Gare d’appalto truccate nelle Asl del Piemonte: sono 15 le misure cautelari richieste

Gioielli e pietre preziose in cambio di “favori” nelle gare d’appalto per le forniture mediche nelle Asl di tutta la Regione. Una rete fraudolenta da 3,5 milioni di euro.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Scoperto un giro di gare truccate nelle forniture mediche delle Asl del Piemonte. La Guardia di Finanza, coordinata dal tribunale di Torino, ha eseguito ben quindici misure cautelari tra dipendenti di Asl e ospedali della Regione, commissari di gara, agenti e rappresentanti di diverse imprese. Tutti accusati, a vario titolo, di aver truccato appalti per forniture mediche nelle Asl del territorio. Sono stati calcolati illeciti per un valore di 3,5 milioni di euro. I capi d’accusa: corruzione, turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture.  

Piemonte, gare truccate nelle Asl in cambio di tangenti

È imponente il giro di gare truccate scoperte nelle Asl della regione Piemonte. Appalti facili scambiati con gioielli e pietre preziose. Le indagini, iniziate a partire dalla scomparsa di un farmaco da 300mila euro nella Città della Salute, hanno scoperchiato, per così dire, un vaso di Pandora. Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza ha avviato indagini più ampie sulle forniture mediche del servizio pubblico e ha scoperto una vera e propria rete fraudolenta, grazie anche ad attività di intercettazione telefonica e di pedinamento.

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Gare truccate nelle Asl del Piemonte, all’origine delle indagini

gare truccate
La Guardia di Finanza, coordinata dal tribunale di Torino, ha eseguito ben quindici misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta sulle forniture mediche nelle Asl del territorio piemontese.

Le indagini sulle gare truccate sono partite dopo la denuncia della scomparsa di un farmaco decisamente oneroso, presso la struttura Città della Salute di Torino. Le indagini hanno finito per scovare una truffa. Il farmaco in questione è il Bon Alive, un sostituto osseo e funzionava così: l’incaricata dell’impresa che forniva il farmaco, con la complicità di un dipendente pubblico che falsificava la documentazione amministrativa, consegnava il prodotto per poi riceverlo indietro dalla stessa azienda che lo aveva comprato. In questo modo l’imprenditrice poteva venderlo due volte e il dipendente pubblico incassava la sua tangente.

L’analisi dei documenti acquisiti e le evidenze emerse a seguito di indagini tecniche hanno dimostrato che il dipendente modificava le “richieste d’ordine” al Provveditorato del Cto, apponendo firme false. In questo modo, poteva aumentare la richiesta del farmaco in questione. Una volta consegnato e pagato, però, il farmaco né risultava disponibile in magazzino, né poteva essere utilizzato nelle sale operatorie.

Gare truccate nelle Asl del Piemonte, un sistema

Le indagini hanno portato alla luce un vero e proprio giro d’affari ai danni della sanità pubblica. Sotto accusa anche l’Asl To4, per una fornitura di camici chirurgici sterili monouso commissionata attraverso gare d’appalto truccate in cambio di oggetti preziosi. Allo stesso modo, le Asl di Asti e di Alessandria, e gli ospedali SS Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, sono sotto inchiesta per la fornitura di prodotti e apparecchiature chemioterapiche. A seguito dell’aggiudicazione di un lotto per la fornitura di beni del valore di quasi un milione di euro, sarebbe emerso che agenti e incaricati di un’impresa modenese abbiano recapitato a un membro della commissione della gara d’appalto gioielli preziosi come orecchini in oro rosa e topazi azzurri.

Ancora, all’ospedale Maggiore di Novara, per la fornitura di distributori di “divise e giacche in TNT”, è emerso che incaricati e agenti di un’impresa veneta hanno fornito, sistematicamente, istruzioni per sospendere le gare d’appalto e redigere nuovi capitolati conformi alle “richieste”.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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