Bergamo, città martoriata dal Covid 19, ha risposto a tono accendendo un battibecco che ha fatto il giro dei media. O come quando, nel corso dell’ultima conferenza stampa in diretta tv, forse la più importane degli ultimi decenni della storia d’Italia, ha cercato invano di nascondere il cellulare che gli stava squillando in tasca. Non solo momenti di non tanto trascurabile fragilità, hanno rivelato la parte umana del leader Conte, ma anche la commozione. Non si è trattenuto nel dover spiegare in una intervista, il dolore a lui provocato dalla conta dei morti che questa tragedia pandemica sta segnando l’Italia. Leggi anche: La solitudine, quel bene condiviso che è patrimonio di tutti

Gli italiani si fidano di Conte

Secondo un’indagine dell’Istituto Ixè, più della metà degli italiani ripongono la loro fiducia nella persona e nel politico Giuseppe Conte, anche se gli aiuti economici tardano ad arrivare, anche se la Fase 2 non è come ce la saremmo aspettata. Nel complesso, gli italiani giudicano l’operato del Governo Conte in questo momento di difficoltà emergenziale abbastanza o addirittura molto positivo. Le forze politiche lo criticano, non ha vita facile il prof. Conte, ma chi vorrebbe essere al suo posto? Sui social i commenti si dividono: c’è chi invita il Premier Giuseppe Conte a dimettersi per non essere stato in grado di salvare il nostro Paese dalle conseguenze economiche seguite all’emergenza sanitaria. Ma c’è anche chi sente di manifestare gratitudine verso quello che, inizialmente era salito alla ribalta politica come burattino di Grillo e Salvini, ma che si è affermato come il Premier che non urla, che non usa slogan ma argomentazioni, piaccia o no. Su un post di Facebook di qualche settimana fa si legge: Quando c’è stato da criticare lo abbiamo fatto. Quando lo abbiamo visto salire per la prima volta al Quirinale per ricevere l’incarico di Presidente del Consiglio ci siamo chiesti, in tanti, chi fosse. “Un burattino di Salvini e Grillo”, abbiamo pensato. Poi, quel giorno di agosto, quando Salvini capendo di aver commesso un’idiozia ha cercato di ritornare sui suoi passi e non far più cadere il governo, Conte ha dimostrato a lui e al Paese tutta la sua dignità: Se non vuoi più chiedere le miei dimissioni, allora le dimissioni le do da me. Vedo una persona che sta semplicemente facendo il meglio che può, senza avere la pretesa di possedere la verità. Vedo un uomo che merita, per quel che mi riguarda, Gratitudine.

Leggi anche: Dal 4 Maggio maggiore libertà, ma cosa si può realmente fare?

Attacchi da Stampa e Chiesa

Dal mondo della stampa Conte è attaccato e criticato per la mancanza di chiarezza nelle dichiarazioni e nei decreti, e sull’eccessivo appello alla responsabilità dei cittadini, quando secondo nomi noti del giornalismo italiano, le decisioni spettano al Governo. Anche il mondo ecclesiastico si scaglia contro il Governo Conte per aver rimandato il ripristino delle funzioni religiose, tranne i funerali seppur parzialmente. Papa Francesco, però, interviene sostenendo la linea di Conte invitando la Conferenza Episcopale alla prudenza e al rispetto delle disposizioni. In una sua dichiarazione a La Stampa, lo stesso Premier dichiara:

Non sono pentito. Io ho una grande responsabilità nei confronti del Paese. Non posso permettermi di seguire il sentiment dell’opinione pubblica che pure comprendo nelle proprie emozioni. La bussola che guida l’azione e le scelte del governo sono le valutazioni che hanno e devono continuare ad avere una base scientifica. È mio dovere attenermi a questa.

Leggi anche: La solitudine, quel bene condiviso che è patrimonio di tutti

Chi vorrebbe essere al posto di Giuseppe Conte?

Come durante i mondiali di calcio, diventiamo tutti commissari tecnici e tutti calciatori, oggi siamo diventati improvvisamente politici, amministratori pubblici a soprattutto virologi. Davvero vorremmo ponderare il tema della salute, dell’economia, vegliare su un’intera nazione contro un male nuovo e potente? Davvero vorremmo trovarci al posto del nostro Premier? di Catiuscia Ceccarelli  

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