Gelosia retroattiva, quando il passato del partner ci ossessiona

La gelosia retroattiva è quando il passato del partner può diventare l'origine di dubbi, ansia e malessere, tanto da compromettere la serenità della relazione corrente.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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La gelosia retroattiva infesta la mente, è subdola, viscida e infida. Riesce infatti a raggiungere il nostro inconscio, vestita da interesse e curiosità per la relazione precedente del nostro partner per poi diventare ossessione, tormento e chiodo fisso.

Molto spesso il confronto con l’ex si trasforma in un costante senso di ansia e irrequietezza. Il passato sentimentale e sessuale della persona che abbiamo accanto, irrompe con prepotenza nella nostra vita, lacerando e annullando ogni momento felice.

La gelosia retroattiva colpisce tutti, nessuno escluso. Infatti, sembrerebbe che anche la principessa Charlene di Monaco, secondo quanto riportano i magazine Schlager e LC News, sia affetta da questa sindrome che le avrebbe provocato una profonda debilitazione fisica e mentale.

Nonostante l’insensatezza di questo sentimento, la gelosia retroattiva può provocare danni indelebili alla nostra salute mentale.

Gelosia retroattiva: che cos’è?

La gelosia retroattiva è anche chiamata Sindrome di Rebecca ed è una particolare forma di gelosia. Si presagisce, dal nome stesso, che è un tipo di sentimento che guarda indietro, al passato, rivolge esclusivamente la sua attenzione alla precedente vita sessuale e sentimentale del nostro partner.

La persona che ne è affetta, sviluppa una sorta di ossessione nei confronti delle relazioni che l’altro ha avuto prima di incontrarci. Il solo pensiero di immaginare il nostro convivente mentre vive e condivide esperienze con quella di prima, alimenta in noi sofferenze, frustrazioni e angoscia continua, rafforzando l’ipotesi di base che non siamo all’altezza di quella persona.

L’incubo maggiore è legato al timore di quello che si è consumato nel passato. L’aver vissuto una storia diversa da quella corrente si trasforma in una vera e propria colpa, dalla quale è impossibile sottrarsi e per cui ci si sente regolarmente attaccati. Ovviamente l’assurdità delle accuse è guidata da un tipo di gelosia squilibrante e alterante che, nella maggior parte dei casi, potrebbe innescare il principio di un disturbo ossessivo compulsivo.

L’interesse morboso del soggetto genera un corto circuito dal quale è complicato uscire. Il timore e il fastidio provocato dal sentir parlare del passato incrementa il bisogno patologico di voler entrare a tutti i costi nei dettagli precedenti, comportando un elevato numero di domande per conoscere ogni singolo aspetto di quella storia.

La persona gelosa, assuefatta da questi dolorosi ricordi, non riesce a percepire la relazione precedente con lucidità e distacco. Tutti i pensieri e i sentimenti si tramutano in rabbia e rancore, provocando insistenti provocazioni e insinuazioni al nostro partner.

Gelosia retroattiva: perché si chiama Sindrome di Rebecca

La gelosia retroattiva è conosciuta anche come Sindrome di Rebecca, tale nome prende origine dalla protagonista del romanzo di Daphne du Maurier “Rebecca la prima moglie” da cui, nel 1940, venne diretto il film premio Oscar da Alfred Hitchcock.

Nella trama, Rebecca, la prima moglie defunta di un ricco signore, concentra su di sé la gelosia bruciante di una giovane sposa che subisce di continuo i frustranti paragoni con la figura dell’ex moglie, descritta come elegante, affascinante e gentile. La protagonista, esasperata dai continui confronti, si lascia squarciare da una gelosia spietata che non conosce freni e che porta la coppia ad una massacrante frattura interna. La vittima, essendo ossessionata dal confronto, vive la relazione in continua competizione con l’ex moglie, paragonandosi di continuo con quella visione perfetta e impossibile da imitare che appartiene al passato.

Questa rappresentazione romanzata dimostra come il meccanismo mentale, azionato dal confronto con l’immagine dell’ex, provochi senso di inferiorità e svalutazione, portando chi ne soffre a sperimentare e a consolarsi in un tipo di sentimento, quello della gelosia retroattiva, che sembra essere l’unica via di scampo alla comparazione.

