Giappone, treno arriva con 1 minuto di ritardo e scatta l’inchiesta: punito il conducente che era in bagno

Un treno arriva con un minuto di ritardo e il conducente, che era dovuto scappare in bagno facendo ritardare il convoglio, è costretto a scusarsi pubblicamente.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
spot_img

Siamo in Giappone, un treno arriva con 1 minuto di ritardo e immediatamente scatta l’inchiesta.

Il conducente di un treno ad alta velocità deve scappare urgentemente in bagno per cui lascia alla guida un dipendente non qualificato. Non accade nulla di grave, ma anche un minuto di ritardo si paga.

L’importanza della puntualità in Giappone

Treno arriva con 1 minuto di ritardo: fatto grave. L'importanza della puntualità in Giappone.

In Occidente, e in Italia in modo particolare, siamo abituati ai ritardi, alle lunghe attese, soprattutto quando si tratta di aspettare treni. Chi non ha mai davvero aspettato, almeno per qualche minuto, un convoglio? Per chi viaggia sui binari risulta impossibile credere che non si sia mai beccato un treno in ritardo. Eppure, in Giappone questo non accade.

Anzi, quel che è accaduto al conducente del famoso treno Shinkansen, detto anche “proiettile”, dimostra quanto per il Paese del Sol Levante puntualità ed efficienza siano importanti.

Un minuto di ritardo e subito scatta l’inchiesta, e soprattutto le scuse. In Occidente il fatto non avrebbe mai fatto notizia, anzi piuttosto avrebbe fatto sorridere.

Leggi anche: l fotovoltaico viaggia su rotaia a 115 km/h: ecco il primo treno a energia solare

Un treno arriva con 1 minuto di ritardo: via all’inchiesta

Un treno arriva con 1 minuto di ritardo: via all'inchiesta.

Come si giustifica un minuto di ritardo? Non ci sono scuse ammissibili in Giappone.

Il conducente del treno ad alta velocità, che viaggiava a 150 chilometri all’ora con ben 160 passeggeri a bordo, è dovuto scappare in bagno per via di un mal di pancia. Si sarebbe assentato 3 minuti lasciando la guida a un dipendente non autorizzato e causando un minuto di ritardo rispetto alla tabella di marcia.

Un sistema si controllo centralizzato monitora tutti i treni Shinkansen: anche solo un minuto di ritardo non passa inosservato. La regola vuole che il conducente non abbandoni per nessun motivo la sua postazione e sia pronto in caso di situazioni impreviste.

Accaduto il fatto, la direzione dell’azienda si è vista subito costretta a convocare una conferenza stampa per porgere le sue scuse a tutti i passeggeri dispiacendosi per l’inconveniente.

Anche lo stesso macchinista si è scusato in prima persona, spiegando che non intendeva causare alcun ritardo e che non aveva avvisato il centro di comando solo per timidezza e pudore.

Come può un conducente del treno andare in bagno?

Se sei un conducente di un treno giapponese e hai urgenza di andare in bagno, non puoi alzarti e lasciare la tua postazione liberamente.

Il regolamento prevede che prima di soddisfare i propri bisogni ci si coordini con il centro di comando e che si passi il controllo ad un altro macchinista autorizzato oppure che si fermi il treno in mezzo ai binari o alla stazione successiva.

Leggi anche: Hyperloop, il supertreno del futuro è quasi realtà

spot_img

Correlati

Caso Balocco, il Codacons: “Il Tribunale ha accolto il ricorso, è stata pratica commerciale scorretta”

Il Codacons annuncia in una nota che la giudice della prima sezione del Tribunale...

Pierfrancesco Veronesi vince l’oro ai Campionati di Fisica: “Ha battuto 34.000 studenti”

Pierfrancesco Veronesi è il giovane studente del Liceo Scientifico Francesco Severi di Frosinone che...

L’8 maggio i vertici Rai attesi in commissione di Vigilanza: cosa succederà dopo il caso Scurati?

Barbara Floridia, Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, ha dichiarato, come riporta "Ansa"...
Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
spot_img