Gelosia retroattiva: quali sono i sintomi

La gelosia retroattiva è fonte di alcuni sintomi che contraddistinguono questa sindrome:

  • Mania di controllo
  • Un costante stato d’ansia, rancore, rabbia e frustrazione
  • Una percezione alterata del passato
  • La tendenza a screditarsi nel confronto con gli ex
  • L’ossessione nei confronti del passato sentimentale e sessuale del nostro partner
  • Una curiosità morbosa per i dettagli legati alle storie precedenti
  • La continua paura di essere lasciati
  • Lo sviluppo di pensieri paranoici e sospetti infondati
  • La maturazione di tratti masochistici: malgrado i racconti, rispetto alle vicende precedenti ci facciano soffrire, non riusciamo a fare a meno di chiedere e sapere
  • Vomito, vertigini e disorientamento

La gelosia retroattiva può minacciare il benessere della coppia ed essere la causa di discussioni e di conflitti, portando il rapporto fino alla rottura. A forza di accusare il partner e di nutrire sospetti su di lui, l’altro si stanca e si allontana, confermando in questo modo, l’idea che il geloso si era fatto e dando luogo al fenomeno della profezia che si auto-adempie.

Le cause della gelosia retroattiva

La causa primaria della gelosia retroattiva è la presenza di una bassa autostima e di una profonda insicurezza che si trasforma nella paura di essere lasciati e abbandonati. Una persona con scarsa considerazione di sé, tende ad essere insicura e a percepirsi come eternamente inadeguata e non all’altezza.

Chi ne soffre avverte ogni stimolo come pericoloso, anche quando i riferimenti rispetto alla relazione precedente vengono ridotti al minimo. Nella mente del soggetto si instaura un pensiero ossessivo che rafforza l’idea che quel legame affettivo non si è mai sciolto.

Le cause che scatenano questi pensieri sono:

  • Bassa autostima: lo scarso apprezzamento per se stessi può compromettere la felicità della relazione.
  • Paura dell’abbandono: il terrore di perdere il partner condiziona ogni gesto e comportamento, facendo vivere il soggetto in un costante stato di allerta
  • Traumi: aver collezionato esperienze traumatiche può segnare negativamente la vita di una persona e portarla allo sviluppo di sentimenti patologici.

Leggi anche: 10 segnali da non sottovalutare per riconoscere una relazione tossica

Le conseguenze della gelosia retroattiva

La gelosia retroattiva può compromettere il benessere e la felicità di una coppia, impattando e provocando un vero e proprio danno nella sfera della fiducia.

La persona tormentata dal passato tende ad esprimere giudizi morali e a colpevolizzare quotidianamente il partner. La fiducia reciproca viene meno e minaccia la serenità del rapporto, causando un clima di ansia e tensione. Il malessere della comunicazione porta il soggetto geloso alla chiusura totale. Malgrado abbia paura dell’abbandono, ritiene che il chiudersi in se stesso possa aiutarlo ad infliggere all’altro la stessa sofferenza e possa portare all’unica soluzione per uscire fuori da questo vicolo cieco.

Quindi la gelosia retroattiva può determinare:

  • Ossessioni, il geloso è ossessionato da pensieri intrusivi che si creano improvvisamente e non hanno un significato reale.
  • Compulsioni, il soggetto mette in atto una serie di comportamenti o pensieri che cercano di neutralizzare il disagio e il malessere. Tra le compulsioni ci sono: la curiosità morbosa, il sospetto infondato e il timore che il partner possa mentire.

Come superare la gelosia retroattiva

La gelosia retroattiva è una minaccia reale che può distruggere e ostacolare la serenità di un rapporto di coppia. Ma come si può fare per gestirla o limitarla?

Innanzitutto, bisogna dire che esistono diversi stadi in cui questo disturbo può manifestarsi: a volte si sviluppa in maniera lieve tramite una leggera gelosia, altre, invece, sfiora in forme più gravi che entrano nel patologico.

Le soluzioni per superare questa sindrome sono:

  • Rivivere il nostro passato sentimentale: razionalizzare i sentimenti e i pensieri rispetto alle precedenti relazioni, ci autorizza a pensare che anche la persona che amiamo abbia un passato.
  • Comunicare con il partner rispetto a questa situazione: parlare ed esprimere quello che sentiamo, ci consente di condividere quello che stiamo provando.
  • Accrescere il valore della nostra relazione: aumentare la consapevolezza di ciò che viviamo ci permette di pensare e di sentire il vissuto della nostra storia.
  • Accettare il partner: il bagaglio personale di ogni soggetto risiede nel passato, imparare ad accettarlo, significa costruire un rapporto solido e duraturo.
  • Creare nuovi ricordi: vivere una storia ricca di ricordi e memorie, ci aiuta a puntare l’attenzione solo sul presente e non sul passato.
  • Chiedere aiuto: non sempre è possibile spegnere certe dinamiche, rivolgersi ad uno specialista ci permette di scavare.

Per uscirne è fondamentale far emergere le possibili cause che si nascondono dietro alla gelosia retroattiva, aiutandoci a risolvere il problema alla radice.

Leggi anche: Gaslighting, come funziona la mente di un manipolatore seriale

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